– PARTE SETTANTA.
"Sono svaniti?", chiese Jeongguk con le sopracciglia aggrottate e un tono preoccupato, osservando come la sua anima gemella avesse annuito lentamente. "Ecco perché i miei capelli sono neri. I miei poteri sono spariti. Non potrò più possedere l'acqua. Non potrò avere il potere di guarire nessuno. Io-"
"Va tutto bene, piccolo", il maggiore lo interruppe, sentendo suo padre litigare con Seokjin dietro di lui. "Va tutto bene."
"Non è vero", pianse Taehyung. "Sono debole."
"Non sei debole. Sei forte. Tanto forte. Ci hai salvati tutti. Hai salvato l'intero pianeta, quindi non provare neanche a definirti tale."
La sua anima gemella tirò su col naso e guardò Jeongguk. "Perché se ne sono andati?"
"Non lo so, piccolo, ma non importa. Sei ancora così forte e potente, anche se non ci credi."
Taehyung annuì lentamente, calmandosi di nuovo - e cercando di ignorare la sensazione di vuoto che provava per aver perso i poteri.
Si voltarono per guardare nuovamente Namjoon e Seokjin. "Papà, smettila!", Jeongguk urlò a voce alta e il re si fermò. "Smettila, ti prego."
"Ti perdono, okay? Non m'importa! Non riesco più a sopportare questa situazione. È diventato troppo per me", disse il principe con occhi lucidi. "Non so quando si sia rovinato tutto tra noi, ma lo odio. Voglio mio padre, non il mio re. Hai spedito quella guardia e non sapevi che avrebbe ucciso la mamma. L'ho capito! Ma non pensare nemmeno di litigare con Jin."
Namjoon si accigliò ripetutamente, lasciando andare il polso della sua anima gemella.
"Puoi anche credere che non sia colpa tua, anche se è ovviamente così. E non continuerò a tenerti il muso perché sei mio padre. Sei l'unico che mi è rimasto della mia famiglia. Non posso perderti", continuò Jeongguk. "Non so cosa ci sia successo. Non so cosa sia successo con l'intero pianeta! Ma mettiamo fine a tutto. Ti prego. Non riesco a sopportarlo più."
Il re sospirò, la luce blu nei suoi occhi svanì lentamente, mentre si rannicchiò sul pavimento con un tonfo. "Vieni qui", mormorò e Jeongguk fece qualche passo avanti, esitando, sedendosi accanto a lui e guardando come la sua anima gemella e il patrigno li stessero guardando.
"Mi dispiace, per tutto. So di non essere un buon padre. Neanche un buon re. Tutti hanno sempre avuto ragione - usavo la mia posizione quando non sapevo più come controbattere", esalò Namjoon. "E so di averlo fatto troppo spesso. Non ti lasciavo neanche parlare di niente. Non riuscivo ad accettare quando diventavi più potente di me. Sono... sono un fallimento, figliolo."
"Ma tu, sei destinato a fare molto di più che solo soffrire qui, a causa mia. Non dovresti preoccuparti di molte cose, non dovresti avere pressione da qualcosa che ti dico io e non dovresti neanche pensare che saresti un pessimo re. Sarai fantastico, Jeongguk. Specialmente con Taehyung al tuo fianco."
Jeongguk deglutì un po'." Perché mi stai dicendo queste cose? ", chiese.
"Perché credo che sia giunto il momento, figliolo."
"Il momento per cosa?", chiese il principe, le mani gli tremavano e Namjoon ridacchiò debolmente, tirandolo a sé per abbracciarlo. "Sono certo che tu sappia di cosa stia parlando."
"Ma-"
"Sono stato re per molto tempo. Le decisioni che ho preso per questo pianeta non sono sempre state giuste, lo so. E so anche che tu sarai il miglior re che Cerere abbia mai avuto."
"Ho agito seguendo le mie emozioni", mormorò Namjoon, togliendosi la corona dalla testa e osservandola con occhi affezionati. "E non erano emozioni positive. Non sono mai stato un buon re, Jeongguk. Tu e Jin mi fermavate sempre dal perdere il controllo quando tutto diventava troppo per me. E so che Taehyung sarà quella persona per te. Sarà colui che ti conforterà e che si assicurerà che non ti stressi troppo, ti aiuterà con le decisioni difficili. Resterà al tuo fianco nonostante tutto."
"Papà, non posso-"
"Non pensare di non potercela fare", lo interruppe Namjoon. "Sei potente. Potresti non sapere cosa sia sempre giusto o sbagliato, ma Taehyung ti aiuterà per quello. Sarà una grande parte della famiglia reale di Cerere, anche senza i suoi poteri."
Jeongguk aveva qualche lacrima che gli scivolava per le guance, ma le asciugò in fretta. "Non ho neanche vent'anni, papà. Non posso diventare già un re."
"Farai vent'anni tra quattro giorni, figliolo", suo padre ridacchiò, il suo pollice strofinò uno dei diamanti sulla corona, prima di tornare a guardare Jeongguk. "E so che riuscirai a reggerlo", disse. "Anche dopo tutto quello che è successo, sei ancora così forte. Lo ammiro... e sono fiero di te", Namjoon affermò, esitando prima di dire le prossime parole. "Anche tua madre lo sarebbe", sussurrò, guardando suo figlio.
Il corvino gettò le sue braccia intorno al padre, abbracciandolo stretto. "Ti voglio bene, papà", mormorò. "Ti vorrò sempre bene, non importa cosa accada."
Namjoon sorrise debolmente. "Ti voglio bene anch'io", disse, scompigliando i capelli del ragazzo, facendolo ridere un po' - e questo fece formare un sorriso sulle labbra del re.
"So di essere un pessimo padre, non devi mentirmi", disse dopo. "Ma ti prego, ricordati sempre che non mi sono comportato così per vederti soffrire. Sono stato stupido. Non desidero altro che la tua felicità", mormorò, allontanandosi dall'abbraccio. "Insomma... guardami. Sono un disastro emotivo e non sono riuscito a decidere tra le cose più semplici senza causare danni. So che sarai meglio di ciò che sono stato io."
Jeongguk rimase in silenzio e si alzò in piedi, aiutando anche suo padre. "Se mi aiuterai, allora sarò in grado di farlo."
Il re ridacchiò e guardò la corona per un'ultima volta. "Sarai il miglior re che Cerere abbia mai visto", disse, appoggiando la corona sulla testa di Jeongguk.
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sono: soft,,
come avrete capito la storia sta per terminare :(
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cosmic dust | taekook [traduzione italiana] ✓
Fiksi Penggemar𝓐𝓤 | dove Kim Taehyung è ossessionato dallo spazio e dai suoi pianeti. E se incontrasse un uomo ferito, che non sembra essere della Terra? questa è solo una traduzione! i crediti della storia originale appartengono a ➛ @JJKMONO che mi ha gentilme...