— PARTE CINQUANTACINQUE.
Taehyung si svegliò nell'abbraccio di Jeongguk, percependo le sue braccia avvolgerlo con forza. I loro corpi nudi erano ancora premuti l'uno contro l'altro.
Non avevano avuto le forze per mettersi dei vestiti, dopo essersi fatti la doccia la sera prima.
Un piccolo rossore crebbe sul volto di Taehyung dopo aver ripensato alla notte prima, dando un'occhiata ai succhiotti che ricoprivano il suo corpo, e non poté che rannicchiarsi maggiormente nel petto di Jeongguk con un sorriso soddisfatto sul volto.
Spostò la sua attenzione sulla benda che ricopriva la spalla del maggiore e sospirò con un piccolo broncio, accarezzando attentamente la garza colorata di blu.
Sembrava proprio non voler guarire.
Jeongguk si mosse leggermente nel sonno, spingendo la testa nel collo di Taehyung, facendolo ridacchiare a bassa voce.
Il suo respiro caldo continuò a colpire il collo marchiato del minore, la pelle d'oca si formò sulla sua pelle per la sensazione, facendogli appoggiare una mano sugli addominali di Jeongguk.
Lasciò vagare la sua mano verso l'alto e il basso, godendosi fin troppo quella sensazione, quando all'improvviso il suo ragazzo iniziò a lasciargli piccoli baci sulla pelle marchiata del collo.
"Buongiorno, piccolo", disse con la sua voce roca mattutina e Taehyung arrossì ancora, gli eventi della notte prima gli ritornarono alla mente. "Buongiorno...", mormorò timidamente, sentendo l'altro ridacchiare. "Cosa? Sei imbarazzato?"
Taehyung si lamentò a bassa voce, premendo maggiormente il volto contro il suo petto e sentendo le dita ruvide di Jeongguk accarezzare la sua spina dorsale, facendolo rabbrividire.
"Non esserlo, piccolo", disse il principe, con un piccolo sorriso a contornargli le labbra.
Mugolando, Taehyung sollevò lentamente la testa e guardò negli occhi blu dell'altro. "Come ti senti?", chiese, cambiando argomento.
"Mh.. dopo questa notte mi sento alla grande, piccolo", ghignò Jeongguk e il ragazzo arrossì ancora. "Smettila."
"Okay, okay, la smetto", rispose l'uomo, sorridendo. "Ma mi sento davvero bene... a parte per la spalla."
Taehyung si accigliò e annuì. "Non sta ancora guarendo."
"Già, ma hai sentito quello che ha detto Seokjin. È probabilmente perché mio padre è il responsabile della lesione. Ci metterà più tempo per guarire."
"Lo so, ma la gamba di Namjoon sembra stare bene. E sei stato tu quello che gliel'ha fatta. Quindi è pur sempre una ferita provocata da un membro della famiglia", mormorò, sbadigliando.
Jeongguk aggrottò le sopracciglia. "Hai ragione...", diede un'occhiata alla benda ricoperta di sangue e sospirò. "Lo chiederò a Seokjin più tardi. Dio, se non guarisce prima che arrivi Minho, io-"
"Andra bene, Ggukie."
"Sì... lo spero."
Il minore baciò velocemente le labbra di Jeongguk, prima di rotolare sul letto e alzarsi in piedi.
Rilasciò un rumoroso pianto di dolore, non appena si alzò, e si lasciò ricadere sul letto ancora una volta, venendo premuto contro il petto dell'altro immediatamente. "Scusa, piccolo", mormorò Jeongguk con un'espressione colpevole e Taehyung si imbronciò. "È okay."
"No, ti fa male per colpa mia e-"
"Ggukie", sussurrò, girandosi nella sua presa e guardando i suoi occhi blu. "Ho detto che va tutto bene."
Jeongguk scosse la testa. "Non riesci nemmeno a camminare senza sentire dolore."
"Be', sì, ma non è colpa tua."
"Lo è."
Taehyung lo colpì leggermente sulle costole, ancora imbronciato. "Non è colpa tua", rispose, facendo ridacchiare l'altro.
Jeongguk tirò il ragazzo più vicino a sé, i loro corpi nudi si toccavano. "Mi dispiace lo stesso, piccolo."
L'argentato rilasciò un verso di assenso. "Dovremmo prepararci", disse.
"Per cosa?"
"Wheein deve allenarmi, credo", mormorò, la sua voce era bassa e leggermente tremante.
"Piccolo, non devi preoccuparti. Se dovesse succedere qualcosa, sarò giusto fuori dalla porta, okay?", Jeongguk premette le labbra sulla fronte del minore in un bacio. "Andrà tutto bene."
"Non riesco neanche a camminare, come dovrei allenarmi? Oh mio Dio, Ggukie, io-"
Il corvino quasi lo derise. "Prenderai qualche antidolorifico."
Taehyung si lamentò. "Non voglio allenare i miei poteri! È spaventoso!"
Jeongguk guardò il viso del minore, strofinando il pollice contro la sua guancia. "Ti prometto che sarò lì quando avrai bisogno di me."
"Davvero?", chiese con occhi intrisi di speranza, ricambiando lo sguardo del suo ragazzo, il quale sorrise. "Davvero."
Sospirando, il principe si mise seduto lentamente. "Prepariamoci allora", si alzò totalmente, sentendo un piccolo squittio provenire alle sue spalle, facendolo ghignare. "Timido?", rise.
"Be', scusami, ma il tuo.. uhh..", il ragazzo indicò il membro della sua anima gemella. "...coso è davvero-"
Jeongguk si allungò verso Taehyung, intrappolandolo tra le sue braccia e godendosi fin troppo il rossore sulle sue guance. "Davvero cosa?"
I suoi occhi blu sembrarono penetrare il corpo del ragazzo, portandolo a rimpicciolirsi e cercando di evitare il suo sguardo intenso, ma Jeongguk gli sollevò il mento.
Taehyung si lamentò e chiuse gli occhi, sentendo ridere il maggiore, prima che si abbassasse verso il suo orecchio. Il suo fiato caldo colpì ancora la pelle del ragazzo. "Guardami, piccolo. Voglio vedere i tuoi occhi, sono bellissimi."
Arrossendo, l'argentato aprì gli occhi. "Smettila di dire queste cose", sussurrò e Jeongguk ghignò. "Non accadrà mai, piccolo."
Il corvino si alzò e sollevò Taehyung, prendendolo in braccio a mo' di sposa nel loro bagno, per poi appoggiarlo sull'orlo della vasca, aprendo il rubinetto.
"Sono ancora spaventato."
Jeongguk si voltò per guardare il suo ragazzo. "Non devi esserlo, piccolo", rispose, inginocchiandosi alla sua altezza. "Sarò sempre lì per proteggerti, okay? E mi assicurerò che non ti accada niente."
"Ggukie... ti amo. Così tanto. Sei la persona più importante della mia vita ora e mi rendi sempre così felice, anche con le piccole cose. Tu-"
"Anch'io ti amo, piccolo. E non puoi immaginare quanto sia felice di averti come mia anima gemella e come mio ragazzo. La mia giornata migliora anche se solo tu mi sorridi. Sei il mio tutto e niente potrebbe mai cambiarlo. Ti amo così tanto, piccolo."
Taehyung tirò su col naso, i suoi occhi diventarono lucidi, mentre gettò le sue braccia intorno il corpo del maggiore.
"Non piangere, piccolo", ridacchiò Jeongguk, una delle sue mani affondò nei capelli argentati della sua anima gemella, l'altra lo tenne più vicino. "Lasciami essere emotivo", disse Taehyung, il suono venne ovattato dal petto di Jeongguk.
"Va bene, scusami", rise il corvino. "Ma dobbiamo ancora prepararci, piccolo."
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cosmic dust | taekook [traduzione italiana] ✓
Fanfiction𝓐𝓤 | dove Kim Taehyung è ossessionato dallo spazio e dai suoi pianeti. E se incontrasse un uomo ferito, che non sembra essere della Terra? questa è solo una traduzione! i crediti della storia originale appartengono a ➛ @JJKMONO che mi ha gentilme...