— PARTE CINQUANTASEI.
"Dovrai aspettare fuori", disse Wheein, sorridendo caldamente a Jeongguk, il quale annuì.
Il suo corpo si irrigidì al pensiero di lasciare di nuovo la sua anima gemella, ma sapeva di doverlo fare.
Taehyung era ritornato a tremare. "Sono nervoso", mormorò, circondando le braccia intorno l'altro, non appena Wheein si fu allontanata.
"Hey piccolo, andrai alla grande, okay? Non preoccuparti di niente e concentrati sul controllare i tuoi poteri, perché è la cosa più importante di tutte. Non devi essere forte quanto Wheein, sei più potente di quanto tu non creda quando puoi controllarlo."
"Posso farcela", sussurrò Taehyung e sollevò la testa per guardare gli occhi blu dell'altro. "Vero?"
"Sì, puoi farcela, piccolo", Jeongguk sorrise, baciandogli la fronte prima di allontanarsi. "Sarò qui fuori."
Ottenne solo un leggero mugolio come risposta e gli sorrise ancora, lasciando la sala d'addestramento.
Wheein ridacchiò. "Siete carini insieme."
"Grazie", rispose, un piccolo rossore gli colorò le guance, finché all'improvviso un'onda enorme gli si formò davanti ed era pronta a scontrarsi con furia contro la sua piccola figura.
Ma, ancora una volta, un muro si formò di fronte a lui, proteggendolo dall'acqua.
"Sembra che i tuoi poteri ti lascino involontariamente proteggerti", disse Wheein, l'acqua scomparve di nuovo.
Taehyung stava fissando nuovamente le sue mani, ma scosse velocemente la testa. "Posso farcela", sussurrò a se stesso, alzando la testa per guardare la regina. "È una cosa positiva o negativa?", chiese.
"Dipende", rispose lei. "È ovviamente buona se ti protegge, ma può anche andare fuori controllo e praticamente prosciugare i tuoi poteri."
"Oh."
La donna gli sorrise dolcemente. "Imparerai come controllarlo, Taehyung", formò una piccola palla d'acqua tra le sue mani. "Ma prima, devo vedere quanto riesci a fare." La palla divenne sempre più grande e il ragazzo deglutì pesantemente.
Lanciò la palla contro di lui, ma quella volta non c'era nessun muro che si stava formando di fronte a lui.
Il ragazzo osservò sotto shock l'acqua che gli si stava avvicinando e fece lentamente un passo indietro. "Perché non sta funzionando?", sussurrò a se stesso, la paura gli si arrampicò addosso mentre la palla gli si avvicinava sempre di più.
"Wheein!", urlò con del panico nella voce e tenne le mani davanti a lui, sperando di fermare la palla in quel modo.
E lo fece.
Della luce argentata stava brillando intorno le sue mani, avvicinandosi all'acqua e colpendola con tutta la sua forza, mandandola lentamente verso la regina.
Il potere correva nel corpo del ragazzo e sussultò, osservando con occhi spalancati le sue mani prima di concentrarsi maggiormente, cercando di aggiungere maggiore pressione.
Wheein lo fissò con occhi sgranati, il suo stesso potere andava contro il raggio argentato di luce, che sembrava illuminarsi sempre di più, accecando la regina.
Chiuse gli occhi e il controllo che aveva sull'acqua scomparve lentamente, quando dovette persino tenere una delle sue mani davanti i suoi occhi.
Taehyung stava sorridendo ampiamente, l'unico pensiero che aveva era che doveva vincere la loro battaglia e sapeva che ci stava riuscendo alla perfezione. Stava vincendo contro una regina.
E oh, se quello lo fece sentire potente.
"Taehyung!", urlò la donna, il suo controllo la abbandonò sempre di più, mentre il potere del ragazzo sembrava diventare sempre più forte col passare dei secondi.
Ma la sua voce improvvisamente alta allarmò il ragazzo che stava aspettando fuori la sala d'addestramento e corse velocemente al suo interno, il suo corpo tentennò dalla forza improvvisa che lo colpì.
"Che cavolo...", sussurrò, facendo scattare la testa verso l'alto e osservando con espressione scioccata la sua anima gemella, prima di correre nella sua direzione. "Taehyung!"
Il ragazzo non rispose.
Non l'aveva nemmeno sentito.Tutto ciò che era capace di ascoltare erano i suoi pensieri che desideravano di vincere. Di essere più forte di Wheein. Più potente.
Voleva di più.
Ma l'argentato era così concentrato sui suoi poteri che non aveva sentito il sangue che gli usciva dal naso.Taehyung rilasciò un forte urlo, spingendo le mani contro il suo corpo per poi indirizzarle verso Wheein, scaricando tutto il suo potere nella direzione della donna, la quale cadde sulle sue ginocchia. La bolla d'acqua scomparve.
E così la luce argentata svanì.
"Tae...", Jeongguk rilasciò un sospiro di sollievo. "Hey, piccolo."
Il minore non rispose.
Macchie scure apparvero davanti la sua vista e guardò il pavimento, notanto alcune gocce di sangue.
Portò lentamente la mano verso il suo naso, deglutendo, una volta dopo aver visto il sangue sulle sue dita.
"Ggukie", sussurrò, tenendosi sul braccio dell'uomo.
"Sì, sono qui", mormorò il suo ragazzo, dando una veloce occhiata alla regina che si era alzata di nuovo con un'espressione sorpresa sul volto.
Taehyung esalò un profondo respiro. "Ggukie... qualcosa non va", riuscì a dire, le sue gambe diventarono molli e sarebbe caduto sul suolo se il maggiore non l'avesse preso. "Hai usato troppo potere. Non sei stato tu a controllarlo, lui ha controllato te."
"Ma perché?", sussurrò, chiudendo gli occhi dopo che le vertigini aumentarono.
"Perché non hai ancora esperienza, piccolo. Dovrai imparare come controllarlo prima."
"Wheein voleva vedere...", mormorò debolmente. "...quanto potere avessi."
Jeongguk si lasciò scappare uno sbuffo. "Già, ma avrebbe dovuto sapere che ti saresti sovraccaricato."
Taehyung non poté rispondere. La forza che aveva ancora divenne sempre più debole, fino a quando non collassò tra le braccia di Jeongguk.
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cosmic dust | taekook [traduzione italiana] ✓
Fanfiction𝓐𝓤 | dove Kim Taehyung è ossessionato dallo spazio e dai suoi pianeti. E se incontrasse un uomo ferito, che non sembra essere della Terra? questa è solo una traduzione! i crediti della storia originale appartengono a ➛ @JJKMONO che mi ha gentilme...