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– PARTE SETTANTADUE.

"Non credo di poterlo fare

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"Non credo di poterlo fare."

Taehyung sorrise leggermente, le sue gambe erano intrecciate con quelle di Jeongguk. "Non dire così. Sarai un grande re."

"E se facessi decisioni stupide che manderebbero Cerere in rovina? Non voglio deludere nessuno", mormorò l'uomo, mentre osservava il ragazzo che si trovava sdraiato accanto a lui con occhi calmi, il suo cuore batteva forte per la felicità.

"Non lo farai, Ggukie", replicò il più giovane, pettinando con le dita i capelli corvini e sudati di Jeongguk. "Come ha detto Namjoon, sarai il miglior re che Cerere abbia mai visto", disse con un sorriso, mentre si schiacciò maggiormente contro il corpo del suo ragazzo.

Jeongguk strinse la presa su di lui, un braccio faceva da cuscino per la testa di Taehyung e l'altro lo teneva per il suo fondoschiena nudo, tirandolo più vicino. "Lo sarò solo se rimarrai al mio fianco, piccolo", mormorò.

"Saresti un ottimo re anche senza di me", ridacchiò Taehyung. L'umano mugolò, colpendo il naso di Jeongguk. "Sarà così, Ggukie", sorrise. "Aspetta la cerimonia in cui sarai incoronato come il nuovo re. Ti adoreranno tutti."

Il corvino rimase in silenzio, il suo pollice accarezzò la pelle del fondoschiena di Taehyung. "Non ti preoccupare", il minore disse a bassa voce. "Sarai fantastico."

"Vedremo", sospirò Jeongguk. "Ma dovremmo dormire ora, è tardi."

Taehyung annuì. "Ti amo", disse nell'oscurità della stanza. "Io ti amo ancora di più."

Jeongguk si morse nervosamente il labbro, osservando la folla che gli si trovava dinanzi - suo padre si trovava accanto a lui con la corona sulla sua testa.

Guardò la sua anima gemella e il suo patrigno in mezzo alla gente, i quali lo stavano acclamando rumorosamente, il che lo fece sorridere.

Namjoon si schiarì la gola. "Per ultimo, vorrei fare un piccolo discorso. Oggi sarà l'ultimo giorno in cui compierò i miei doveri come re di Cerere. E ora che verrò succeduto da mio figlio, Jeon Jeongguk, le mie parole dovrebbero suggellare questa nostra alleanza."

La sala del trono divenne silenziosa, portando Jeongguk ad inalare un profondo respiro e ad incrociare le braccia dietro la sua schiena, fissando un punto vuoto della stanza - senza fare contatto visivo con nessuno.

"Farò questo con tutto il mio cuore. Sapete bene le ragioni che mi hanno portato ad abbandonare il trono. Ma voglio che capiate che, dopo aver chiarito con me stesso, non mi sono dimenticato di questo pianeta o dell'impero, che ho cercato di servire come principe e come re di Cerere negli ultimi venti anni."

"Dovete credermi quando vi dico che ho trovato impossibile sopportare il peso schiacciante della responsabilità. E voglio che sappiate che la decisione che ho preso è stata solamente mia. Questa era una cosa che ho dovuto decidere interamente da me. Le altre persone, più preoccupate di me, hanno cercato fino all'ultimo di persuadermi nel cambiare idea."

Il viso di Jeongguk era privo di emozioni, mentre ascoltava il discorso di suo padre.

Il suo cuore stava battendo furiosamente nel suo petto, l'ansia si costruì dentro di lui.

Guardò brevemente nella direzione di Taehyung, il quale stava sorridendo ampiamente, stritolando la mano di Seokjin nella propria.

Il suo patrigno aveva gli occhi lucidi, si teneva il petto lì dove era collocato il cuore e Jeongguk non poté evitare di incurvare le sue labbra in un sorriso.

"L'ho presa, la decisione più seria della mia vita, solo per ciò che alla fine sarebbe stato meglio per voi. La decisione è stata meno difficile da prendere per la consapevolezza che mio figlio, con il suo lungo addestramento negli affari pubblici di questo pianeta e con le sue ottime qualità, sarà capace di prendere il mio posto senza interruzioni o senza ferire gravemente le vite e il progresso di questo impero."

Namjoon si voltò verso Jeongguk, sorridendogli - prese la corona dalla sua testa. "E lui possiede una benedizione ineguagliabile, goduta anche da molti di voi, ma non conferitagli da me - una casa felice con la sua anima gemella", indicò Taehyung, il quale arrossì leggermente ma sorrise comunque a Jeongguk, che sentì la corona venir posizionata sul suo capo.

Spalancò leggermente gli occhi, voltandosi e guardando Seokjin, che aveva un grande sorriso sul suo volto. Strinse i due in un abbraccio. "Sono così fiero di te."

Il forte applauso riempì l'aria, dei fiori vennero lanciati nella sala e Jeongguk strinse Taehyung più vicino a sé.

"È il momento del primo ballo!", una voce rumorosa urlò e la musica risuonò per la stanza, la folla indietreggiò per dar loro abbastanza spazio per poter ballare.

Jeongguk sorrise, si inchinò di poco e allungò una mano nella direzione di Taehyung. "Posso avere l'onore di questo ballo, mia regina?", chiese, sollevando la testa con un sopracciglio alzato. Il minore arrossì e annuì, appoggiando la sua mano sopra quella più grande di Jeongguk.

Il re che era stato appena annunciato sorrise, offrendogli il suo braccio, e Taehyung lo assecondò, seguendo la sua anima gemella sulla pista da ballo.

Jeongguk prese la mano di Taehyung con quella sinistra e la tenne alzata da un lato, mentre l'altra mano si posizionò sulla sua schiena.

Le guance del minore erano colorate di un rosso cremisi, la sua mano libera si trovava sulla spalla di Jeongguk mentre i loro piedi si muovevano a ritmo della musica classica che risuonava nella sala.

Taehyung guardò il suo ragazzo che lo stava già osservando con occhi innamorati, stendendo maggiormente il braccio per far roteare il corpo del minore. Le sue risate riempirono le sue orecchie, facendolo sorridere.

Tutto era perfetto.

cosmic dust | taekook [traduzione italiana] ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora