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─ PARTE TRENTASEI.

"E poi John non era neanche capace di contrattaccare e-"

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"E poi John non era neanche capace di contrattaccare e-"

Taehyung interruppe la sua anima gemella, colpendogli dolcemente una spalla. "Non essere duro con lui. Sono certo che fosse solo stanco."

Il maggiore sbuffò, "E? Anche se fosse stato stanco, dovrebbe essere capace di combattere. Se mai venissimo attaccati e dovessimo combattere, allora non ci sarebbe tempo per nessuno di stancarsi. Nessuno potrebbe sedersi per un po'. No, tutti noi dovremmo combattere senza pause, perché altrimenti moriremmo."

Hoseok annuì al suo amico. "Ha ragione. John o chiunque in generale dovrebbero essere in grado di combattere e di non lasciarsi sopraffare dalla stanchezza."

Un piccolo broncio prese forma sulle labbra di Taehyung e scrollò le spalle, appoggiando la testa sulla spalla di Jeongguk, il quale baciò velocemente i suoi capelli, prima di riprendere la conversazione con i suoi amici.

"Bene, comunque, non penso che John ci potrà mai essere d'aiuto, quando avremo bisogno di lui per combattere."

Yoongi mugolò in assenso e bevve un sorso della sua Sprite. "E cosa vorresti fare? Lo devi accettare, Jeongguk. Cerca di insegnargli come combattere propriamente. Non puoi fare nient'altro."

"Posso divertirmi a farlo soffrire."

Il ragazzo dal rango giallo sussultò con occhi spalancati e gli lanciò un pacchetto di patatine. "Maleducato! Non fargli questo!"

"Chim, se mi lanci ancora un pacco di quelle patatine, io-"

Taehyung gli schiaffeggiò leggermente il retro della testa. "Non farai niente."

Il suo ragazzo roteò gli occhi, ma annuì sconfitto con un sospiro.

"Sei cotto", Yoongi mormorò silenziosamente e si guadagnò un'occhiata torva dal suo migliore amico. "Ti prego, lo sappiamo tutti quanto sia cotto di lui. Non è un segreto."

Jeongguk sbuffò, ma sorrise sentendo la mano della sua anima gemella prendere la sua, incrociando le loro dita.

"Tornando all'argomento, ragazzi", disse Hoseok, attirando l'attenzione degli altri. "John dovrà solo combattere, se Minho dovesse attaccarci. Ma non sappiamo niente. Tutto quello che possiamo fare è sperare che non accada, dopotutto non ha ragioni per attaccarci sul serio, giusto? Namjoon e Seokjin non hanno mai fatto niente per farlo arrabbiare e ha sempre amato Jeongguk come se fosse suo figlio. Non ha senso."

Jimin prese una manciata di patatine e se le mise in bocca. "Forse non vuole attaccarci ed è solamente un grande fraintendimento."

Tutti si voltarono per guardarlo con un'espressione confusa. "Che vuoi dire?", chiese Yoongi.

"Forse Minho non vuole venire su Cerere per attaccarci e vuole soltanto scusarsi con Jeongguk per non averlo contattato o qualcosa di simile. O forse ha una sorpresa, tipo non sarà più il re di Mercurio e passerà il trono a qualcun altro, dopo aver perso la sua regina e anima gemella."

Jeongguk aggrottò le sue sopracciglia. "Non ha senso."

"In realtà un po' di senso ce l'ha...", il più piccolo mormorò e i suoi amici si voltarono a guardarlo. "Puoi spiegarti, piccolo?"

"Come avete detto voi prima, nessuno ha mai fatto qualcosa per farlo arrabbiare, quindi perché dovrebbe attaccarci? Non inizierebbe una guerra senza una spiegazione logica. Sarebbe troppo stupido, dopotutto Cerere è molto potente, giusto?", tutti annuirono, dicendogli di continuare.

Taehyung scrollò le spalle. "E se non volesse attaccare, allora dovrebbe avere un'altra ragione per visitarci. E quale altra potrebbe essere se non cedere la sua posizione? Sono certo che sia normale per ogni re o regina visitare gli altri pianeti quando passano il loro trono a qualcun altro, non è così?"

La sua anima gemella lo interruppe. "Sì, è più o meno una tradizione di ogni re o regina farlo, ma Seokjin ha affermato di averlo visto mentre ci attaccava."

Il ragazzo inclinò la testa. "E se la sua visione non fosse vera? Mi hai detto prima che non sempre si avverano. Quindi, chi ci dice che Minho non potrebbe venire per farci visita o per un importante annuncio?"

Jimin annuì velocemente con la testa. "Esatto! Era quello che volevo dire!"

Il ragazzo dal rango verde incrociò gli occhi dei due col rango blu, tutti e tre avevano corrugato la fronte.

Hoseok scosse la testa. "Non lo sappiamo se vuole attaccare o fare un semplice annuncio, ma dobbiamo comunque pensare al peggio per essere preparati a tutto."

"Non è che potremmo vincere comunque", mormorò Jimin. "Chim, certo che possiamo vincere."

"Non abbiamo nessuno che sia in grado di possedere il potere dell'acqua, no? E Minho può possedere il fuoco. Non abbiamo una possibilità!", esclamò e i suoi occhi iniziarono a brillare di giallo. "Hey, calmati", la sua anima gemella, Hoseok, disse e accarezzò la sua schiena, disegnandoci piccoli cerchi.

Il ragazzo sospirò e si rilassò, i suoi occhi iniziarono a divenire meno intensi e il solito giallo scuro prese il posto del giallo luminoso e chiaro. "Scusate. Ma ho mentito per caso? Non abbiamo qualcuno che sia in grado di possedere l'acqua."

Prima che Hoseok potesse rispondere, Jeongguk si schiarì la gola. "Forse ce l'abbiamo", mormorò silenziosamente, ma abbastanza forte per farsi sentire da tutti.

Si voltò verso l'argentato, il quale lo guardò con i suoi occhi marroni, luminosi e innocenti.

Un piccolo sorriso prese luogo sulle labbra di Jeongguk man mano che continuava ad osservare i suoi lineamenti.

Dio, quant'era fortunato ad averlo nella sua vita.

"Jeongguk? Che cosa intendi dire?", chiese Hoseok con una seria espressione, facendo voltare l'altro verso di lui. "Quello che ho detto. Forse abbiamo qualcuno che possa possedere l'acqua."

Il gruppo di amici si scambiò occhiate confuse, nessuno sapeva davvero di cosa stesse parlando il principe.

"E chi sarebbe?"

Il ragazzo dal rango blu esitò.

Avrebbe dovuto dirlo? Dopotutto, non erano neanche certi che Taehyung potesse farlo.

E mettere la sua anima gemella in una situazione del genere non era qualcosa che voleva fare comunque.

Ma ora aveva già detto troppo.

Strinse la sua presa sulla mano del minore e prese un profondo respiro. "È Taehyung."

cosmic dust | taekook [traduzione italiana] ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora