Capitolo 41

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Dylan

Come ogni mattina, prima ancora di tornare da Chloe, passo per la pasticceria vicino casa per prenderle uno spuntino e poi l'avviso che sto per tornare.
Faccio per prendere il cellulare dalla tasca ma solo adesso mi accorgo che ho lasciato il telefono a casa.
Inizio a camminare a passo veloce per non perdere il ritmo e quando arrivo davanti casa noto che il cancello è aperto.
Se non ricordo male mi sembra di averlo chiuso stamani quando sono uscito, ma forse mi sto sbagliando.
Prima ancora di entrare in casa mi tolgo le scarpe e poi entro dentro.
<<Sono tornato!!>> urlo per farmi sentire.
Chiudo la porta e quando mi giro noto che non c'è nessuno ad aspettarmi.
Che strano!
Solitamente Chloe viene sempre a salutarmi.
Forse starà ancora dormendo.
Penso.
Abbasso lo sguardo e noto che in terra c'è bagnato e poco più in là c'è il mio telefono.
<<Ma che cazzo...>> dico confuso più che mai.
Poso le scarpe che terra e afferro in mano il telefono.
<<Chloe?>> urlo.
Inizio a cercarla per tutta casa ma senza ottenere risultati.
Quando accendo il telefono noto dodici chiamate perse da Wendy.
Adesso non ho tempo da perdere con lei, sono troppo preoccupato per Chloe.
Il telefono vibra di nuovo e noto che Wendy continua a chiamarmi.
<<Che cazzo vuoi? Ho da fare!>> sbotto
<<Dylan... Grazie al cielo hai risposto>> dice lei tra le lacrime, <<ti prego dimmi che sei con Chloe>> aggiunge subito dopo.
Come fa lei a sapere di Chloe?
<<Chloe non è in casa>> ammetto.
Lei scoppia a piangere ancora di più e poi dice: <<Dylan devi trovarla, non sta bene.>>
Non sta bene? Ma che vuol dire?
<<Wendy non ti seguo, dimmi dove cazzo è Chloe>> ringhio.
<<Non lo so non lo so cazzo. Prima ti ho tartassato di messaggi ma evidentemente non avevi il telefono con te e a quel punto ho preferito chiamarti. Non essendoci, ovviamente, non hai risposto tu, ma al posto tuo l'ha fatto Chloe e ha iniziato ad innervosirsi quando ha sentito la mia voce. Abbiamo un po' discusso e mi sono lasciata scappare una piccola cosa...>> dice lei intimorita.
<<Che cosa?>> domando a denti stretti.
<<Mi sono lasciata scappare che hai un segreto con lei>> confessa.
<<Che cosa hai fatto?!>> urlo definitivamente.
<<Non l'ho fatto apposta, lei si è scaraventata su di me ed io mi sono difesa. Solo che...>> la blocco, <<vai dritta al punto perché odio i giri di parole e tu dovresti saperlo>>.
<<Evidentemente lei voleva venirti a cercare ma ad un certo punto ho sentito una botta forte, molto forte e poi ha iniziato a piangere, l'ho sentita gridare... Ho provato a chiederle che cosa fosse successo, se stesse bene ma lei l'unica cosa che mi ha detto è stata...>> si blocco e tira su con il naso.
<<È stata?>> chiedo.
<<Aiuto...>> risponde.
Il sangue mi si gela e inizio a tremare.
<<Poi lei mi ha riattaccato e non so che è successo successivamente, ho provato a continuare a chiamare ma nessuno mi rispondeva>> spiega lei.
<<Io... devo andare a cercarla>> ammetto.
<<Ti prego fammi sapere se è tutto ok>> dice ed io le riattacco.
Prima ancora di uscire di casa vado sul registro delle chiamate perse per eliminare le notifiche di tutte le chiamate che ha fatto Wendy poco fa, ma proprio in quel momento noto che Chloe ha chiamato il 911.
Oh merda.
Esco di casa e vado dritto in ospedale.
Dopo poco più di un quarto d'ora di macchina arrivo nel parcheggio dell'ospedale, subito esco dalla portiera e mi affretto ad entrare dentro.
Chiedo informazioni su di lei all'entrata e subito mi indicano il percorso per arrivare nel reparto di lei.
Svolto l'angolo e inizio a farmi strada tra i lunghi corridoi bianchi e a tratti troppo affollati.
Finalmente quando arrivo nel corridoio giusto vedo arrivare verso di me due infermiere che mi bloccano l'entrata al reparto.
<<Che fate>> dico cercando di liberarmi.
<<Signore non può entrare, questo è il reparto di neonatologia>> spiega una delle due.
<<Lo so e devo entrare dentro perché la mia ragazza è lì>> affermo.
<<Signore mi dispiace ma non può, deve aspettare qui fuori>> dice seria l'altra.
Lontanamente vedo il dottor Foster e subito lo chiamo.
<<Dottore>> dico e lui si gira.
<<Ragazze lasciatelo andare>> dice lui e loro mi lasciano.
<<Signore abbiamo provato a dirgli di stare qui fuori ma non ci voleva dare ascolto>> afferma l'infermiera bionda.
<<Non preoccupatevi adesso ci penso io a lui, andate pure>> sibila serio e loro annuiscono.
<<Che cosa è successo a Chloe? Io non ero in casa e mi sono fatto più o meno spiegare cos'è successo da una ragazza che in un certo senso ha assistito a tutto il casino, ti prego dimmi che lei e il bambino stanno bene>> mi affretto a dire.
<<Dylan calmati, vedo che hai fatto una bella corsa per venire qui>> dice guardando la mia maglietta sudata.
<<No, a dirti la verità ero andato a correre prima, poi sono tornato a casa e... Be' è successo quel che è successo>> spiego.
<<Capisco, comunque Chloe e Tobìa stanno bene>> confessa sereno.
<<Dio mio menomale>> mi metto una mano sul cuore e sospiro.
<<Hai portato l'occorrente?>> chiede lui.
<<L'occorrente?>> chiedo a mia volta.
<<Si, per il bambino>> risponde lui ed io sgrano gli occhi.
<<No aspetti... Non sto capendo>> scuoto la testa e lo guardo confuso.
<<Tobìa è nato>>.
Il cuore mi inizia a battere all'impazzata e subito inizio a tremare.
<<Che...?>> dico a stento.
<<Dov'è? Voglio vederlo!>> dico guardandomi intorno.
<<È in camera con Chloe, ma ci sono delle cose che prima devo dirti>> spiega lui.
<<Il bambino è nato prematuro, per fortuna riesce a respirare da solo nonostante abbia solo otto mesi ma comunque dobbiamo tenerlo sotto osservazione. Anche se riesce a respirare in perfetta autonomia preferiamo tenerlo sott'occhio e aiutarlo con la respirazione, perciò lui e Chloe dovranno rimanere qui per almeno una settimana>> inizia a dire.
<<Non si sa come ma siete stati due genitori molto fortunati perché Tobia ha il peso adatto per potersene andare molto presto da questo ospedale, però questo accadrà solo se non riscontra delle problematiche in questi giorni>> conclude.
<<Va bene, se necessario farò di tutto.
Se serve qualcosa a Chloe o al bambino non vi peritate a chiedere perché a noi i soldi non mancano>> mi affretto a dire.
<<Tu non preoccuparti, adesso vai da Chloe. Prima chiedeva di te>> confessa e subito vado.
Vago per le varie stanze e quando trovo quella giusta entro. Chloe è sdraiata sul letto e tiene in braccio nostro figlio, non si è ancora accorta di me ma credo che se ne accorgerà molto presto perché le gambe stanno per cedermi.
La donna che amo è davanti a me, con in braccio nostro figlio.
Nostro figlio!
Oddio non ci credo!!
In questo momento mi sembra di stare sognando. Lei sta realizzando tutti i miei sogni, piano piano ci sta riuscendo e non ne sta sbagliando nemmeno una. È una madre fantastica e una ragazza perfetta.
Sono così fortunato ad averla solo per me e, ad essere sincero, non desideravo madre migliore per un mio ipotetico figlio futuro.
Non ci posso credere...
Mio figlio.
Io padre..
Qualcosa di surreale e strano al tempo stesso.
<<Dylan Walker è diventato padre>>.
Fa così strano sentirlo dire e ancora di più accettare la realtà.
<<Chloe>> dico e lei si gira a guardarmi.

Nothing more 4 || strade opposte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora