Chloe
Dopo una grande stancante giornata passata a lavoro, torno a casa e non appena chiudo la porta alle mie spalle urlo dal salotto per farmi sentire da Steffy e Katie.
<<Ragazze!! Sono tornata>>.
Inizio a spogliarmi e attacco il cappotto sull'attaccapanni.
<<Ragazze?>> ripeto.
<<Le ragazze non ci sono, le ho mandati a casa con qualche ora di anticipo. Siamo solo io, te e Tobìa>> dice una voce maschile alle mie spalle.
Subito mi spavento e faccio un passo all'indietro, poi mi giro e lo vedo appoggiato alla parete di cucina.
<<Dov'è lui?>> chiedo seria.
<<Chi? Tobìa?>> domanda Dylan ed io annuisco.
<<È qui in cucina, lui aveva già fame perciò l'ho fatto mangiare prima di noi>> spiega.
<<Ok>>.
<<Vuoi che ti prepari qualcosa da mangiare? Io non ho fame quindi credo di mettermi un po' sul divano a guardare la TV e poi vado a letto>> spiega lui.
Vorrei chiedergli da quanto in qua si è interessato alla TV visto che prima odiava guardarla, ma non volendo avere una seria conversazione con lui decido di fregarmene.
<<Non scomodarti, ho già mangiato>> confesso.
<<Con chi?>> chiede lui.
<<Con un mio collega di lavoro, abbiamo mangiato una pizza vicino una pizzeria che si trova a due passi dalla casa editrice. Altre domande per caso?>>.
Scuote la testa e successivamente abbassa per un attimo lo sguardo.
<<Bene, adesso vado a lavarmi le mani e poi passerò un po' di tempo con Tobìa. Sono stata fuori tutto il giorno, ha bisogno di attenzioni quel bambino e in questi mesi, visto che tu non c'eri, ho cercato di dare il massimo in tutto e per tutto>> ammetto.
<<Mi dispiace ancora>>.
<<A me non più di tanto, solo per Tobia. Però lo sai una cosa...>> mi avvicino e appoggio entrambe le mani sui suoi muscoli.
<<Quando crescerà sarai tu a dirgli che te ne sei andato, non io, perciò continua pure a fare tutte le cavolate che vuoi, il tempo per pagare le conseguenze lo avrai in futuro. Te lo posso assicurare>> sussurro sopra le sue labbra e poi vado dritta in bagno.
Mi chiudo a chiave dentro e mi accascio per terra. Afferrandomi la testa tra le mani mi rendo conto della situazione che ho creato.
Dovevo dirgli di non avere qualsiasi tipo di rapporto, dovevamo semplicemente comportarci come due genitori separati e non di certo come adolescenti con ormoni a mille.
Non chiedevo molto, avrei voluto solo una famiglia felice e non tanto per me ma per i miei figli, in questo caso per Tobia.
Sin dalla prima volta che ho saputo di averlo dentro mia pancia, la mia paura è sempre stata una sola, quella di ritrovarmi nella stessa situazione di mia madre, ma Dylan mi ha sempre confortato dicendo che non avrebbe mai fatto ciò che ha fatto suo padre o ciò che ha fatto il mio ed io gli ho sempre creduto.
Anche questa volta ha fatto male ma ormai ho perso il conto degli sbagli che ho commesso in vita mia, sopratutto da quando Dylan è comparso nella mia vita.
Dopo un po' esco e trovo il mio ex ragazzo seduto sul divano. Tiene in mano il telecomando e non smette di fissare la culla, dove attualmente è sdraiato Tobìa.
Mi siedo affianco a lui e prendo il bambino in braccio. Lui ride quando inizio ad accarezzargli la pancia e Dylan, sentendo la risata di suo figlio, sembra ritornare alla realtà.
Con la coda dell'occhio vedo che ci sta fissando ma io non gli presto più di tanta attenzione.
<<Sono pronto a intestarti questa casa così sarà tua, proprio come lo desideravi da tanto>> dice di colpo.
Alzo lo sguardo e comincio a guardare un punto a caso della stanza, poi mi giro verso di lui e lo fulmino con quest'ultimo.
<<Non ho bisogno proprio di niente e sai perché? Perché io desideravo prendere una decisione insieme. A me andava benissimo questa casa anzi, mi bastava anche una casa più piccola ma tu hai preferito fare di testa tua e sono stanca di ripeterti le solite cose>> ammetto.
<<Ti prego Chloe, so che sei stanca di me ma ti prego: accetta questo mio regalo>> mi implora.
<<Spero tu stia scherzando. Io non voglio niente da te, mi hai già dato abbastanza direi>> replico.
<<D'accordo, allora non mi resta che fare una cosa...>> prende il suo telefono, che poco prima aveva appoggiato sul divano, e poi digita un numero.
Si porta il telefono all'orecchio e dopo qualche secondo rispondono dall'altra parte.
<<Pronto Matthias, ti disturbo?>> chiede.
Io resto seduta a guardarlo mentre lui si alza e va vicino alla finestra.
<<Ti volevo dire che ho intenzione di restare qui a New York per ancora un po', diciamo a tempo indeterminato>> confessa ed io sgrano gli occhi.
<<Lo so, ma devo risolvere parecchie cose qui quindi...>> si gira verso di me e mi guarda.
<<Mi licenzio>> aggiunge.
Il mio cuore inizia battere all'impazzata.
Non ci posso credere...
Adesso mi sta mettendo dalla parte del torto, mi sento io con la stronza e quella senza un cuore. Sta facendo tutto questo solo per Tobìa suppongo e forse anche per me, ma le cose non dovevano andare così.
Era quello che desideravo sin dalla prima volta in cui ho scoperto di dovermi trasferire in questa città, ma mi da rabbia sapere che solo adesso, vedendoci in questa situazione con nostro figlio in mezzo, ha preso questa decisione folle di venire a stabilirsi qui con noi definitivamente.
<<Sì sono sicuro>> dice serio.
<<Ci sentiamo>> aggiunge subito dopo.
<<D'accordo, ciao>> dice infine.
Lancia il telefono sul divano e poi va dritto al piano di sopra.
Sospiro e a quel punto vado a mettere a letto Tobìa. Per mia fortuna non ci mette tanto ad addormentarsi. Per fargli chiudere quegli occhi dolci e piccoli che ha, è bastata una piccola lettura del piccolo principe.
Spengo la luce e poi prendo il baby monitor, portandomelo dietro insieme a me.
Entro in camera mia, nostra ormai, e come immaginavo lo trovo a sedere sul letto con le cuffie nelle orecchie.
<<Dylan...>> lo chiamo e chiudo la porta.
<<Dylan>> lo richiamo ma lui continua a non girarsi. Inizio a spogliarmi e poi mi siedo affianco a lui.
Mi rivolge una faccia sorpresa e subito si toglie l'auricolari.
<<Non ti ci facevo qui, da quanto tempo ci sei??>> chiede lui posando quest'ultime sul comodino.
<<Non molto, qualche minuto>> confesso.
<<Mi dispiace per quello che ti ho detto prima, hai ragione... Sono un egoista e sbaglio ogni cosa. Credevo che questo atteggiamento scomparisse con il tempo, pensavo di fare la cosa giusta nonostante le bugie e le menzogne, ma evidentemente ho sbagliato anche questa volta. Come sempre d'altronde...>> spiega.
<<È stato davvero un bel gesto quello che hai fatto ma se credi che le cose, ora che hai lasciato Parigi, torneranno come prima ti sbagli. Apprezzo davvero molto questo gesto ma non mi farà cambiare idea>> ammetto.
<<Lo so, ma volevo farlo ormai già da tempo. Ne avevo parlato con mia madre in questi tre mesi solo che... Non vedendoti, non vedendo nostro figlio, non sapendo niente di te: ho preferito aspettare>> aggiunge.
<<Lo capisco, ma perché proprio adesso? Dylan questa idea, o meglio dire questa decisione, dovevi prenderla quasi un anno fa non ora. Dovevi restare con me, non dovevi partire e andartene a Parigi.
Aspetta però... Così posso passare da egoista e forse da parte mia è il giusto termine da usare, ma se solo tu me ne avessi parlato, come già ti avevo detto in passato, molto probabilmente avrei appoggiato la tua decisione e forse sarei pure venuta con te a Parigi.
Ma hai preferito fare di testa tua e allora a quel punto ho capito che non potevo rinunciare ai miei sogni per te, non sei tu, anche per un piccolo momento, non ti saresti messo nei miei panni>> dico secca.
<<Lo so, ma adesso basta parlarne. Spero solo tu sia felice di avermi qui, perché io lo sono>>.
Annuisco e poi a quel punto mi alzo dal letto.
Lui mi afferra per un braccio facendomi voltare di nuovo e si alza insieme a me.
<<Posso dormire con te stasera?>> domanda.
<<Certo>>.
<<Dormirò sul pavimento se necessario>>.
<<Puoi dormire con me>> affermo.
<<Nel letto?>> chiede ed io annuisco.
<<Purché tu tenga le mani apposto>> lo avverto subito dopo.
Lui alza le mani al cielo e successivamente dice: <<Non preoccuparti, sarà come se non esistessi>>.
<<Bene>> replico infine.
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Nothing more 4 || strade opposte
Romanzi rosa / ChickLitCOMPLETA. ⚠️⚠️ A BREVE IN REVISIONE ⚠️⚠️ Questo è il sequel di "Nothing More 3 || un nuovo inizio". È consigliabile leggere i tre libri precedenti prima di questo, in modo da capire meglio la storia. Li trovate tutti sul mio profilo. Le strade di...