Dylan
Stacco la chiamata e poi scendo al piano di sotto. Trovo mio padre e Mathias seduti l'uno di fronte all'altro con le braccia conserte al tavolo situato nel bel mezzo del salotto.
<<Che vuoi?>> chiedo a colui che poco prima mi ha disturbato in chiamata.
<<Dobbiamo parlarti, vieni qui>> dice Mathias indicando la sedia affianco alla sua.
Mi siedo al tavolo e aspetto che qualcuno dei due parli.
<<Prima ancora di parlare di ciò che è successo devi vedere una cosa>> afferma in tono deciso Mathias.
Quest'ultimo afferra il suo Pc da più di duemila euro e me lo porge.
Subito mi mostra un video ancora fermo in bianco e nero, e poi quando lo fa partire noto che è stato girato nella residenza di mia madre.
Clicco sul triangolino che mi permette di avviare il video ed inizio a fissarlo.
Da primo si vede solo la macchina bianca di mia madre ma qualche secondo dopo noto che una persona si sta arrampicando sul recinto di pietra che circonda le mura della nostra casa.
L'uomo è incappucciato ed è difficile riconoscere la sua figura visto che continua a tenere la testa bassa. Lentamente si avvia vicino alla macchina di mia madre, apre il cofano ed inizia a toccare qualcosa che, dalla telecamera, non si nota bene.
<<Io lo sapevo>> tiro un pugno al tavolino e Mathias mi posa una mano sulla spalla.
Quando si nota per qualche secondo la faccia dell'impostore, blocco il video e poi chiedo a Mathias se è possibile allargare l'immagine.
Lui lo fa e quando guardo in faccia l'impostore noto che non mi è faccia nuova.
<<Dylan...>> mi richiama mio padre.
Alzo la testa per guardarlo e lui poco dopo mi chiede: <<Ti ricorda qualcuno?>>.
<<Non mi è una faccia nuova, ma non ricordo chi sia>> confesso.
<<Se non te lo ricorderai da solo allora mi sa che dovrò rinfrescarti la memoria>> dice subito dopo l'uomo di fronte a me.
Lo guardo confuso e in quel momento Mathias dice: <<Tuo padre sostiene di conoscere questo ragazzo e prima, quando abbiamo guardato il video insieme per la prima volta, ha detto che era un tuo amico del liceo>>.
Ritorno a guardare mio padre ma subito dopo mi riconcentro sul ragazzo del video.
Ordino a Mathias di allargare ancora di più la foto e quando finalmente riesco a vedere bene il primo piano dell'impostore, il sangue mi si gela. Jackson..
Alzo lo sguardo su mio padre e poi dico: <<Jackson...>>.
La voce mi trema e lui annuisce.
<<Io non so perché sia qui e tantomeno so come abbia fatto a scoprire l'abitazione di tua madre, ma bisogna stare molto più attenti>> afferma in tono severo mio padre.
<<Da stasera le mie guardie faranno il turno anche di notte e controlleranno ogni singolo angolo della casa>> aggiunge Mathias.
<<Io vi giuro che quello lo ammazzo, ha quasi cercato di uccidere mia madre>> ringhio stringendo i pugni.
<<Dylan stai al tuo posto e non fare cazzate. Ti ho già detto che ci stiamo pensando noi, perché devi insistere con questa situazione?>> chiede Erick.
<<Se stavate pensando davvero a tutta questa situazione, a mia madre non sarebbe successo niente di tutto ciò. Se siete due incompetenti che non sapete come svolgere una questione così grande allora ditelo che mi unisco a voi, ma soprattutto non trattatemi come se fossi un bambino perché non lo sono, anzi mi ritengo molto più sveglio di voi. Stranamente non succede mai niente in mia presenza, poi quando decido di andare per un giorno in America succede di tutto>> sputo acido fregandomene di offenderli.
Entrambi rimangano zitti e sono contento che abbiano avuto questa reazione, perché infondo sanno anche loro di aver sbagliato e di non essere stati responsabili.
Non che io mi creda superiore di loro, questo no ma sicuramente d'ora in poi mi prenderò cura di mia madre.
<<Bene... A quanto pare qualcuno vi ha rubato la lingua. Come non detto>> mi alzo dal tavolo e faccio per andarmene ma mio padre subito apre quella bocca di merda.
<<Vuoi spiegare tu a Mathias perché questo ragazzo ce l'ha tanto con te e con la nostra famiglia, oppure devo farlo io?>> mi provoca.
Mi giro di scatto verso di lui e lo fulmino con lo sguardo.
<<Dylan non ho intenzione di rimproverarti, voglio solo capire cosa vogliono queste persone da noi e perché questo ragazzo è saltato così all'improvviso. Voglio sapere se c'entra qualcosa con Zabdiel oppure no. Mi piacerebbe capire il loro fine ma soprattutto le loro mosse, so che è difficile ma dicendomi ciò che hai fatto a questo ragazzo o alla famiglia di questo ragazzo, potrei fare qualche ipotesi. Ovviamente non sarebbe niente di ufficiale e di sicuro, ma almeno saprei come muovermi>> confessa Mathias.
Sbuffo e mi risiedo.
<<Io e lui non ci siamo mai sopportati a vicenda. Jackson aveva già avuto dei passati con Richard, ancor prima che io andassi a vivere da lui. Un giorno me lo fece conoscere, ma solo perché spacciava a Richard. Era un periodo di merda per lui e riusciva a trovare serenità solo negli stupefacenti. Una mattina quando i suoi non c'erano eravamo a casa da lui, mi fece provare quella roba e iniziai anche io a farmi...>> inizio a spiegare.
Mio padre e Mathias si guardano in modo preoccupato ma poi mi incitano a continuare.
<<Quando finalmente decisi di smettere glielo comunicai e smisi di prendere la roba da lui. Richard continuò ancora per qualche mese ma io smisi in pratica subito. Jackson iniziò a fare storie, continuava ad incitarmi, voleva che facessi di più, che provassi cose nuove, bensì ancora più pesanti ma io mi ero già detto di fermarmi perché non volevo diventare come mio padre>> lo guardo e lui china la testa.
<<Ovviamente non ero e non sono un tipo che si fa influenzare, quindi continuai per la mia strada e gli dissi di no. Lui si incazzò e una mattina a scuola mi picchiò. Io ovviamente, non essendo quello di adesso, le presi tutte e non mi ribellai>> chino anche io la testa e poi riprendo a parlare.
<<Questa storia continuò per qualche settimana, fin quando una mattina non mi ritrovai sulla porta principale di scuola una scritta su un cartellone.
Dylan ha una mamma che adesso è diventata una troia e non lo desidera più.
Mi incazzai così tanto che nessuno riuscì a fermarmi. Entrai dentro l'istituto, visto che fuori nel parcheggio non c'era, e quando lo trovai nei corridoi gli detti una bella lezione.
Lo iniziai a picchiare come se non ci fosse un domani. Era la mia prima rissa in un certo senso e da lì in poi non mi fermai più.
Il sabato successivo mi scopai la sua ragazza in un locale, non era la mia prima volta ovviamente; avevo già scopato qualche ragazza e quando lui lo venne a scoprire si infuriò ancora di più>> spiego.
<<Ti sei portato a letto la ragazza di un tuo amico!!>> sgrana gli occhi mio padre.
Cos'è? Questa cosa non gliel'hanno detta i genitori di Richard?
<<Non era un mio amico e poi è stato lui a provocarmi>> ribatto.
<<Va bene Dylan non fa nulla, ora mi è più chiara la situazione. Adesso lasciatemi solo che ho da parlare con i miei uomini, ci ritroviamo dopo a cena. Mi raccomando, tua madre non deve sapere niente. Ha già i suoi pensieri ed è molto scossa, che rimanga una cosa di soli uomini>> afferma lui ed io annuisco.
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Nothing more 4 || strade opposte
Literatura FemininaCOMPLETA. ⚠️⚠️ A BREVE IN REVISIONE ⚠️⚠️ Questo è il sequel di "Nothing More 3 || un nuovo inizio". È consigliabile leggere i tre libri precedenti prima di questo, in modo da capire meglio la storia. Li trovate tutti sul mio profilo. Le strade di...