Capitolo 63

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Dylan

<<Ei amico, com'è andata?>> sento dire da Richard.
Mi giro di scatto verso la porta e poi lo guardo serio.
<<Come non immaginavo, è cambiata Richard e l'ha fatto radicalmente. Non sembra esserci quasi più niente della ragazza di cui mi sono innamorato>> ammetto abbassando lo sguardo per terra.
<<L'ho notato pure io e adesso ce l'ha anche con me>> dice lui sbuffando.
<<Si hai ragione, ma come dargli torno d'altronde. Sei mio amico, hai preferito stare dalla mia parte pur sapendo di andando contro di lei, è normale che ce l'abbia anche con te ma un modo per perdonarti lo troverà. Sei il suo capo e questo semplifica le cose, non è in grado di urlarti contro visto che tiene al suo lavoro>> spiego.
<<Non lo farei mai e non lo faccio di certo perché è la tua ragazza o mia amica anzi, qui per noi Chloe è fondamentale e svolge un ottimo lavoro. Ero perso senza di lei in questi mesi>> ammette.
<<Lo so>> dico.
<<Te gliel'hai detto a Rachel?>> chiedo successivamente guardandolo.
<<No, per il momento voglio tenermelo per me>> risponde lui sedendosi sulla sedia nera fatta in pelle.
Inizia a mordicchiare il suo lapis e ormai, riconoscendo questo gesto, deduco che sia agitato.
<<Cosa ti preoccupa?>> mi siedo davanti la scrivania e poi inizio a giocare la sua pallina da tennis, usandola come anti stress.
<<Ho paura che quando saprà la verità possa lasciarmi>> ammette.
<<Non credo che ne sia capace, lei ti ama>>.
<<Anche Chloe ti ama eppure l'ha fatto>> ribatte e subito divento serio.
Già mi ama... Ma forse, ora che ci penso bene, se mi amasse per davvero non avrebbe fatto quel che ha fatto, non mi avrebbe detto quelle cose... O forse sì.
<<Non parliamo di noi adesso, mi interessi tu>> dico cercando di sviare il discorso.
<<E a me interessa il mio migliore amico>> dice lui alzandosi dalla sedia e venendo dall'altra parte della scrivania.
Si appoggia con il culo ad essa e poi mi guarda.
<<Senti Dylan io ti conosco, siamo amici ormai da una vita e sei come un fratello per me. Non prendermi per un sentimentale del cazzo perché tu più di chiunque altro sai chi sono davvero, chi ero e forse adesso posso sembrare un'altra persona ma inforno sento di non essere cambiato e che quel lato di me c'è sempre. Sono preoccupato, sono giorni che penso a te e a Chloe. Mi sento in colpa e ne ho tutto il diritto visto che Chloe è una mia amica e collega di lavoro. Questi mesi so che sono stati difficili per voi, per te sopratutto ma anche per me. Vivevo con la costante paura di perdere le persone a cui tenevo di più in questo mondo. Chloe perché è una mia cara amica, fa un ottimo lavoro qui ed è indispensabile, ho bisogno di lei e del suo talento. Poi ho Rachel, avevo paura di perdere anche lei perché, conoscendola, so che non reagirà bene alla scoperta della notizia ed infine avevo paura per te, sei mio fratello Dylan e ti voglio bene. Avevo paura che senza Chloe tu non saresti riuscito ad andare avanti, che ti saresti arreso e concesso un'altra volta alla droga...>> ammette.
<<Spero tu stia scherzando, non sono più il ragazzo di anni fa. Chloe mi ha cambiato e solo perché adesso non è più mia ciò non significa che diventerò quello di un tempo, voglio cercare di dimostrarle che posso essere l'uomo che vuole che io sia>> gli confido.
<<E chi era quello che stamani aveva la sigaretta tra le labbra?>> chiede.
<<Non ho mai smesso, ho ripreso di più a farlo in questi mesi e lo ammetto ma non ho mai smesso per davvero>> confesso e lui sospira.
<<Che cosa pensi di fare con Chloe?>>.
<<Non lo so, mi ha proposto di avere una relazione basata sul sesso>> rispondo e lui sgrana gli occhi.
<<Sul sesso?>> ripete.
<<Si>>.
<<Dici sul serio?>>.
<<Perché dovrei mentirti? È una cosa strana lo so, non me lo aspettavo nemmeno io>> replico.
<<Non ci posso credere>> dice lui scuotendo la testa con un ghigno divertito in faccia.
<<E tu che cosa gli hai risposto?>>.
<<Gli ho detto di sì, vedrai... Cosa pretendevi che facessi?>> ribatto innervosito.
<<E a te sta bene?>>.
<<Si e no. Si perché non scopando sono più antipatico del solito e non riesco a gestire sia me stesso sia gli altri, e in più sono più tranquillo sapendo di avere un qualsiasi tipo di contatto con lei, ma dall'altra parte no perché voglio stare con lei in una relazione normale>>.
<<Amico non so che dirti mi dispiace>>.
Sbuffo e mi alzo.
<<Dove vai?>> chiede Richard seguendomi fino alla porta.
<<Torno a casa, sempre se mi vuole>> dico riferendomi a Chloe.
<<Ci sentiamo dopo>> mi avverte lui ed io annuisco. Scendendo al piano di sotto la trovo seduta dietro la sua scrivania.
Sta digitando qualcosa sul computer e successivamente, con una penna blu, lo riporta scritto su un piccolo quaderno.
Non appena vede che mi avvicino, si irrigidisce e quando mi impunto davanti la sua scrivania, lei alza lo sguardo e lo riporta su di me.
<<Ti serve qualcosa?>> chiede.
<<Posso tornare a casa?>> domanda e a quel punto smette di digitare i tasti sul computer.
Sospira e poi dice: <<È casa tua, puoi fare quello che vuoi Dylan>>.
<<È casa tua non mia>> ribatto.
<<Mi sembra di aver capito che su quel contratto c'è scritto il tuo nome, non il mio>>.
<<Si, ma è tua. L'ho comprata apposta per te>> le confesso.
Lei si alza di scatto in piedi e una signorina situata affianco alla macchina del caffè, si gira verso di noi e ci guarda.
<<Non farmi incazzare perché qui non ho la possibilità di farmi sentire ma di certo non ti permetto di mettermi i piedi in testa. Devi smetterla di dire in continuazione che fai le cose per me perché te a me nemmeno ci pensi, ti importa solo di te stesso. La tua esistenza gira intorno al tuo egoismo perciò smettila di fare l'altruista e vedi di tenere i piedi nella terra ferma. Scema mi ci hai preso per un anno e mezzo, non continuerò a permettertelo di fare>> sbotta lei infuriata nera senza però urlare.
Decido di non ribattere e a quel punto mi limito ad annuire.
<<Ti aspetto a casa allora>>.
Lei si risiede e ritorna a lavorare.
<<C'è Tobìa a casa?>> domando curioso.
<<E dove vuoi che sia?>> replica lei.
<<Allora ti aspettiamo lì>> dico e poi me ne vado via.

Nothing more 4 || strade opposte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora