Capitolo 100

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Chloe

È arrivato, è arrivato quel fottuto messaggio e di conseguenza anche il momento più aspettato ma allo stesso tempo difficile di questa giornata sta arrivando. 
Piccola sono arrivato, appena hai finito scendi. Sono qui fuori;)
Questo è il messaggio che mi è arrivato da Dylan. Sono contenta che da una parte sia già qui perché non vedo l'ora di arrivare a casa e fare il test, ma dall'altra parte è passata davvero veloce questa giornata e ancora non ho accettato l'idea di poter essere di nuovo incinta. 
Dammi dieci minuti e arrivo.
Digito talmente veloce queste testuali parole che mi meraviglio di me stessa.
Nonostante abbia già da un anno questo telefono devo ancora imparare ad usarlo.
I tasti sono davvero piccoli e molto spesso mi capita di sbagliare le parole ma piano piano ci riuscirò. 
Inizio a vestirmi e poi busso alla porta dell'ufficio di Rachel.
<<Rachel scusami, posso entrare?>> chiedo affacciandomi.
<<Certo vieni, è tutto ok? Ti senti bene?>> chiede preoccupata. Si alza dalla scrivania, ci gira intorno e poi mi viene incontro.
<<Si ma sono agitata. Dylan è appena arrivato e mi sta aspettando>> dico dondolandomi sui talloni. Lei mi sorride e poi per calmarmi appoggia entrambe le mani sulle mie spalle.
<<Andrà tutto bene vedrai, non essere in ansia. Posso solo immaginare come tu stia ma in questi casi dicono che è sempre meglio stare tranquilli, l'ansia può giocare brutti scherzi e se in tal caso tu non fossi incinta non preoccuparti perché ci saranno altre occasioni. Se la tua preoccupazione è la reazione di Dylan anche in questo caso ti dico di stare tranquilla.
Non credo proprio che si comporti come l'anno passato, è cambiato e si vede.
Ne stavamo giusto parlando io e Richard qualche giorno fa; lui ti ama e sta facendo di tutto pur di riconquistarti. Non credo proprio che sia in grado di sgarrare anche questa volta Chloe>> confessa lei.
<<Credimi Rachel, è quello che spero. Comunque adesso vado, grazie ancora per tutto>> dico in tono dolce.
<<Non ringraziarmi, è quello che farebbe una vera amica. Mi raccomando, scrivimi appena sai qualcosa>> mi comunica lei.
<<Certo, ci sentiamo dopo>> replico.
<<A dopo>> dice lei e poi mi avvio dal mio ragazzo.
Quando salgo in macchina lui mi sorride e mi lascia un bacio sulle labbra.
<<Guarda un po' chi è venuto insieme a me>> dice indicando i sedili posteriori.
Mi giro e vedo Tobìa.
È seduto sul seggiolino e sta giocando, tanto per cambiare, con il suo giocattolo preferito. 
<<Amore>> gli sorrido e lo afferro per una manina. Lui mi guarda e sorride.
<<Grazie di averlo portato>> dico liberando la mano da quella del bambino per allacciarmi la cintura.
<<Figurati>> dice lui appoggiando una mano sulla mia coscia. Seguo quel movimento e poi lo guardo. Lui stringe la presa mentre mi guarda dritta negli occhi e per quanto sia eccitante questo gioco di sguardi, non riesco a non pensare al test.
<<Andiamo a casa Dylan dai>> dico io.
<<Come desidera signorina>> replica e poi fa partire la macchina.
Quando arriviamo di fronte casa scendiamo entrambi dalla macchina, lui apre la portiera posteriore e prende in braccio Tobìa.
<<Chloe ti dispiace se faccio il bagno al bambino?>> chiede Dylan non appena entriamo in casa.
Chiudo la porta e poi mi giro verso di lui.
<<Certo che no! Non mi da mica fastidio, sei suo padre e hai il diritto di fare quel che vuoi con lui>> rispondo attaccando il cappotto a l'attacca panni.
<<Ottimo allora vado su>> dice ma subito lo blocco e dico.
<<No!>>.
Mi guarda in modo confuso e dopo chiede: <<È tutto ok?>>.
<<Si, no no si certo! Solo che devo andarci prima io in bagno>> ammetto.
<<D'accordo vai pure>> dice lui calmo.
<<Bene>>, prendo la borsa e poi mi avvio verso le scale.
<<Ehm scusa Chloe>>, mi blocco e mi rigiro verso di lui.
<<Si?>>.
<<Perché ti porti la borsa dietro?>> domanda.
<<Oh ehm... Devo un attimo lasciarlo al piano superiore>> mento.
<<Ah ok, d'accordo. Io allora ti aspetto in cucina>> confida.
<<Si, vai pure. Se hai fame di pure le ragazze di prepararti qualcosa>> dichiaro.
<<Ecco cosa mi ero dimenticato di dirti. Ehm... Comunque loro sono andate via, gli ho fatto finire il turno un po' prima del dovuto perché oggi volevo passare un po' di tempo con voi>> spiega.
<<Ah>>.
<<Be' è gentile da parte tua, allora aspettami lì>>, lui annuisce e poi se na va in cucina.
Salgo frettolosamente al piano superiore e mi rinchiudo in bagno. Appoggio la borsa sopra il bordo della vasca e subito prendo in mano il test. Prima ancora di farlo leggo bene le istruzioni e una volta eseguite, lo appoggio su una superficie piatta proprio come c'è scritto.
Aspetto il tempo necessario per ricevere il risultato, poi prendo coraggio e mi alzo in piedi. Mi avvicino al test e quando lo prendo in mano abbasso lo sguardo.
"Incinta.
3+"
Oh merda.
Lo sapevo, era da immaginarselo, ma adesso la paura mi assale ancora di più. Sapevo che in me c'era qualcosa che non andava, lo intuivo ma se devo dirla tutta speravo di non essere incinta, non perché non volessi ma perché ho paura a gestire un'altra gravidanza e soprattutto non riesco a stare tranquilla ora che so di doverlo dire a Dylan.
Con questo non sto dicendo che non desidero questo bambino, semplicemente avrei preferito ricevere una notizia del genere più in là.
Ne abbiamo parlato altre volte io e Dylan e entrambi volevamo avere altri figli ma desideravo pensarci tra un anno o tra due, forse anche di più.
Dylan mi ha sempre ripetuto che non avrei dovuto avere paura nel dirgli in futuro di una nuova gravidanza perché sarebbe stato contento ma sappiamo tutti che tipo di carattere è Dylan, non sappiamo qual è la sua reazione fin quando non accade quella determinata cosa ed è per questo che ho così tanta paura. Non voglio vederlo scappare di nuovo, non lo sopporterei e so che è cambiato e che forse non lo farebbe più, ma se ci penso bene è sempre Dylan e devo aspettarmi di tutto da lui. Faccio un bel respiro e mi calmo, poi afferro la borsa, la porto in camera e scendo al piano di sotto con il test.
Entro in cucina e vedo subito i miei due uomini. Dylan è piegato in avanti sul bancone e sta guardando il cellulare mentre Tobìa è seduto sul seggiolone dove solitamente lo facciamo sedere per mangiare.
Il mio ragazzo alza lo sguardo su di me e mi sorride ma quando vede la mia espressione, si preoccupa e viene difronte a me.
<<Chloe che succede?>> chiede toccandomi delicatamente le spalle.
Gli porgo il bastoncino bianco e blu, lui lo guarda e prima ancora di capire che cosa sta succedendo, prendo coraggio e parlo.
<<Sono incinta>> annuncio andando al sodo.

Nothing more 4 || strade opposte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora