Capitolo 70

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Dylan

Prima ancora di salire in macchina mi accerto che nessuno sia nei paraggi e quando noto che la strada è deserta, entro.
Chloe non mi dà nemmeno il tempo di chiudere per bene la portiera che scavalca velocemente il cambio e si viene a sedere sulle mie gambe.
<<Hai furia?>> chiedo divertito.
<<Sta' zitto>> replica lei con lo stesso tono di voce.
Ridacchio e poi inizio a baciarle il collo.
Ansima vicino al mio orecchio ed emette un piccolo gemito quando inserisco una mano sotto il vestito. Già la sento pronta per me e questo mi eccita da morire, più di quanto non lo sia già.
<<Sapevo che ti avrei trovata già pronta per me>> sussurro descrivendo lenti cerchi sul suo clitoride.
<<Dylan ti prego>>.
Inizia muoversi lentamente su di me e quando meno se lo aspetta, le infilo due dita dentro.
Geme e quel suono così profondo mi porta in estasi. Amo questa donna e più passa il tempo più ne sono sicuro. È quella giusta e farò di tutto pur di farle capire che anche io sono quello giusto per lei, nonostante tutti i nostri fottutissimi problemi di coppia.
Si agita e sento i suoi muscoli contrarsi.
Sta per venire, sta per venire su di me ma sopratutto per me, solo ed esclusivamente per me.
<<Sto per...>> non riesce a finire la frase.
<<Lo so, lasciati andare>> le sussurro all'orecchio.
Durante l'orgasmo emette un'altro di quei suoni che tanto mi piacciono.
Preme entrambe le mani sul mio petto e appoggia la fronte sulla mia, aspettando che la sua respirazione ritorni alla norma.
Prima che possa dire qualcosa le sue labbra toccano di nuovo le mie, unendosi in un bacio lento e passionale.
La mia erezione non smette di gonfiare sotto il suo culo e quando inizia a strusciarsi nuovamente su di me, perdo del tutto il controllo e le stringo il sedere.
Lei afferra la lampo dei miei jeans e la tira giù.
Si alza di poco da me, per permettermi di fare lo stesso e abbassare i pantaloni insieme ai boxer fino alle caviglie, e poi successivamente si cala su di me. Entrambi tratteniamo il fiato durante la penetrazione.
L'afferro per i fianchi e l'aiuto con il movimento.
Lei inizia a cavalcarmi, muove il bacino in su e in giù ed io l'aiuto andandole incontro. 
È incredibile come questa donna sia così pura ma allo stesso tempo così sporca.
È migliorata davvero un sacco rispetto a un anno fa. Non fraintendetemi però.
Ogni volta che sono stato dentro di lei è sempre stato meraviglioso, non c'è mai stata una volta in cui non mi è piaciuto avere quel genere di rapporto con lei, mai. Mi è sempre piaciuto perché è sempre stato diverso dalle altre volte. Con le altre mi divertivo e le facevo divertire soprattutto, con lei è diverso.
Tra di noi c'è molto di più, forse troppo.
C'è amore, un amore incondizionato che non riesco a fermarlo.
Ormai questo amore si sta ramificando in me e in Chloe, e per quanto noi due decidiamo di stare l'uno lontano dall'altro, ci sarà sempre quel punto di incontro che ci farà ritrovare.
<<Dylan...>> dice tremando.
Prendo questo mugolo come un segno di voler qualcosa di più. Allora a quel punto la blocco per i fianchi ed inizio ad aumentare io stesso la velocità. Lei si aggrappa al sedile ed io mi ritrovo il suo splendido seno difronte la vista.
<<Porca puttana... Mi ecciti da morire così>>.
La sento sorridere ed io mi mordo il labbro inferiore per non dire qualcosa di troppo.
<<Dylan>> mugola di nuovo.
Le strattono i capelli all'indietro e la costringo a guardarmi.
<<Vieni piccola>>.
È paonazza, sta sudando, la sento contrarsi sopra di me, le gambe le tremano, altri gemiti fuoriescono dalla sua bocca e subito dopo viene urlando il mio nome.
Esco da lei ma, non avendo ancora finito, le ordino di girarsi verso il parabrezza.
<<Cosa vuoi fare?>> chiede.
<<Fidati di me, tu girati>>.
Lei si gira e quando la calo nuovamente su di me emette un suono delizioso, uno dei tanti.
Il suo culo è così sodo che mi è impossibile non pensare male. Vedendo la vista che ho difronte mi è difficile restare fermo, infatti aumento più del dovuto la velocità, affondando in lei con spinte forti, decise e radenti.
Le prendo un seno con una mano e le stuzzico il capezzolo stringendolo tra le due estremità delle dita, ovvero tra l'indice e il medio.
Geme per quel gesto inaspettato ma poi la sento sorridere.
Con l'altra mano la spingo verso di me e continuo ad uscire ed entrare in lei.
Non mi stancherò mai di possederla fino in fondo, di marchiarla in questo modo.
Quella sensazione di piacere inizia a farsi sentire lungo il mio basso ventre, provocandomi brividi lungo la schiena.
A lei succede, per la terza volta, lo stesso.
Trema, mugola il mio nome costantemente, geme forte quando oltre alla penetrazione le stuzzico il clitoride.
La sento sciogliersi piano piano, è sfinita, stanca, non ne può più ma nonostante questo ci sta mettendo tutta se stessa dandomi un piacere assoluto.
<<Stai per..>> cerca di chiedermi.
<<Si piccola, sto per venire. Per te, s-solo per te...>> ringhio al suo orecchio quando arrivo al culmine.
Di scatto si tira indietro, appoggia la schiena al mio petto e butta la testa all'indietro schiudendo le labbra.
Con un'unica spinta io e lei veniamo insieme, boccheggiando e gemendo l'uno il nome dell'altro.
Si alza da me e si siede nel sedile affianco.
Entrambi ci risistemiamo i vestiti e poi aspettiamo qualche minuto prima di partire.
<<Dimmi la verità: ti ho fatto male?>> domando preoccupato.
<<A tratti, ma era quasi un fastidio leggero. Mi eccitava molto>> confessa.
<<Ti piaceva il dolore che ti provocavo quindi??>> chiedo con certezza.
<<Più o meno si>> risponde.
<<Ah, buono a sapersi allora>>.
<<Che ore sono?>> aggiunge cambiando argomento. Ma guardate com'è furba!!
Prima si comporta da donna in preda agli ormoni poi però, non appena dico qualcosa io, si vergogna e cambia argomento.
<<L'ora di andare a casa, farci una doccia, mettere a letto Tobìa e andare a letto pure noi. Domani devi andare a lavoro>> le ricordo.
<<Che aspettiamo allora?>> chiede lei.
<<Non lo so, dimmelo tu>> la stuzzico divertito.
<<Niente e nessuno, perciò parti>> ordina.
<<Sulla parte del nessuno sono d'accordo ma sull'altra no>> confesso.
<<Che intendi?>> domanda lei confusa.
<<Voglio un bacio>>.
<<I baci non si chiedono, si rubano>> replica.
<<L'hai voluto tu, perciò...>>, la prendo per il viso e la bacio appassionatamente.
<<Se vuoi prendertela con te stessa adesso puoi farlo>> le sussurro divertito e poi parto.
La vedo arrossire per le mie parole ma decido di non rovinare il momento con le mie solite battutine del cazzo che, la maggior parte delle volte anche se dette per scherzo, le fanno cambiare completamente umore in una maniera impressionante.
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Ciao ragazz*, sono qui per ringraziarvi perché anche Nothing more 3 - un nuovo inizio ha raggiunto 100 MILA visualizzazioni

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Ciao ragazz*, sono qui per ringraziarvi perché anche Nothing more 3 - un nuovo inizio ha raggiunto 100 MILA visualizzazioni.🥺
Mi sento stupida a ripetervelo ogni volta ma ci tengo davvero tanto a condividere con voi la mia felicità e la mia gratitudine verso ogni singolo lettore.
Grazie a te che stai leggendo, a tutte quelle persone che mi seguono dal primo capitolo del primo volume della storia e grazie anche a tutte quelle persone che, dopo tanti mesi o anni, hanno deciso ugualmente di leggere la mia storia fino a qui. Ciò non sarebbe successo grazie a voi, perciò: GRAZIE.
Vi amo immensamente, a presto amori.
Lucre❤️

Nothing more 4 || strade opposte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora