Dylan
Tornati a casa Chloe va dritta in salotto dove trova Tobìa tra le braccia di Steffy.
Il bambino sorride quando vede la madre e lei a quel punto gli lascia un bacio sulla fronte.
<<Com'è andata a lavoro signora Walker?>> chiede la giovane ragazza.
<<È andata bene>> risponde Chloe.
La ragazza prima ancora di aggiungere qualcosa la guarda bene e poi storce la bocca.
<<Si sente bene signora?>> si informa meglio Steffy.
<<Sì perché me lo chiedi?>>.
<<È molto pallida>> confessa.
A quell'affermazione mi affretto ad andare verso Chloe e quando si gira verso di me noto che effettivamente Steffy ha ragione.
<<Perché mi guardi in quel modo>> chiede lei guardandomi.
<<Ha ragione, sei pallida. Ti senti bene?>> insisto a chiedere.
<<Ma certo che sto bene, te lo direi se non fosse così. Sarà solo un po' di stanchezza vedrai. Dammi il tempo di farmi una doccia e di mangiare che vedrai mi passerà tutto>> ammette lei.
<<Va bene però ti avverto: se domani mattina continuerai a stare in questo stato non andrai a lavoro>> la avverto.
Annuisce, capendo completamente la situazione, e poi si avvia al piano di sopra.
<<Katie è già andata via?>> domando a Steffy.
<<Si>> risponde lei.
<<Ok, te puoi andare via quando vuoi>> dico educatamente.
<<Ho da finire di rigovernare in cucina e poi ho finito tutto il lavoro per oggi>> confessa lei.
<<Va bene non c'è problema, puoi dare a me Tobìa adesso che sono tornato e grazie di averlo guardato mentre ero via>> dico avvicinandomi a lei.
<<Aspetti signor Walker, lei prima si è scordato il cellulare qui a casa e l'ha chiamata una certa Wendy. Non ho la minima idea di chi sia e ovviamente non ho risposto, però sembrava urgente visto che ha insistito a chiamarla più volte. Forse... È meglio che la richiami, non vorrei che fosse successo qualcosa di importante>> confessa.
<<D'accordo grazie>> prendo il cellulare che avevo lasciato sul bracciale del divano più piccolo e poi schiaccio sulla chiamata persa.
Vado in cucina per parlare da solo e infine aspetto che miss rompi coglioni risponda.
<<Pronto Dylan, scusa se ti rispondo solo ora ma sono appena uscita dalla doccia>> dice lei dall'altra parte del telefono.
<<Dimmi>> dico schietto.
<<Sei tu che mi hai chiamato quindi suppongo che tu abbia da dirmi qualcosa di importante>> dice lei divertita.
Ma che cazzo ride?
<<Una delle mie due governanti mi ha detto che oggi mi hai ricercato, anzi nelle ultime ore, ma non essendo stato a casa non ti ho potuto rispondere perciò dimmi. Non ti ho chiamato per perdere tempo né tantomeno per sapere come stavi, Steffy mi ha detto che hai chiamato più volte perciò credo che sia tu quella che deve dirmi qualcosa di importante>> replico freddo.
<<Mi era mancata la tua gentilezza, comunque quello che ho da dirti è molto semplice. Non mi interessa dove, quando o perché ma mercoledì voglio vederti. Domani partirò per Los Angeles e dovrei atterrare domani sera, però essendo stanca starò sicuramente in hotel perciò direi di trovarci mercoledì mattina. Dimmi tu dove e l'orario>> confessa schietta.
<<No aspetta fammi capire... Tu stai venendo qui?>> chiedo incredulo.
<<Sì, perché? Che cosa ti stupisce?>> chiede.
<<Non capisco il motivo della tua visita>> rispondo.
<<Ho bisogno di parlarti seriamente e che ti piaccia o meno dovrai ascoltarmi. Non puoi permetterti di fare quel che vuoi, come vuoi e quando vuoi Dylan. Sei un adulto e non puoi di certo comportarti come ti stai comportando adesso>> dice seria.
<<E come mi starei comportando sentiamo?>> chiedo aspettando una sua risposta.
<<Sicuramente non da persona matura ed è per questo che voglio venire fine lì per farti capire alcune cose>> ammette.
<<Se verrai perderai solo tempo ti avverto>>.
<<Correrò questo rischio ma ne vale la pena>> replica sicura di se.
<<Va bene, fai come vuoi>> dico freddo e poi riattacco.
Faccio un bel respiro e poi torno in salotto.
<<Steffy puoi andare, ci penso io alla cucina>> confesso.
<<Oh d'accordo>> dice dandomi in braccio mio figlio.
<<Allora ci vediamo domani>> dice lei prima ancora di andarsene.
<<A domani>> replico infine io.
Lentamente inizio a cullare Tobìa e dopo poco più di mezz'ora si addormenta.
Salgo al piano superiore e lo porto nella sua stanzetta. Lo adagio lentamente sul letto e mi accerto che non si sia svegliato, poi successivamente esco di camera ed entro in quella mia e di Chloe.
<<Amore>> dico e lei si gira.
<<Ei>> dice lei venendomi incontro.
<<Stai meglio?>> chiedo preoccupato.
<<Si stai tranquillo, è solo un po' di stanchezza ti ripeto. Non c'è motivo di preoccuparsi>>.
<<Meglio così>> replico io.
<<Chi era quello di prima?>> domando.
<<Chi?>> chiede confusa lei.
<<Quel tizio che parlava con te quando ti sono venuto a prendere>> mi spiego meglio.
<<Sarà il nuovo autista di Richard, era venuto per fare un colloquio con lui ma non l'ha trovato, così gli ho consigliato di tornare domani e gli ho detto che ne parleremo tutti insieme>> ammetto.
<<Capisco>>.
<<Tobìa dov'è?>> chiede lei.
<<A letto, si è addormentato>> confesso.
<<Allora la cena che hai preparato sarà solo per noi?>> chiede sorpresa lei.
<<Evidentemente si>> replico e poi la bacio.
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Nothing more 4 || strade opposte
أدب نسائيCOMPLETA. ⚠️⚠️ A BREVE IN REVISIONE ⚠️⚠️ Questo è il sequel di "Nothing More 3 || un nuovo inizio". È consigliabile leggere i tre libri precedenti prima di questo, in modo da capire meglio la storia. Li trovate tutti sul mio profilo. Le strade di...