Dylan
Non essendo mai entrato in questa casa, è Chloe a dirigermi al piano di sopra.
Solitamente uno quando entra dentro una stanza inizia ad osservarla per vedere com'è, si sofferma sulle pareti, sulla fantasia dei mobili, sui colori, sulla vista che si vede fuori dal balcone, ma io no.
In questo momento l'unica cosa che riesco a vedere è il letto matrimoniale situato al centro della stanza.
È tutta la mia vita questa donna e mi è mancata troppo in questi mesi, sono stato in astinenza per più di sessanta giorni. Si ok, facevo qualcosa da me ma non è lo stesso.
Chiudo la stanza a chiave e poi la bacio di nuovo. Dio quanto mi sono mancate le sue labbra soffici!
Quando arriviamo ai piedi del letto, lei mi tira su la maglietta e poi me la sfila dalla testa.
La getta bruscamente sul pavimento ed io non posso far altro che sorridere per quel gesto.
<<Ti voglio>> sussurra prima di unire le nostre labbra, un'ulteriore volta.
<<Ed è quello che avrai>> le sfilo la maglietta del pigiama e gli faccio fare la stessa fine della mia, poi l'afferro per il retro delle cosce e la adagio lentamente sul letto.
<<Ti amo>> confessa contro la mia bocca mentre le slaccio il reggiseno.
Mentre anche io le ripeto quanto la amo, le sue mani arrivano fino al mio punto sensibile.
Mi sbottona i jeans e poi mi prende in mano.
<<Togliteli di dosso>> mi ordina lei.
Amo quando si impone di darmi ordini.
È così tenera ma al tempo stesso è una donna, la mia ovviamente, che sa ciò che vuole.
Sa come ottenerlo e quando, e questa cosa mi fa eccitare da morire.
Prima di ritornare sopra di lei, le sfilo i pantaloni del pigiama e le mutandine in modo da rimanere nudi.
<<Hai un preservativo?>> chiede.
<<Non voglio usare quella roba, tu fidati di me>> le dico e lei annuisce.
La mia lingua inizia a muoversi sui suoi seni e delicatamente le stuzzico un capezzolo, succhiandolo.
Le sue gambe si chiudono intono a me e le sue dite si insinuano nei miei capelli, tirandoli forte. Non resisterò molto se continuerà così.
<<Non sai quanto ti desidero>> mormoro tornando all'altezza delle sue labbra.
Appena finisco di dire quella frase mi blocco e subito mi sento in colpa. Non voglio che pensi che la sto usando solo per divertirmi, né tantomeno voglio che si sforzi a fare una cosa che non vuole ma che pur di rendermi felice si farebbe fare.
<<Che succede?>> chiede lei ansimando quando per sbaglio struscio la mia intimità sulla sua.
<<Sei sicura? Non ti sto sforzando vero?>> chiedo.
<<Si, sono sicura>> assicura lei.
<<Non lo stai facendo solo per me vero?>> chiedo a mia volta.
<<No, ti voglio e mi sei mancato tanto>> mi rassicura lei.
In riposta la bacio e poi inizio ad accarezzargli il clitoride.
Lei si dimena sotto di me e alza il bacino dal materasso per cercare di trovare sollievo.
<<Sei sempre pronta per me>> sussurro quando inserisco due dita dentro di lei.
La sua bocca si unisce di nuovo alla mia e riesco a sentire il suo desiderio e la sua fame.
<<Dobbiamo fare piano>> le ricordo e lei annuisce. Entro lentamente dentro di lei ed entrambi sussultiamo.
Com'è possibile?
L'ho scopata un'infinità di volte eppure è sempre così stretta e aderisce perfettamente alla mia erezione.
Mi perdo completamente in questo piacere e aumento la velocità.
Questa volta comando io, non lei.
Sarò sempre colui che prende il comando a letto, ma amo quando fa di tutto pur di prendere lei il controllo e poi devo ammettere che è davvero piacevole.
Quando le tremano le gambe deduco che stia per venire e poco dopo, infatti, chiude gli occhi e si lascia invadete dal piacere.
Continuo con altre spinte e quando sento di arrivare al culmine, esco da lei e vengo sulla sua pancia.
Insieme ci infiliamo sotto il lenzuolo ed io l'attiro verso il mio petto, aspettando che le nostre respirazioni ritornino regolari.
<<Ti ho fatto male?>> chiedo.
<<No, tutt'altro. Mi è piaciuto>> risponde alzando la testa per guardarmi.
Le sorrido e poco dopo lei dice: <<Da quanto non lo facevi?>>.
<<L'ultima volta è stata con te, con chi vuoi che l'abbia fatto? Non mi lascio toccare dalle altre donne quando ho già quella che desidero>> spiego e la sento sorridere sul mio petto.
<<Come hai fatto in questi due mesi?>> domanda.
<<Guarda non farmici pensare, ero di malumore tutti i giorni, rispondevo male a tutti e non salutavo nessuno. Ho fatto qualcosa da solo ma non è lo stesso, tu sei meglio, le tue mani sono meglio e la tua...>> rispondo ma lei mi blocca alla fine.
<<Ok ok ho capito, non c'è bisogno che tu continui>> afferma lei imbarazzata.
Ridacchio e poi penso a quanto sia buffa tutta questa situazione. Le mie parole la rendono timida ma quando è a letto è una grandissima porca, spensierata e a cui piace tutto quello che gli faccio e che gli dico.
Per farla rilassare le accarezzo i capelli fino ad arrivare alla sua schiena nuda.
<<Posso farti una domanda?>> chiede lei.
<<Se ti dicessi di no me la faresti comunque quindi suppongo di sì>> rispondo scherzosamente.
Lei mi tira un cuscino in faccia e mi rimprovera dicendomi che sono antipatico quando faccio così. Vorrei ricordarle che purtroppo lo sono sempre ma preferisco sentire che cosa ha da chiedermi.
<<Be' quindi?>> la incalzo.
<<Perché hai detto a tutti di chiamarmi "Signora Walker"?>>.
<<Perché mi piace e ti dona il mio cognome>> rispondo.
<<Ma non siamo sposati>> mi fa notare lei.
<<Lo so, ma che significa? Se voglio che la gente ti chiami così ti ci chiamerà, fine della storia amore mio>> dico le ultime parole per addolcire un po' la frase.
Lei continua ad accoccolarsi a me fin quando non si rilassa del tutto, addormentandosi sul mio bicipite sinistro e abbandonandosi al piacere del sonno.
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Nothing more 4 || strade opposte
Literatura FemininaCOMPLETA. ⚠️⚠️ A BREVE IN REVISIONE ⚠️⚠️ Questo è il sequel di "Nothing More 3 || un nuovo inizio". È consigliabile leggere i tre libri precedenti prima di questo, in modo da capire meglio la storia. Li trovate tutti sul mio profilo. Le strade di...