Capitolo 24

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Dylan

Chloe ha le labbra schiuse e il viso pieno di lacrime. Menomale che non è truccata altrimenti a quest'ora si sarebbe convertita in un panda o in una zebra.
Nah, forse i panda gli si addicono di più.
Dylan non mi sembra il caso.
Mi rimprovera la mia vocina.
Subito torno serio e sento mia madre ripetere più volte il mio nome.
<<Dylan ci sei?>>.
<<Si mamma scusa>> mi affretto a dire.
<<Non so che dirti... Sono contento che tu stia bene con lei, è folle dirlo e tuo padre non mi crederebbe in questo momento ma in un certo senso riesco a crederti quando dici che la ami. Sei sincero, però non so Dylan...>> confessa.
<<Non posso stare senza di lei>> ammetto guardando Chloe.
<<Lo capisco...>> le sento dire.
<<Ti farò sapere quando avrò deciso>> la rassicuro.
<<È lì con te vero?>> domanda mia madre.
Ottimo sesto senso.
<<Si>> rispondo.
<<Tienimi aggiornata sulla situazione, ci sentiamo stasera>> dichiara lei.
<<Si mamma, a dopo>> dico e riattacco.
Chloe corre subito verso di me e mi abbraccia. Affonda la testa nell'incavo del mio collo e si mette in punta dei piedi per arrivare più o meno alla mia altezza. Ovviamente fallisce ed io mi abbasso, stringendola ancora più forte.
Le accarezzo i capelli, proprio come piace a lei e le lascio qualche piccolo bacio sulla testa.
<<Le pensi davvero quelle cose?>> chiede tra un singhiozzo e l'altro quando si scosta.
<<Certo che le penso>>.
Sul suo viso compare un piccolo sorriso e poi delicatamente viene verso di me e mi bacia.
La stringo per i fianchi mantenendola in equilibrio e poi, quando ci stacchiamo, mi conduce su una sedia fino a farmici sedere.
Si siede a cavalcioni sopra di me e poi mi chiede: <<Hai raccontato tutto a tua mamma vero?>>.
Annuisco e la guardo aspettando una sua reazione negativa, ma fortuna non ne ha e non si arrabbia.
<<Scusa ma ieri sera mi aveva chiamato e subito, dal mio tono di voce, ha intuito che ci fosse qualcosa che non andava>> confesso.
<<Non importa>> mi tranquillizza lei.
<<Mi dispiace che tu abbia sentito la discussione tra me e mia madre>> ammetto imbarazzato.
<<Non devi dispiacerti, sono contenta che tu abbia detto quelle cose>> dice e poi mi sorride.
<<Le penso davvero e tu questo lo sai, non voglio ripeterlo a vita. Se sarà necessario lo farò, ma lo sai già che è così. Sai che mi costa esprimere i miei sentimenti, però se sarà necessario te lo ripeterò fin quando non te ne convincerai pure tu>>.
Sorrido e lei fa lo stesso.
Mi è mancato vederla così serena. Ieri sembrava una iena, era inferocita con me ed io ovviamente lo ero con lei.
<<Tua mamma che ti ha detto?>> chiede e subito impallidisco.
<<Abbiamo parlato di te e di quello che mi hai chiesto>> rispondo.
<<Non è d'accordo vero?>> chiede ed io scuoto la testa.
<<Immaginavo>> ride nervosamente e poi si alza da me.
<<Ei ferma>> la tiro di nuovo sopra le mie gambe e la riporto nella stessa posizione di prima.
<<Dylan sarò chiara, il mio potrà essere anche un capriccio come hai detto tu ma io non cambio idea>> sbotta.
Cazzo, ha sentito più del dovuto.
<<Hai sent...>>.
<<Si ho sentito e forse si hai ragione, forse è capriccio ma rimane sempre il fatto che io non cambierò idea>> ripete.
Porca puttana.
<<Non penso davvero quelle cose...>> inizio a dire ma mi blocca subito dopo.
<<Si invece le pensi, ma va bene così. Sei libero di pensare ciò che vuoi ma ovviamente ti ripeto, ciò non cambierà le cose>> si impunta.
<<Ti chiedo scusa, non volevo offenderti>> dico dispiaciuto.
<<Non fa niente, ormai da una parte ci sono abituata e comunque non mi sono offesa. Non ce l'ho con te e tantomeno sono arrabbiata perciò non preoccuparti, ma adesso ti voglio fare una domanda ed esigo una risposta>> afferma lei seria.
<<Dimmi>> la incalzo.
<<Tu hai sempre detto che pur di stare con me avresti fatto di tutto, ma non avendo visto molti cambiamenti da quando ci siamo conosciuti mi chiedo se è davvero così o meno. Saresti disposto a rinunciare al tuo lavoro per me?>> chiede lei.
<<Mi dispiace Chloe ma non posso lasciarti dire questo. Sono cambiato, non molto, ma sono cambiato in questi mesi e non puoi negare l'evidenza. Puoi dire di tutto ma non questo, non posso permetterti di dire cose non vere. Sai benissimo che in tutti questi mesi mi sono sforzato per cercare di essere alla tua altezza, ho fallito e sempre lo farò visto che non ci riuscirò mai, ma ciò non toglie che sono migliorato. Riesco almeno a gestire la rabbia, la gelosia non ancora ma almeno ci sto provando e lo sto facendo solo per te, solo per te cazzo>> sbotto infuriato nero.
<<Lo so ma stranamente l'unica cosa che volevo che cambiasse di te era il tuo egoismo, però su quello ti posso assicurare che non ne hai fatti di miglioramenti>> spiega lei.
<<Non si cambia così da momento all'altro, ma tu questo non lo sai perché io non ti obbligo ad essere un'altra persona. Capisco che tu non mi voglia con tutti questi sbalzi di umore e sono il primo a dire che voglio cambiare per te, voglio essere una persona adatta a te e voglio finalmente che le persone ci dicono che siamo una bella coppia, non che ci dobbiamo lasciare perché siamo troppo diversi per stare insieme. Con questo non sto dicendo che mi importa del parere degli altri, perché credimi è l'ultima cosa di cui mi importa veramente, ma è quello che sto cercando di cambiare in me stesso, solo che non posso farlo da un giorno all'altro. Nessuno è in grado di farlo. Io voglio diventare una persona migliore per te, ma non voglio cambiare me stesso solo perché lo vuoi tu, non posso essere una persona che io non voglio essere solo perché ti piace vedermi in una determinata maniera. Io ti amo e mi vai bene così, non ti vorrei nessun' altro modo, accetto tutto di te compreso i tuoi difetti, ma se la cosa non è reciproca allora non so che fare>> ammetto.
<<Dylan ma io ti amo così come sei>> inizia a dire lei ma subito la blocco.
<<Smettila di dire così perché sai anche tu che non è vero, altrimenti non mi rinfacceresti tutti i miei difetti, anzi, apprezzeresti i miei cambiamenti e tutto ciò che sta facendo per noi due>>.
<<Dylan non è vero, a me vai bene così come sei, semplicemente ti sto facendo notare certi atteggiamenti che non mi piacciono affatto. Sai come funzionano le relazioni? Se non ci sta bene qualcosa dell'altro partner allora è meglio parlarne, cercare di cambiare e aggiustare le cose. Capisco che la nostra è la tua prima relazione seria ma questa è la base di ogni rapporto, non parlo solo in una relazione, ma anche in un rapporto di amicizia>> spiega lei.
<<Questo lo so ma sicuramente altre persone apprezzerebbero un po' di più i cambiamenti del proprio partner, ma tu pensi solo a rinfacciarmi tutte le cose che ti ho fatto, per non parlare di quante volte mi hai ripetuto che sono un egoista. So che è quello il problema della nostra storia, ma credimi che ci sto lavorando. Però se tu continuerai a insistere su questa storia io non so davvero più cosa fare>> dico arrendendomi completamente.
<<È inutile parlarne, io cerco di farti capire una cosa ma tu mi capisci completamente un altra. Lascia perdere davvero, dammi una risposta quando l'avrai e poi a quel punto decideremo che cosa fare di tutta questa storia>> dice lei alzandosi da me.
Vorrei rimetterla di nuovo nella stessa posizione di prima ma il mio corpo non reagisce e preferisce respingerla.
<<Di certo non è una decisione che posso prendere così da un giorno all'altro e non aspettarti di riceverla nemmeno tra una settimana perché mi ci vuole tempo. Devo pensare anche a un'alternativa, se decidessi di abbandonare tutto e venire con te a New York io dove lavorerò? Che farò quando tu lavorerai? Come tu odi non fare niente lo odio pure io, perciò devo pensarci bene. Non voglio rinunciare al mio lavoro per questa cosa, amo ciò che faccio e tutti te lo direbbero perché ci metto il cuore e tutto me stesso soprattutto>> dichiaro alzandomi dalla sedia.
<<Per me puoi continuare a fare il modello dove vuoi, in Svizzera, a Parigi, in Italia, qui in America oppure in Asia. Però a quel punto io non ci sarò Dylan, la nostra storia finirà e l'unica cosa che rimarrà di noi due sarà nostro figlio. Quella sarà l'unica cosa che ci legherà, per il resto poi non esisteranno più la Chloe e il Dylan di un tempo, tanto mento la nostra relazione>> dice sicura di se.
<<Questo lo so, ma anche in questo caso soffrirei perché non voglio perdere nemmeno te>> confesso.
<<Non si può avere tutto dalla vita Dylan.
Forse un tempo era così, ma quei tempi sono finiti. Anche io volevo che per una volta ti mettessi nei miei panni, che provassi a pensare al nostro futuro in una città come New York ma non ci hai nemmeno provato e quindi non vedo perché io debba farlo al posto tuo>> spiega.
<<Riecco che mi rinfacci i miei errori>>.
Sono davvero stufo di questo suo comportamento, capisco di non essere perfetto ma nemmeno lei lo è. La amo, ma ciò non toglie che anche lei è imperfetta proprio come me, come tutti su questo cazzo di pianeta.
<<Dylan ma lo vedi come sei? Ti comporti da ragazzino e poi non ti vuoi prendere le proprie responsabilità. Prima parli ma poi non la vuoi sentire la verità perché giustamente ti sporca soltanto la coscienza>> strilla lei.
<<Non ne posso più di litigare con te vado a dormire che stanotte ho dormito poco>> ammetto ed esco dalla cucina.
La sento urlare dietro le mie spalle più volte dietro di me ma non mi giro per guardarla. Sono sfinito delle nostre litigate e questa vita non è di certo la vita che desideravo per noi due. È stressante tutta questa situazione e non riesco più a tollerarla, so che per lei è lo stesso ma è davvero troppo.
Ogni motivo è buono per litigare e non va bene, non è sano. Forse la nostra relazione non è sana, ma non riesco a liberarmene perché la amo, con tutto me stesso.

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