Capitolo 21

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Dylan

La guardo dormire beatamente per più di cinque ore sul mio petto. Vorrei non svegliarla solo per trascorrere altri cinque ore a mirare i suoi lineamenti perfetti, ma non posso.
Mentre dormiva gli è squillato il telefono un'altra volta e ho risposto io, era Lea e mi ha comunicato l'orario del ritrovo.
Ci aspettano lì tra due ore e mezza, ma conoscendo Chloe ci metterà almeno due ore a prepararsi quindi se la sveglio ora c'è una piccola percentuale di arrivare in tempo.
<<Chloe>> la scuoto ma non sembra dare segni di vita.
<<Chloe!>> la richiamo e lei a quel punto mugola qualcosa.
<<Dobbiamo alzarci>> le ricordo.
<<Altri cinque minuti e poi giuro che mi alzo>> mugola di nuovo e si stringe a me.
<<Ti conosco, come minimo tra cinque minuti invece di alzarti ti addormenterai di nuovo, perciò...>> mi alzo e la prendo a mo di sposa.
Lei lancia un piccolo urlo e ridacchia.
<<Dylan ma che fai per favore stai attento!!>> mi rimprovera.
Inizio a salire le scale e poi la porto al piano superiore.
<<Non ti preoccupare ce la faccio. In confronto ai pesi che ho sollevato in questi mesi fidati, tu sei una piuma e poi comunque era tanto che non ti prendevo così>> confesso.
<<Non ti ci abituare, ricordati che sono ancora arrabbiata con te>> ribatte lei.
Ignoro le sue parole e la porto in bagno. Quando l'appoggio a terra si sistema i vestiti e poi chiede: <<Perché mi hai portata qui?>>.
<<Perché adesso io e te ci faremo un bel bagno insieme>> rispondo.
<<Dylan, non mi hai portata qui per questo e so, anzi sappiamo entrambi come andrà finire e detto sinceramente non mi sembra una buona idea. Non dopo la nostra litigata, quindi esci e ognuno lo fa da solo>> ammette lei e nel mentre indica la porta.
<<Ti giuro che questa volta tengo le mani apposto e ci faremo solo un bagno caldo>> alzo una mano come segno di giuramento e l'altra la metto sul cuore.
Dalla sua faccia non sembra per niente convinta per mie parole ma poi alla fine annuisce ed inizia a spogliarsi.
Io faccio lo stesso e mi tolgo la T-shirt nera, i calzini e i pantaloni.
I boxer preferisco tenerli per il momento, voglio che sia lei a togliermeli di dosso.
Quando mi giro la trovo completamente nuda e subito sento tirarsi il tessuto dei boxer.
<<Entri?>> chiede una volta dentro.
<<Si>> rispondo ed entro nella doccia.
Lei aziona l'acqua calda ma quando delle piccole gocce di acqua fredda ci schizzano addosso, scaccia un piccolo urlo ed io scoppio ridere. È sempre la solita imbranata.
<<Prima di entrare in doccia devi sempre azionare l'acqua calda, se l'azioni già quando sei dentro rischi questo>> la informo.
<<Mi scusi signore>> dice lei prendendomi in giro.
<<Intanto sei tu quella che ha urlato non io>> ribatto.
Lei alza gli occhi al cielo e solo adesso mi rendo conto di quanto sia sexy quando lo fa.
Posa lo sguardo sui miei boxer e oltre ad arrossire mi rivolge un piccolo sorriso timido, poi riporta lo sguardo su di me e dice: <<Perché non te li sei tolti??>>.
<<A dire il vero pensavo che potessi togliermeli tu>> rispondo con sincerità e lei in risposta dice: <<Oh, ehm ok...>>.
Si avvicina a me e piano piano me li tira giù fino alla coscia, poi da lì in giù l'aiuto io con le mani ed infine con i piedi.
Le afferro il viso con entrambe le mani e poi mi avvicino a lei facendola indietreggiare fino alla parete bianca e ghiaccia della doccia.
<<Dylan dovrei lavarmi>> sussurra sopra le mie labbra.
<<Lava prima me>> le ordino.
<<No>> risponde lei subito.
<<Allora lascia che ti lavi io>> le faccio l'occhiolino e lei mi guarda male.
<<Dylan, avevi detto che tenevi le mani apposto!!>> mi ricorda.
<<Ho intenzione di tenerle apposto, infatti ti ho solamente chiesto se posso lavarti io. Solo la schiena, il resto fai te>>.
Lei sbuffa e alla fine mi lascia fare.
Sapevo che avrebbe ceduto prima o poi.
Si gira di spalle e quando afferro la spugna, verso un po' di bagnoschiuma.
Lentamente passo la quest'ultima sulla sua schiena e quando poso una mano sul suo fianco per tenerla ferma, gli si forma la pelle d'oca.
<<Che hai fatto in tutti questi mesi?>> chiedo mentre continuo a spargere il sapone.
<<Dunque vediamo... Ehm, ho lavorato principalmente, poi ho imparato a cucinare nuovi piatti grazie a Katie, che sarebbe una delle due ragazze che mi aiutano con la casa. Ho preparato la camera del bambino, l'ho dipinta con l'aiuto di Richard, ho comprato nuove cose. Ah si quasi dimenticavo, e poi ho fatto nuove amicizie>> confessa lei.
<<Si?>> chiedo e le bacio una spalla.
Annuisce e subito dopo chiedo: <<E chi sono queste nuove amicizie?>>.
Continuo a baciarle le spalle e poi il collo.
Le passo la spugna sul petto, in mezzo al seno, poi intorno al seno fino a farla scorrere lungo un fianco.
<<Be' ci sono tante persone, tipo Jennifer, Agathe... Oh si e James>> risponde.
James? E adesso chi cazzo è questo?
Mi blocco e lei si gira per guardarmi.
<<Perché ti sei fermato?>> chiede appoggiando entrambe le sue mani calde sui miei fianchi per reggersi.
<<Chi è questo?>> chiedo rabbioso.
Lei sorride divertita ma io non batto ciglio.
<<Sei geloso?>>.
<<No, ma dimmi chi è questo>> rispondo.
<<Un collega, è molto simpatico>> afferma.
<<Ah si?>> dico e lei annuisce.
<<Bene>> le lascio la spugna nella mano e cerco di uscire fuori dalla doccia.
<<Dove vai?>> chiede afferrandomi per un braccio per impedirmi di andarmene.
<<Mi è venuto improvvisamente caldo, è meglio che esca>> l'avverto ma lei mi tira di nuovo a se e mi blocca alla parete.
Scuote la testa e poi afferra il mio membro tra le mani.
<<Chloe no>> dico serio, ma subito mi frego da solo quando passa la punta del pollice sul polpastrello.
<<Dovresti sapere che amo te>> continua e ripete lo stesso gesto di prima.
Avevo paura di non sentire più quelle due parole uscire fuori dalla sua bocca, ma per fortuna mi sbagliavo.
È sempre così confortante sentiglielo ripetere.
Bruscamente la bacio e le mordo il labbro inferiore. Aumenta la velocità presa dall'eccitazione ed io non posso fare a meno di gemere.
<<Io le mani le sto tenendo al posto che gli spettano, ma tu?>> chiedo divertito sopra le sue labbra.
<<Sta zitto>> dice e riprende con il bacio.
Quando finisce di baciarmi si inginocchia davanti a me e mi stringe ancora più forte.
Mi accarezza lentamente ma la pressione si fa sempre più intensa.
Mi tiro il ciuffo all'indietro e alzo la testa al cielo. Proprio in quel momento lei mi prende in bocca e mi succhia la punta del cazzo.
Istintivamente inizio a muovere il bacino contro la sua bocca e poi l'afferro per i capelli per spingerla ancora di più verso il mio sesso.
<<Non immagini quanto cazzo mi sia mancato tutto questo>> dico tra un gemito e l'altro.
Mi è mancato scoparla quando mi pare, sentirla gemere, vederla eccitata all'idea di avermi, sentirmi così: libero e spensierato.
Tutti i problemi con lei spariscono, perché è proprio Chloe ad esserne la cura.
Lei mi guarda e si spinge ancora di più verso di me. Mugola quando gli viene un conato, ma poi si riprende subito.
<<Sto per venire>> l'avverto quando sento una pressione infondo.
Mi mordo il labbro quando la vedo ancora intenta a succhiarmi. Sento i muscoli delle mie gambe contrarsi e quando sento di arrivare al culmine, chiudo gli occhi e mi abbandono completamente al piacere, venendogli in gola e gemendo ripetendo il suo nome.
L'aiuto a rialzarsi e poi le accarezzo entrambe le guance.
<<Ti aspetto al piano di sotto ok? Vado a prepararmi>> l'avverto e lei annuisce.
Esco dalla doccia ma prima ancora di uscire mi lego un'asciugamano intorno alla vita.
<<Hai fatto più palestra in questi mesi?>> chiede lei facendoci caso solo adesso.
<<Si>> rispondo.
<<Non me ne ero accorta>> confessa.
<<Lo so, me ne sono accorto. Eri troppo concentrata a succhiarmi il cazzo piccola>> scherzo e lei chiude la tenda per non farsi vedere tutta rossa in volto.
Sorrido divertito ed esco, fino ad arrivare in camera nostra dove poi mi sarei vestito per uscire. Sono contento di essere tornato a casa, mi è mancata molto ma sopratutto mi è mancata Chloe.
Il telefono squilla sul letto e subito lo afferro per rispondere.
<<Pronto?>>.
<<Dylan sono mamma, volevo sapere se con Chloe è tutto ok>> risponde lei.
<<Ciao, ehm si è tutto ok>>.
<<Ne sei sicuro? Ti sento strano! C'è qualcosa che non va tra voi due?>> chiede.
<<Abbiamo avuto una delle nostre tante litigate ma alla fine abbiamo più o meno risolto, adesso stiamo per uscire perché era inutile restare in casa a litigare perciò ci stiamo ritrovando con i suoi amici per festeggiare il suo ritorno>> spiego.
<<Spero che questa litigata non vi abbia portato ad una vera e propria problematica nella vostra relazione>> afferma mia madre.
Proprio in quel momento sento Chloe dall'altra parte del corridoio che apre la porta del bagno.
<<Senti mamma te ne posso parlare domani mattina quando mi alzo?>> domando.
<<Ma certo non preoccuparti, anzi scusami non ti volevo far perdere tempo>> afferma lei.
<<No non preoccuparti, ti chiamo io domani. Mi raccomando salutami Mathias, va bene?>> mi affretto a dire per assicurarla.
<<Lo farò, a domani>> dice e riattacca.

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