Capitolo 28

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Chloe

Quando arrivo a casa poso la borsa e il cappotto sull'attacca panni, invece Dylan lo butta per terra e se ne va verso le scale.
<<Dylan possiamo parlare?>> chiedo seguendolo e lui si gira.
<<Parlare? Sul serio adesso vuoi parlare con me?>> chiede lui ridacchiando nervosamente.
<<Si, voglio parlare con te>> confesso.
<<Credimi, adesso è meglio che non apra bocca o finirà male per tutti quanti>> mi avverte.
<<Dylan per piacere>> insisto.
<<Per piacere? Per piacere cosa? Ma stai scherzando? Mi prendi per il culo dicendomi che non ti vedi con quel deficiente e poi scopro che ti ci sei vista oggi, addirittura ti inventi cazzate mettendo di mezzo tua madre.
Io non ho più parole, dico sul serio Chloe.
Mi hai deluso e parecchio>> confessa acido lui.
<<Mi dispiace, non volevo farti arrabbiare ma ero arrabbiata con te e sono andata da lui...>> cerco di giustificarmi.
Sto sbagliando e questa volta lo ammetto, sono io quella patetica ora, ma non voglio che si arrabbi più di quanto non lo sia già.
<<No ti sbagli, tu volevi farmi arrabbiare perché ti piace provocarmi. Tu lo fai apposta e sei libera di fare ciò che vuoi ma non fiatare se per una volta sbaglio io>> mormora lui.
<<Non è vero ti sbagli, io non volevo farti arrabbiare, non mi piace provocarti e tantomeno lo faccio apposta. Samuel si è allontanato da tutti noi e lui, per colpa tua visto che non mi permettevi di fare altre amicizie, era l'unico amico che avevo insieme a Max.
Da quando si è allontanato mi è rimasto solo Max e mi ha aiutato tanto in questi mesi, non volevo perderlo. È un buon amico e non capisco perché tu lo odi così tanto>> ribatto.
<<Lo odio così tanto perché ti vuole, vuole ciò che è mio ma a quanto pare non gli è ben chiaro che quello che è mio non si tocca. Ti avevo chiesto gentilmente di allontanarti da lui perché non volevo e non voglio tuttora che voi due abbiate rapporti, ti voglio solo per me>>.
<<Ma tu non puoi privarmi di una persona di cui ho bisogno, per me Max è importante e gli voglio tanto bene. Ti ripeto: in questi mesi mi ha aiutato un sacco, più di quanto potessi immaginare, mi ha ascoltato quando tu purtroppo non lo facevi, mi ha dato dei consigli, mi ha aiutato in un certo senso a crescere mentalmente perciò non potevo ringraziarlo e poi andarmene via>> spiego.
<<Che cazzata, tu sei troppo buona Chloe. Vedi il bene in tutte le persone e non ti accorgi che certi individui hanno solo cattiveria dentro il proprio corpo. Max ti vuole tutta per sé ma si sbaglia di grosso se pensa di riuscirci>> dice sicuro di se.
<<Questo lo so, so che mi vuole ma io non voglio lui perciò non vedo perché tu debba preoccupartene così tanto>> ammetto.
<<Lo sai?>> chiede confuso.
<<Si lo so>> rispondo.
<<Che vuoi dire?>>.
<<Prima quando eravamo al bar mi ha confessato i suoi sentimenti, ma io gli ho subito detto che non ci sarà mai niente tra di noi perché amo te e non voglio nessun altro al mio fianco, né tantomeno cerco una relazione proprio in questo momento. Io e te è vero abbiamo dei problemi ma sono problemi che si possono benissimo risolvere parlandone, non riuscirei mai ad amare qualcun altro>> confesso e chino il capo per un attimo.
<<Che cosa?!!>> urla lui tra un misto di stupore e arrabbiatura.
<<Hai capito bene ma ti prego...>> mi blocca.
<<No no... Io-io basta quel coglione lo ammazzo>> mi sposta da un lato e si avvia verso la porta.
<<Dylan no!!>> lo richiamo e gli blocco il passaggio posizionandomi davanti la porta.
<<Ti prego non fare nulla, non avercela con lui. Ha detto solo quello che si sentiva di dire ed è stato meglio così, ti prego non andarlo a picchiare. Non voglio correre rischi né con te né con lui>> lo scongiuro e lui sospira.
Passano vari minuti prima che qualcuno dei due parli ma poi per fortuna sembra intenzionato a dire qualcosa.
<<Cos'altro ti ha detto?>> chiede rabbioso.
Resto zitta e distolgo lo sguardo.
<<Non inventarti cavolate perché ti beccherei all'istante>> mi avverte ed io continuo a stare zitta. E adesso che dico? Farò bene a dire la verità o porterà ancora più guai?
<<Porca puttana Chloe, dimmi che cos'altro ti ha detto?!!>> sbotta ed io subito dopo riporto lo sguardo su di lui.
<<Di pensare bene alla nostra relazione perché forse non sei tu la persona giusta per me>> rispondo intimorita.
<<Non posso crederci>> ridacchia nervosamente e poi si mette a fare avanti e indietro per il soggiorno.
<<Quel bastardo ti sta riempiendo la testa di scemenze per metterti contro di me>> urla lui.
<<Non è affatto così Dylan, lui l'ha detto per difendermi. Sa che sto male per te ma a te cosa importa no? Sei troppo occupato per quello che mi dice Max>> urlo a mia volta.
<<Non è come credi Chloe, svegliati cazzo. Io ti amo ma sei troppo ingenua, lasciatelo dire>> afferma lui.
<<Smettila di prendermi per una cretina o per una scema che non riesce a vedere con i propri occhi. Io so chi ho davanti e so che Max è una persona meravigliosa, con tanti valori, che mi vuole bene ed è gentile a differenza tua. Sei stronzo l'ottanta per cento delle volte>> replico.
<<Io...>> si morde la lingua e stringe i pugni.
<<Possiamo cercare di parlare con calma? Credimi sono molto agitato e basta una parola sbagliata per farmi andare fuori di testa, quindi vorrei cercare di parlare come due persone adulte per favore>> ammette lui.
<<Ci ho provato un sacco di volte ma tu non hai mai voluto, comunque sì, proviamoci>>.
<<Ti ha detto altro?>> chiede lui.
Non so se parlargli del bacio è una buona idea.
Ho paura che si incazzi ancora di più e che ciò porterà ad una separazione.
Quando l'ho visto sul piazzale del bar mi sono gelata all'istante, avevo paura che avesse visto tutta la scena, compreso il bacio ma per fortuna non è successo.
<<No>> confesso.
<<Bene>> fa un bel respiro e poi va a sedersi sul divano. Lo seguo ma invece di sedermi affianco a lui mi siedo sulla poltrona.
<<Ti piace?>> chiede lui.
<<Cosa!!??>> chiedo confusa più che mai.
<<Ho detto ti piace?>> ripete infastidito.
<<Ma chi? Cosa?>>.
<<Max>> risponde.
<<Oddio Dylan...>> lo guardo sconvolta.
<<Rispondi>> insiste.
<<Ma no!! Come ti può venire in mente una cosa del genere. È una follia>> dico subito dopo guardandolo esterrefatta.
I muscoli sulla sua faccia si rilassano e assume una faccia più tranquilla rispetto a quella precedente.
<<E allora perché cazzo sei andata da lui?>> chiede innervosendosi di nuovo.
<<Te l'ho già spiegato, siamo amici. Voleva solo confortarmi>> ammetto.
<<Perché proprio lui?>>.
<<Perché è l'unico amico che ho Dylan, non sono piena di amici come te!!>> gli ricordo.
<<Tu non gli credi vero?>> chiede lui.
<<Di cosa stai parlando??>.
<<Non gli credi quando ti dice che io non sono l'uomo giusto per te vero?>> precisa.
Sospiro e chiudo gli occhi per un istante, poi dico: <<No, non gli credo e nemmeno tu dovresti farlo>>.
<<Bene... Quindi?>> domanda lui.
<<Quindi cosa?>>.
<<Come vogliamo procedere da qui in avanti???>>.
<<Ah be' questo non lo so, dimmelo tu>> alzo le mani al cielo e aspetto che parli.
<<La scelta spetta ad entrambi>> precisa lui.
<<Fin quando ti è parso>> alzo le sopracciglia facendo una smorfia e distolgo lo sguardo.
<<Chloe!!>> ringhia lui.
<<Scusa...>> riporto lo sguardo su di lui e poi dico: <<Comunque non lo so>>.
<<Ho bisogno di saperlo perché tutta questa situazione non riesco più a gestirla. Sono quasi tre giorni che siamo di nuovo insieme e abbiamo già litigato troppe volte, non c'era mai successo così tanto prima d'ora e non voglio che diventi un'abitudine. Odio litigare con te e avere tutti questi litigi quotidianamente, voglio una stabilità e credo che serva ad entrambi. Prima delle nostre partenze stavamo benissimo. Si ok, litigavamo ma mai così. Ti chiedo di nuovo scusa per non averti dato le giuste attenzioni, per non averti chiamata quanto avrei dovuto ma sono qui per cercare di recuperare il tempo perso, non per dichiararci guerra. Avrei dovuto essere più presente e ti chiedo scusa di nuovo, ma ti prego dimmi che non ci lasceremo. Non lo sopporterei>> dichiara lui.
<<Quanto ancora può andare avanti questa storia? Io sono stanca di tutto questo e tu pure, entrambi non sappiamo gestirla perciò l'unica via sarebbe quella di trovare una soluzione il prima possibile e senza perdere tempo>> opto.
Annuisce e poi inizia a fissarci le mani.
<<Dici di essere cambiato ed io lo vedo questo cambiamento in te, non molto quindi non farti strane idee ma lo vedo e lo apprezzo davvero tanto credimi. Però rimane sempre il fatto che sei stronzo con me, tanto. Hai un sacco di sbalzi di umore al giorno ma non sono quelli che mi fanno stare male, perché in fondo li ho anch'io e come già sappiamo entrambi nessuno dei due è perfetto. Nessuno in generale lo è, ma a farmi male sono le tue parole e ciò che mi dici ogni volta che litighiamo>> ammetto.
<<Lo so cazzo e mi dispiace. Voglio vederti felice e tu questo lo sai, delle volte non lo faccio ma ciò non significa che cambi idea su noi due. Ti amo, ti ho sempre amata e non smetterò mai di farlo. Voglio continuare a vivere qui con te, voglio crescere insieme a te questo bambino, stare affianco ad entrambi, voglio portarti a cena fuori, se sarà necessario regalarti dei fiori, scriverti altre lettere, andare al mare insieme o farci una vacanza io, te e nostro figlio. Voglio stare con te>> si alza e si siede sul pavimento, mettendosi in mezzo alle mie gambe.
<<Anche io lo voglio ma certe volte nemmeno questo basta a farmi restare. Delle volte ho questa necessità di allontanarmi da tutti, da te soprattutto perché sei la causa di tutti i miei problemi Dylan o perlomeno della maggioranza. Quando stavi qui con me io pensavo solo a stare bene ed ero felice, lo ero tantissimo ma da quando sei distante non lo sono più>> ammetto in tono amaro.
<<Esatto Chloe, proprio per questo. Adesso che siamo di nuovo riuniti non perdiamo tempo in delle litigate stupide, viviamoci e stiamo insieme>>.
<<E poi ad aprile? Saremo ugualmente da punto e da capo ed io non voglio stare male di nuovo>> mormoro.
<<Non lo sarai, non starai male di nuovo e te lo giuro. Tu fidati di me, ti prego>> mi scongiura.
<<Ti prego>> ripete.
<<D'accordo>> dico e lui sorride.
<<Però voglio che tu mi prometti una cosa. Io continuerò a fidarmi di te e in più archivierò le ultime quarantott'ore ma tu devi giurarmi che non farai del male a Max o io non manterrò nessuna di queste promesse>> lo avverto.
<<No cazzo... Come puoi dirmi questo, tu lo sai che merita una lezione tosta>> dice lui.
<<Questi sono i patti>> gli ricordo.
Distoglie un attimo lo sguardo dal mio e sembra pensarci alla mia offerta, poi qualche istante dopo riposa lo sguardo su di me e annuisce.
<<D'accordo, ma ad una condizione>> mi punta il dito contro.
<<Qualsiasi>>.
<<Dovrai stare lontana da lui, questa volta per davvero e se solo vengo a scoprire che l'hai visto di nuovo io smetterò di pensare una volta per tutte al tuo più grande desiderio, ovvero quello di avermi con te a New York>> spiega lui. Oh mamma...
<<Va bene non c'è problema>> ammetto.
Questa volta ha ragione Dylan, ho sbagliato e non ho scuse. Dovevo prendere le distanze da Max sin da subito, non pensavo che provasse davvero qualcosa per me.
Non pensavo che Dylan avesse ragione.
<<Chloe te lo ripeto ora e non te lo ripeterò un'altra volta. Prima che il cervello ti dica di fare la cosa sbagliata, ricordati che quando dico nessun contatto è nessun contatto. Non devi scrivergli, non devi rispondere ai suoi messaggi, devi bloccarlo, non devi rispondere alle sue chiamate, non devi vederlo né tantomeno video chiamarlo. Non so che tipo di rapporto avete avuto in questi mesi, visto che me l'hai tenuto nascosto. Non so se è venuto da te, ma spero veramente di no perché sarebbe la fine del mondo, non so se vi siete chiamati o se vi mandavate un messaggino ogni tanto e sinceramente non voglio saperlo perché mi arrabbierei il doppio, ma voglio che ti sia chiara questa cosa. Tra te e lui non ci deve essere niente di niente, dovete essere due sconosciuti. È chiaro?>> ringhia serio.
<<Va bene, non ci sarà niente di tutto ciò. Te lo prometto>> affermo convinta.
<<Molto bene. C'è altro che devo sapere su di lui? Perché mi sono stancato di parlare di Max e l'unica cosa che desidero in questo momento è chiudere questo argomento perché non ne posso più, mi scoppia la testa>>.
Chloe è il momento.
Mi incita dentro di me la mia vicina.
<<Mi ha baciata>> confesso.
<<Che cos'ha fatto?>> chiede.
<<Mi ha baciata>> ripeto.
Si alza di scatto e indietreggia.
Si prende la testa tra le mani, si gira di spalle e poi stringe i pugni lungo i fianchi.
Ecco lo sapevo... Ho combinato solo un casino a dirgli tutto.

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