Capitolo 98

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Chloe

La sveglia che suona mi ricorda che devo alzarmi per andare a lavoro. Subito la spendo per non svegliare Dylan e il bambino, poi mi alzo dal letto e mi dirigo al piano inferiore.
Arrivata in cucina trovo Katie in piedi, è appoggiata al bancone della cucina e sta pulendo quest'ultimo.
<<Salve Chloe, la colazione è pronta. Gliela servo subito>> dice calma e di buono umore.
Adoro la sua positività e se devo dirla tutta lei è una delle ragioni per la quale mi sveglio sempre di buon umore la mattina prima di andare a lavoro.
<<Grazie mille ma non preoccuparti, fai con calma>> dico gentilmente.
<<Ecco Chloe>> dice porgendomi la mia solita colazione.
<<Quella per dire Dylan potresti servirmela su un piccolo vassoio? vorrei portarglielo in camera>> confesso.
<<Ma certo, lo faccio subito>> afferma lei.
<<Grazie>> dico e poi inizio a mangiare.
Nel mentre lei riscalda il caffè e poi quando è caldo, lo versa in una tazzina bianca.
<<Ecco a lei>> dice porgendomi il piccolo vassoio di argento.
<<Grazie mille>>, lo afferro e poi mi avvio al piano di sopra. 
Entro in stanza e piano piano mi avvicino al letto.
<<Dylan svegliati>> lo chiamo.
Lui mugola qualcosa ma non sembra intenzionato a volersi alzare. 
<<Svegliati dai, ti ho portato la colazione a letto>> ammetto.
Lui apre un occhio e quando mi vede sorride. 
Si alza a sedere sul letto e successivamente si strofina gli occhi.
<<Grazie amore>>, afferra il vassoio e poi inizia a mangiare.
Gli lascio un bacio sul collo e poi lo avviso che vado a farmi una doccia veloce in bagno.
Dopo un quarto d'ora torno in stanza con solo un asciugamano intorno al corpo.
Lui è ancora seduto sul letto, sta ancora finendo di fare colazione.
La brioche al cioccolato è quasi finita mentre il caffè è ancora metà.
Mi avvicino all'armadio e come prima cosa afferro l'intimo. Indosso da primo le mutande di pizzo e poi faccio scivolare l'asciugamano a terra, mostrando a Dylan la mia schiena nuda.
Subito lo sento strozzarsi con il caffè ed io ridacchio ma senza farmi sentire.
Continuo a vestirmi fin quando non sento due mani intorno al mio bacino.
Mi giro e subito abbasso lo sguardo.
Vedo il rigonfiamento nei suoi boxer e quando lo rialzo, percepisco l'eccitazione in quest'ultimo.
<<Non devi provocarmi di mattina, lo sai bene piccola>> dice a denti stretti.
<<Mi sto solo preparando Dylan>> gli ricordo.
<<Non mentire>>.
<<Altrimenti?>> lo stuzzico alzando un sopracciglio.
<<Lo sai che quando voglio so essere parecchio stronzo perciò non farmi passare per il coglione della situazione perché poi mi arrabbio e quando lo faccio sai che non sono di atteggiamenti dolci>> mi avverte.
<<Spostati per piacere>> dico ignorandolo.
<<Altrimenti?>> ripete con lo stesso tono di voce che ho usato io.
<<Continua a fare lo stronzo e ti giuro che non te la do per un mese>> sussurro sulle sue labbra.
<<E tu smetti di stuzzicarmi così poi siamo apposto>> dice prendendomi per il collo.
<<Finché ho il potere di farlo lo farò e di certo non sarai tu a farmi cambiare idea>> gli faccio l'occhiolino e poi, dopo essermi liberata dalla sua presa, inizio a infilarmi la gonna nera.
<<Ti fa un culo perfetto>> confessa indicandola.
<<Lo so ti ringrazio, ma adesso smetti di distrarvi e vai in bagno a lavarti denti o altrimenti mi toccherà andare da sola a lavoro>> gli ordino.
<<Vado signora>>.
Esce dalla stanza e poi ci ritroviamo al piano inferiore.
<<Katie allora noi andiamo>> l'avverto.
<<Va bene Chloe buon lavoro>>.
<<Grazie, ad oggi>> replico e poi esco di casa.
Io e Dylan entriamo in macchina e subito parte. Durante il tragitto ascoltiamo delle canzoni che passano in radio, Dylan come sempre si lamenta perché dice che non c'è niente di originale ma solo canzoni vecchie. 
Quando arrivo finalmente a lavoro Dylan parcheggia la macchina e poi si gira verso di me.
<<A che ora ti passo a prendere?>> chiede.
<<Vieni alle cinque>> ammetto.
<<D'accordo>>, si avvicina a me e poi lo bacio.
Scendo di macchina e subito entro nella casa editrice. Rachel, come sempre, viene verso di me e mi saluta. 
<<Amore mio ogni giorno diventi sempre più bella>> dice lei prendendomi il volto tra le mani. Mi lascia un bacio sulla guancia ma subito la prendo per un polso e la costringo ad ascoltarmi.
<<Devi aiutarmi>> sussurro.
<<Va bene ma che succede? Perché parli a bassa voce?>> chiede.
<<Credo di essere incinta>> confesso.
Lei sbianca e spalanca la bocca.
<<Incinta?>> ripete lei.
<<Si ma non urlarlo>>, mi giro a destra e sinistra sperando che nessuno ci abbia sentito.
<<Ma come... E Dylan lo sa?>> domanda.
In lontananza vedo arrivare Richard e subito le ordino di non parlare di questo argomento.
<<Ei ragazze>> dice lui posando un braccio intorno alle nostre spalle.
<<Ei>> dico io.
Guardando le nostre facce e capisce subito che c'è qualcosa che non va, infatti successivamente chiede: <<È tutto ok??>>.
<<Si certo!!>> mi precipito a dire.
Tolgo il suo braccio intorno al mio collo e poi mi posizione di fronte a lui.
<<Siete sicure?>> chiede con certezza lui.
<<Certo>> dice la sua ragazza girandosi verso di lui.
<<Adesso però io e lei, prima di iniziare a lavorare, abbiamo da parlare di cose tra donne perciò vedi andare su>> gli ordina lei in tono dolce.
<<Va bene>> dice lui alzando le braccia al cielo. Si baciano difronte a me e poi se ne va.
<<Vieni subito in bagno con me>> mi ordina.
Annuisco e la seguo.
Entriamo dentro e lei chiude la porta a chiave.
<<Ok... Allora... Calmiamoci. Tu sei sicura di quello che stai dicendo vero?>> chiede.
<<Riesco a percepire vari sintomi, ma non ne sono sicura al cento per cento perché la nausea non mi è più tornata dopo la prima gravidanza>> rispondo.
<<Non tutte le gravidanze devono essere uguali. Mia nonna mentre aspettava mia zia aveva molta nausea mentre quando aspettava mia mamma no, diciamo che oltre al ritardo aveva percepito una gravidanza anche dalla stanchezza e dalla fame>> confessa.
<<Ecco... sono i miei stessi sintomi>> ammetto.
<<Oh merda... E hai fatto il test?>> domanda.
<<Ancora no>>.
<<Lo vuoi fare?>>.
<<Certo ma non so come. Sono quasi sempre con Dylan e non ho mai cinque minuti per me. Oggi vorrei andare a comprare il test ma ho da lavorare e non posso passarci dopo il lavoro perché Dylan mi verrà a prendere e se lo vedesse inizierebbe a farsi problemi>> spiego.
<<Lascia fare a me>>.
<<Che intendi?>> chiedo confusa.
<<Ci penserò io. Vado subito a comprarti un testa di gravidanza e poi non appena torno lo farai>> mi ordina.
<<Preferisco farlo a casa>> dichiaro.
<<Va bene fai come vuoi ma tienimi aggiornata ok?>> dice preoccupata.
<<Si certo>>.
<<Ma sei sicura che non ti da fastidio? Insomma... È ingiusto da parte mia parlarti di bambini proprio adesso, solo che sei l'unica persona che può capirmi. Non conosco nessun altro qui e tu sei l'unica a cui posso dire una cosa del genere>> dico.
<<Non preoccuparti, io sto bene ma adesso non farmi perdere tempo, usciamo da qui così potrò andare>> apre la porta ed esce.
<<Va bene ma prima fatti dare i soldi>> dico avanzando a passo veloce verso la mia scrivania.
Tiro fuori il mio portafoglio e poi gli lascio la somma di denaro necessaria.
<<Vado e torno ok?>>.
<<Va bene, grazie ancora>> dico sorridendogli.
<<Di nulla>> mi sorride e poi se ne va.

Nothing more 4 || strade opposte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora