Capitolo 12

1.8K 66 6
                                    

Chloe

Arrivo a lavoro con cinque minuti di ritardo e quando entro dentro, Rachel viene subito verso di me.
<<So cosa stai per dirmi. Sicuramente sarai arrabbiata con me perché ho fatto cinque minuti di ritardo, lo so ho sbagliato ma l'autista dell'autobus è arrivato in ritardo di dieci minuti e poi abbiamo abbiamo trovato traffico>> dico in preda al panico.
<<Ehm a dirti la verità ti volevo solo comunicare che ho trovato un lavoro per te da fare il fine settimana>> confessa ridacchiando.
<<Oddio, cosa? Sul serio?>> chiedo e lei annuisce.
<<Mia sorella ha due bambini molto piccoli, Finora me ne sono sempre occupata io o perlomeno quando potevo, solo che l'unico problema è che da quando ho incominciato pure io a lavorare di sabato non sono più riuscita a stare dietro ai bambini. Perciò, visto che è da tanto tempo che mi dici di voler lavorare anche il fine settimana, ne ho parlato con mia sorella e ha detto che volendo già da sabato prossimo potremmo fare un incontro tutti insieme in modo da vedere come si relazionano i due piccoli con te>> spiega.
<<Oddio ma questa si che è una notizia fantastica, grazie mille Rachel>> mi avvicino lentamente a lei e l'abbraccio.
Lei ricambia e la sento sorridere sulla mia spalla.
<<Comunque per me non c'è problema, possiamo fare questo incontro quando vuoi>> confesso schietta.
<<Io ne ho già parlato con mia sorella, quindi potremmo trovarci sabato mattina a casa sua. Non preoccuparti non dovrai prendere nessun pullman perché ti verrò a prendere sotto casa e poi insieme andremo a casa di mia sorella>> dichiara.
<<Mi dispiace farti venire fino a casa mia ma non ne posso più di quei pullman. Ultimamente sono pieni zeppi di persone, di gente che chiacchierano già di mattinata. È davvero stressante>> ammetto sbuffando.
<<Lo so ed è proprio per questo che voglio venirti a prendere>>.
<<Quanti anni hanno i bambini?>> domando curiosa.
<<La femminuccia ne ha quattro mentre il maschio sei>> spiega.
<<Felice di conoscerli allora>> dico io.
<<Mi fa piacere vederti così di buon umore ma soprattutto di averti rallegrato anche oggi la giornata>> ammette lei.
<<Oh guarda...>> roteo gli occhi e vado a sedermi dietro la mia amata scrivania.
Poso la borsa piena zeppa di cartelle sul tavolo e accendo il computer.
<<Menomale che ho te in questo periodo>> confesso sospirando.
<<Perché che succede?>> appoggia entrambi i palmi della mano sulla scrivania e si sporge in avanti.
<<Nancy, quella nuova, non lo sopporto>> rispondo.
<<Come mai?>>.
<<L'ho conosciuta al collegio più di sei mesi fa ma non abbiamo avuto un buon rapporto sin da subito. All'inizio mi sembrava una ragazza abbastanza tranquilla ma poi, per colpa di vari avvenimenti, non mi ha convinto più di tanto e adesso ho una pessima considerazione di lei>> spiego.
<<Sembra una tipa apposto, non una che crea problemi>> replica lei.
Se solo gli dicessi quello che ha detto su Richard credo che non continuerebbe a pensarla in questo modo, ma preferisco restare zitta perché non sono una spiona e non mi voglio definire tale.
<<Ci ha provato spudoratamente con Dylan nonostante io fossi davanti a loro due, una persona del genere ti sembra una che non crea problemi?>> chiedo.
<<Oddio ma sul serio?>>.
<<Già>>.
<<Be' se la metti così allora hai ragione>> ribatte lei guardandola male non appena entra dentro l'edificio.
Saluta il nuovo collega e poi viene verso di noi.
<<Buongiorno ragazze, io sono Nancy piacere. Il tuo nome è?>> chiede porgendo una mano a Rachel. 
<<Rachel piacere>> dice lei titubante.
Essendo gentile ed educata gli stringe anch'essa la mano e poi entrambe si girano per guardarmi.
<<Chloe stai bene? Scusami se te lo dico ma stamani hai davvero una pessima cera, non credi che ti serva un giorno di relax alla SPA?>> mi consiglia Nancy.
<<Anche perché io non credo che tu non ti voglia far vedere da Dylan con quella faccia>> dice e mi indica.
Poso un attimo lo sguardo su Rachel e gli faccio vedere quanto questa ragazza, in soli pochi secondi, mi abbia fatto già salire la voglia di prenderle la testa e sbattergliela nel muro. 
Lei mi fa l'occhiolino come per dirmi di stare tranquilla e quando finalmente ritrovo il coraggio di girarmi verso Nancy, gli sfoderò un sorriso falso per poi dire: <<Io sto benissimo e ti ringrazio per la tua preoccupazione, ma a Dylan piaccio così. Mi ripete sempre che non mi vorrebbe in nessun altro modo se non così, perciò vacci tu alla SPA, magari li ci trovi anche un ragazzo e non sarei costretta a guardare quello degli altri>>.
Rachel soffoca una risata e si gira dall'altra parte per non far vedere a Nancy quanto sta morendo dentro.
<<Ei ragazze>> dice Richard apparendo dietro le spalle della sua ragazza. 
Rachel si gira e gli lascio un bacio sulle labbra. Godo quando Nancy guarda sbalordita quella scena e poi infine saluta Richard con un piccolo sorriso. 
<<Ehm.... Disturbavo qualcosa??>> chiede quest'ultimo notando tutte e tre assieme.
<<No amore non preoccuparti>> lo tranquillizza Rachel.
<<Comunque piacere io sono Nancy, ci siamo sentiti al telefono all'incirca una settimana fa. Ieri, quando sono venuta per la prima volta in questo meraviglioso posto, non ho avuto l'occasione di conoscerla ma sono contenta di vederla>> dice Nancy presentandosi a Richard.
<<Bene, spero che tu ti stia trovando bene qui da noi>> afferma schietto e senza giri di parole lui, <<amore vieni un attimo in ufficio con me che ho da parlarti di una cosa>> dice rivolgendosi alla sua ragazza e poi insieme se ne vanno.
Nancy continua a guardarli mentre salgono le scale ed io a quel punto inizio a lavorare ignorandola completamente.
<<Mi auguro che tua figlia non sia acida come te>> dice di colpo ed io alzo la testa per guardarla.
<<Come dici scusa?>> chiedo facendo finta di non aver capito quello che ho detto.
I ragazzi mica gli avranno detto che sono incinta!! No è impossibile.
Per fortuna la mia pancia non è evidente come quella di molte donne, è piccola nonostante sia ancora nella diciassettesima settimana.
Mi infilo ancora più in dentro con la sedia, per coprire la pancia sotto la scrivania e mi sporgo in avanti per ascoltarla. 
<<Ho detto che spero che tua figlia non nasca acida come te, perché altrimenti Dylan sarà sul punto di morte>> ripete.
<<Io a Dylan gli vado bene così come sono, non so se qualcuno ti ha mai amato per ciò che sei ma il mio ragazzo si e non posso desiderare nient'altro che il suo amore costantemente>> dico acida.
<<Non credi che prima o poi si stancherà di te o te di lui??>> chiede.
<<Non è quello che penso>> sbotto.
<<Be' Chloe, diciamoci la verità. Non siete fatti per stare insieme e basta guardare il passato di entrambi. Suppongo che tu abbia sempre avuto dei ragazzi per bene, senza tatuaggi, molto studiosi come te, con tanta voglia di progettare una famiglia, un futuro insieme e ovviamente non alcolisti. Invece parlando di Dylan, da quello che che mi hanno detto le persone al college, ne ha combinate molte. È il contrario di te e dei tipi che frequentavi. Lui è pieno di tatuaggi, ha addirittura dei piercing, studia solo perché vuole realizzare i suoi sogni, è possessivo ed egoista, pensa solo a se stesso, gli piacciono le ragazze facili e ama fumare quanto bere. Io non ci credo molto a quella frase che dice gli opposti si attraggono. È solo una sciocchezza che ci vogliono far capire tramite i romanzi o i film, ma qui non siamo in nessuno dei due. Questa è la realtà e a parer mio ognuno si stancherà dell'altro>> ribatte lei dicendo la sua. Vorrei tanto tirargli la scrivania addosso ma non posso visto che sono in un posto pubblico. Dio che nervi!!!
<<Non credo proprio. Io lo amo e lui ama me, forse stai dicendo così perché non hai mai vissuto una relazione come la nostra>> rispondo secca.
Lei ingoia a malapena la saliva e poi dice: <<Ho amato nella mia vita, l'unico problema è che non sono stata amata>>.
Mi sento subito in colpa per quello che ho detto poco fa, ma se l'è cercata.
Per cercare di essere meno stronza con lei dico: <<Credo che ci sarà un'occasione di conoscere la persona giusta>>.
<<Io l'ho già trovata, devo solo averla>> confessa e poi se ne va sculettando.
<<Devo solo averla>> ripeto con il suo tono di voce mentre se ne va.
Credevo che cambiando città le cose potessero migliorare, ma con lei qui a lavoro la vedo molto dura.

Nothing more 4 || strade opposte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora