Capitolo 66

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Dylan

Per tutta la mattinata il bambino non ha mai smesso di muoversi.
Abbiamo visto un po' di televisione insieme, poi ci siamo messi a giocare per terra, sopra una specie di tappeto bianco che gli ha comprato la madre ed infine mi ha costretto a leggergli un libro che evidentemente la madre gli ha fatto conoscere.
Sto parlando del piccolo principe.
Mi chiedo come un bambino così piccolo possa esserne già a conoscenza. È ovvio che sicuramente non capirà niente di ciò che gli dirò, ma evidentemente sentire parlare le persone lo rilassa. Pur di farlo stare zitto e di non sentirlo piangere, sarei disposto a fare questo e molto altro.
Per fortuna adesso è sdraiato nella culla, non dorme e sta giocando con i ciondoli attaccati ad essa. Ride di tanto in tanto e lo trovo molto buffo, ma non appena sento aprirsi la porta di casa torno subito serio e mi avvio in salotto.
<<Sono tornata!!>> dice Chloe spogliandosi.
<<Com'è andata a lavoro?>> chiedo.
<<Bene a parte Nancy che non smetteva di torturarmi>> confessa.
<<Cioè?>>.
<<In pratica doveva pulire il piano terra, solo che è una volta avendolo finito quasi tutto, è venuta a rompere a me. Gli avrò detto almeno un centinaio di volte che ci penso io alla mia scrivania e che voglio che nessuno tocchi ciò che è mio, per evitare ovviamente di perdere i fogli, di mettere in scompiglio tutte le organizzazioni e tantissime altre cose.
Ma nonostante tutto questo lei insisteva e voleva pulirla>> spiega.
Ridacchio per il tono buffo che usa ma subito torno serio quando mi guarda male.
<<Tobìa dov'è?>> chiede curiosa.
<<È di là, vieni se vuoi>> rispondo.
<<Arrivo subito, vado a lavarmi le mani e poi vi raggiungo>> replica lei e a quel punto annuisco.
Torno di nuovo dal bambino e lo prendo in braccio.
<<È arrivata mamma>> sussurro.
<<Amore>> sento dire da Chloe dopo qualche secondo. Mi giro, sperando che con quella parola si stia riferendo a me, ma per mia sfortuna prende tra le braccia Tobìa e poi gli lascia un bacio sulla testa.
Subito deduco che era un richiamo per attirare l'attenzione del bambino e non mia.
<<Com'è stato oggi?>> domanda.
<<Che cosa intendi?>> chiedo a mia volta.
<<Dico... Come si è comportato?>>.
<<Ci siamo divertiti abbastanza, lui soprattutto. Te lo posso assicurare>> rispondo.
<<Mi immagino>> dice lei guardandolo.
<<Hai già chiamato tua madre?>>.
<<In verità no, adesso la chiamo subito>> risponde lei tirando fuori dalla borsa il telefono.
Digita velocemente il numero della madre e quando quest'ultima risponde, mette il viva voce.
<<Mamma, scusa se stamani non ti ho risposto ma facevo tardi a lavoro. Che è successo?>>.
<<Tranquilla tesoro, volevo solo dirti una cosa molto importante ma preferirei vederti, cioè vedere la reazione di te e Dylan quando vi parlerò di questa cosa importante, o meglio dire di questa decisione>> confessa.
Io e Chloe ci guardiamo e l'unica cosa che leggo nei nostri sguardi è la confusione.
<<Ok... Ma io non posso venire fino a Los Angeles>> ammette.
<<Non preoccuparti, adesso ti chiamerò su FaceTime e aggiungerò anche la madre di Dylan che in questo momento dovrebbe trovarsi insieme al suo compagno, o almeno lo spero>> spiega lei.
<<D'accordo>>.
<<Aspetta giusto cinque minuti>> le dice la madre prima di chiudere.
Inizio a fissare un punto a caso della stanza e poi ritorna a guardarmi.
<<Non guardarmi in quel modo perché io non ne so niente. Non sento mia madre da un po' di giorni e non ho notizie su di lei già da qualche ora, perciò non ti sto tenendo nascosto nessun segreto questa volta>> ammetto alzando le braccia al cielo.
<<Tranquillo, non stavo sospettando quello, dovrei ma non lo faccio. Mi chiedo solamente che cosa abbiano da dirci di così tanto importante. Evidentemente è una cosa urgente o altrimenti non avrebbero addirittura preteso di fare una video chiamata con tutte e tre le famiglie insieme>> spiega lei.
<<Non ne ho la più pallida idea>>.
Il telefono squilla di nuovo e Chloe risponde alla videochiamata.
<<Ciao ragazzi>> dice mia madre.
<<Ciao>> dice Chloe sorridendo.
Chloe, tenendo con una mano il cellulare e con l'altra il bambino, è evidentemente impacciata e scomoda; così a quel punto, per aiutarla, decido di farmi venire un'idea sul momento.
Prendo una bottiglia d'acqua e l'appoggio al centro del tavolino di cucina, successivamente tolgo di mano il telefono a Chloe e lo posiziono appoggiato alla bottiglia, in modo che Chloe possa tenere in braccio il bambino senza avere entrambe le mani impegnate.
<<È bello vedervi insieme>> confessa mia madre. Guardo Chloe e vedo che per un momento abbassa lo sguardo, poi lo riporta su nostro figlio ed infine su di me.
<<Sapete... Adesso ve lo posso anche dire, non ero più sicura di rivedervi insieme. Non dopo quello che è successo ma sono contenta che adesso vi siate riuniti>> ammette.
<<Mamma taglia>> dico subito vedendo la reazione poco gradita di Chloe.
Capisco mia madre e capisco anche perché ci stia dicendo tutte queste cose. Vedendoci insieme sicuramente starà pensando che siamo tornati insieme. In questi giorni mi sono scordato di dirgli come stanno le cose e ovviamente non ho intenzione di confessarle che la nostra relazione si baserà solo sul sesso, ma nei prossimi giorni la informerò della situazione che stiamo vivendo e che abbiamo deciso di fare i genitori e di stare insieme per Tobìa, ma non in una vera e propria relazione.
<<Io direi di iniziare>> interviene Chris.
<<Bene, come già vi avevo detto prima ragazzi: abbiamo da annunciarvi una cosa molto importante>> inizia a dire Catherine.
<<Sono mesi che ci stiamo pensando, forse avevate notato qualcosa pure voi quando stavamo ancora tutti insieme o forse siamo stati davvero bravi da non darlo a vedere, ma comunque... Essendo davvero felici con i nostri compagni abbiamo deciso di fare un passo grande nelle nostre vite>> confessa Catherine.
<<Ciò significa che?>> chiedo io impaziente.
Quando incontro persone del genere mi chiedo sempre perché esistono i giri di parole.
Una persona non può direttamente dire quella determinata cosa in parole dirette?
<<Che ci sposiamo>> rispondono ed io subito mi impietrisco avendo già capito tutta la situazione.
Chloe sembra ancora disorientata e infatti, come immaginavo, dopo un po' dice: <<Non ho capito... Chi è che si sposa?>>.
<<Tutti e quattro>> risponde mia madre.
Dallo schermo del telefono di Chloe, vedo che Mathias abbraccia mia madre da dietro e subito dopo gli lascia un bacio sulla guancia.
<<Tutti e quattro? Che cosa significa>> chiede la mia ragazza. Scusate, ex ormai.
<<Che io e tuo padre ci sposeremo e che Mia e Mathias faranno lo stesso. Andiamo Chloe che cosa non capisci?>> risponde la madre.
<<Non capisco perché avete detto insieme>>.
<<Perché abbiamo deciso di sposarci tutti e quattro nella solita chiesa e di celebrare in un unico giorno due matrimoni diversi>> confessa suo padre più euforico che mai.
<<Oddio ma questa si che è una notizia fantastica>> dice Chloe manifestando molta gioia nel l'aver ricevuto questa notizia.
<<Siamo molto contenti e spero che anche voi lo siete per noi>> aggiunge Mathias.
Distolgo lo sguardo dalla telecamera ed inizio a fissare il cesto di arance in mezzo alla tavola.
<<Certo che lo siamo, non è vero Dylan?>> dice Chloe guardandomi.
<<Mh?>> chiedo quando sento pronunciare il mio nome.
<<Non sei felice?>> chiede lei con il sorriso stampato sulle labbra.
<<Si, congratulazioni>> dico freddo guardando lo schermo.
Sono felice? No.
Come potrei essere cazzo.

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