Chloe
È proprio quando mi ritrovo tra le braccia dei miei amici che mi rendo conto della loro importanza e di quanto mi siano mancati in tutti questi mesi trascorsi fuori città.
<<Come stai?>> chiede Lea staccandosi da me. Mi è mancata la sua gentilezza e il suo modo di fare. È bella come sempre, solo che è un po' più abbronzata del solito.
<<Bene>> rispondo e poi guardano la persona di fianco a me: Dylan.
<<Ciao bello>> dice amichevolmente Samuel.
Dylan lo saluta con un cenno di testa e poi entriamo dentro.
<<Te l'ho detto che questo vestito ti fa un culo stupendo?>> sussurra Dylan al mio orecchio.
Sorrido e gli tiro una gomitata.
<<Shh, zitto che ti sentono>> mi affretto a dire imbarazzata e lui mi strizza una chiappa facendosi notare dagli altri.
<<Dylan tieni le mani apposto>> lo rimprovera scherzando Samuel, posizionato dietro di noi da solo.
Per fortuna Lea e Carol sono davanti e non hanno assistito a questa scena imbarazzante.
<<È lei la prima a non tenerle dove deve>> mi fa l'occhiolino ed io gli tiro un'altra gomitata.
<<Avete festeggiato a modo vostro?>> domanda il mio migliore amico mentre ci avviamo al tavolo.
<<Più o meno>> risponde il mio ragazzo.
<<Ragazzi, basta!!>> dico imbarazzata come non mai.
Loro due ridacchiano e poi ci andiamo a sedere al tavolo.
Il cameriere ci serve il menù, noi lo
ringraziamo ed infine se ne va.
<<Ti abbufferai come l'ultima volta?>> chiede scherzosamente Lea riferendosi a Samuel.
<<Tu pensa per te che io ho da vedermela con i piatti>> gli risponde in tono buffo Samuel.
Quest'ultima si mette a ridere e poi inizia a fissare il suo menù.
<<Che cosa prendi?>> chiedo a Dylan.
<<Non lo so, a dirti la verità non ho molta fame>> confessa serio.
Sorrido a Lea che in questo momento ci sta fissando e poi, quando smette di fissarci, mi rigiro verso Dylan.
<<Stai bene?>> chiedo curiosa abbassa voce.
<<Si perché?>> chiede lui.
<<Ti vedo strano, sei... Come posso dire... Silenzioso>> gli faccio notare.
<<Questi non sono miei amici, sono i tuoi. Io non centro niente con loro>> sussurra e poi ritorna a guardare il menù.
Sospiro e poi inizio a scegliere un piatto.
Dopo più di venti minuti siamo ancora a scegliere, o perlomeno solo i ragazzi.
<<Sei indeciso?>> chiedo a Dylan vedendolo perplesso è incerto su cosa prendere.
<<Non so che prendere, solitamente non ho questo tipo di problema però dico davvero, non so cosa scegliere>> risponde lui.
<<Prova a scegliere la prima cosa che ti capita sotto gli occhi no?>>.
<<Chloe lo sai benissimo che non mi accontento>> mi sorride soddisfatto della sua risposta e poi Carol interviene dicendo: <<Arrenditi amica, questi due sono uguali>>.
I due si guardano e poi guardano male Carol.
<<Io non sono proprio uguale a nessuno, semplicemente non mi accontento>> ribatte scorbutico Dylan.
<<E per me è la stessa cosa>> replica Samuel.
Carol e Lea alzando un sopracciglio verso i due come per dire "allora lo vedete che siete uguali?".
<<Pensatela come volete e dite ciò che più preferite, ma vi ricordo che siete anche fratellastri>> aggiunge Lea.
<<Io non sono il fratello di nessuno, non ho fratelli e non ho bisogno di averne>> dice freddo Dylan.
So che questo argomento lo turba molto, soprattutto dopo l'aborto della madre, ma Samuel non gli ha fatto niente di male e a parer mio potrebbe passarci sopra visto che Lea non l'ha detto con cattive intenzioni.
<<A proposito dei nostri genitori, come sta papà? Quando era lontano da me lo sentivo più o meno tutti i giorni e delle volte riuscivamo anche a parlare ore e ore al telefono, ma da quando siete partiti l'ultima volta lo sento molto più distaccato. È successo per caso qualcosa tra tua madre e mio padre?>> chiede Samuel rivolgendosi a Dylan.
Quest'ultimo chiude il menù e fissa un punto a caso del tavolo. Sembra impacciato ma non riesco a dedurre del tutto il suo sguardo.
<<Per quello che so no, non è successo niente. In questi mesi posso confermarti che abbiamo avuto molto da fare, tra gli Shooting, le sfilate, le prove, le riunioni e tutte quelle altre cose che comportano questo ambito, non ci siamo mai fermati nemmeno per un secondo.
Può dartene conferma Chloe visto che molte volte mi scordavo anche di chiamarla. La sera arrivavo a casa stanco morto e l'unica cosa che desideravo in quel momento era un letto pronto ad ospitarmi, perciò non credo sia successo qualcosa. A me sono sembrati normali, stanno bene e sono felici insieme>> risponde lui dopo un po'.
<<Meglio così, domani vedrò di chiamarlo per sentire come sta. Nella scorsa settimana ci siamo mandati qualche messaggio ma è stato di poche parole, perciò è per questo che ti ho chiesto se era tutto ok>> spiega lui e Dylan annuisce. Il cameriere poco dopo viene a prendere le ordinazioni e, malgrado le incertezze di nostri uomini, riesce a scriverai sul blocchetto i piatti da noi ordinati.
La sera procede nel migliore dei modi. Finalmente Dylan inizia a dialogare con il mio gruppo e passiamo una piacevole serata. Quando rientriamo in macchina accendo subito il riscaldamento e Dylan mi guarda in modo strano.
<<Hai freddo?>> chiede.
<<Un po'>> rispondo.
Mi sorride e prima ancora di accendere la macchina, si toglie la giacca di pelle e me la poggia sulle spalle.
<<Ecco, adesso starai al caldo per tutto il viaggio>> ammette e poi mette in moto l'auto.
Lo ringrazio ma prima ancora di partire metto una mano sopra la sua.
<<Che c'è piccola?>> chiede con un sorriso.
<<Posso chiederti una cosa?>>.
<<Tutto quello che vuoi>>.
<<Forse sarà stata una mia impressione ma prima quando Samuel ti ha chiesto com'è la relazione tra tua madre e suo padre mi sei sembrato un po' strano, è tutto ok laggiù? È successo qualcosa in mia assenza??>> domando curiosa.
<<No piccola non è successo niente, semplicemente non mi piace parlare molto del rapporto che hanno quei due. Sono affari loro e non mi interessa sinceramente entrare nella loro relazione, l'unica cosa di cui mi importa è vedere mia madre felice. Con lui lo è, non posso dire purtroppo il contrario, perciò sono contento così>> risponde.
<<D'accordo>>.
<<Dai non ci pensiamo più, adesso andiamo a casa e ci guardiamo un bel film>> dice lui scuotendo una mano sulla mia coscia.
<<Un film? Ma è quasi mezzanotte!!>> gli faccio notare.
<<E allora? Sei stanca?>> chiede lui ed io scuoto la testa.
<<Ottimo allora andiamo e muta, fidati di me>> insiste lui.
<<Lo sai che non mi piacciono i tuoi film di combattimenti, di sangue o di avventura>> gli ricordo.
<<E chi ti ha detto che guarderemo proprio un film del genere?>>.
<<Be' conoscendoti...>> dico ma lui mi blocca e dice: <<Diciamo che per oggi farò una piccola eccezione, ma solo perché oggi pomeriggio ti ho rovinato il tuo ritorno a casa. Perciò potrai sceglierlo tu il film>>.
Ridacchio e poi alla fine lo ringrazio.
Nel tragitto per tornare a casa penso alla litigata di oggi. È stata davvero pesante e ora non dovrei essere qui, seduta su questo sedile e per di più con lui, ma è una droga per me. Nonostante tutte le circostanze io tornerò sempre da lui, so che è sbagliato, tutto questo è sbagliato ma è bellissimo e non cambierei niente.
STAI LEGGENDO
Nothing more 4 || strade opposte
Chick-LitCOMPLETA. ⚠️⚠️ A BREVE IN REVISIONE ⚠️⚠️ Questo è il sequel di "Nothing More 3 || un nuovo inizio". È consigliabile leggere i tre libri precedenti prima di questo, in modo da capire meglio la storia. Li trovate tutti sul mio profilo. Le strade di...