Always together (In Revisione)

67. Il Trio

Ci sono persone che pur volendoti bene, ti fanno un male tremendo.

Resto ferma lì impalata sulla soglia della porta mentre lui si avvia al tavolo, da uno sguardo alle pareti dove ci sono le foto mie e di Duncan attaccate alle pareti.
Prende una sedia e si siede con nonchalance come se fosse a casa sua, sembra troppo sicuro di sé ad entrare in questa casa sembra quasi come conoscesse questo posto.
Nella mia testa rimbombano le sue parole: "è arrivato il momento di sapere la verità".

Quale verità? Di cosa sta parlando?.

Rivederlo dopo tre anni mi fa un certo effetto, sono combattuta con le mie emozioni che sembrano andare in  contrasto tra di loro.
La sua presenza mi porta a ricordare gli attimi passati insieme a Marissa, ma allo stesso tempo provo rabbia e rancore nei suoi confronti per tutto quello che ha fatto a lei e a Stefano.
Trattengo a stendo le lacrime non riesco a capire cosa mi stia prendendo, non voglio mostrarmi debole ai suoi occhi.
Federico non è più la stessa persona che conoscevo e Stefano mi ha confessato che è una brutta persona e diventato spietato e maligno.
Lo noto guardarmi con un sorriso accattivante sulle labbra, Stefano ha ragione non riconosco più il Federico di sempre,non vedo più in lui il fidanzato della mia migliore amica,riesco a vedere davanti ai miei occhi solo un estraneo che si è intrufolato prepotentemente in casa mia, e ammetto di avere una strana sensazione di paura perché dopo tutto questo tempo non so più lui chi sia davvero, e che intenzioni abbia e per quale motivo sia qui dopo quasi quattro anni dalla morte di Marissa.
Mi chiedo come ha fatto a trovarmi,come fa a sapere che ero qui, che senso ha venire qui dopo tutto questo tempo quando ha detto esplicitamente a Stefano di non volermi più vedere.
Mi sento sola e impotente dinanzi a quest'uomo che per me è uno sconosciuto, avrei bisogno di Stefano in questo momento, lui saprebbe affrontarlo ora che è riuscito a liberarsi,ho paura di restare qui sola con lui, percepisco una strana sensazione di pericolo.

<Ti trovo sempre in splendida forma, non ti smentisci mai, sei sempre stata la più bella di tutte. >

Non richiudo la porta alle mie spalle ho paura di restare sola con Federico,ma cerco di non fargli notare il mio stato d'ansia, faccio due passi avanti e mi posiziono di fronte a lui.
Non riesco a guardarlo dritta negli occhi, mi spaventa farlo.

<Perché sei qui? Come hai fatto a sapere che vivo qui?.>

<Vedo che sei rimasta ancora la stessa Natalia di un tempo, linguacciuta e testarda.
Hai sempre amato fare troppe domande, le tue patetiche domande... >

<Se sei venuto fin qui per parlarmi di Stefano ti dico subito che so già tutto e so benissimo di che pasta sei fatto!. Puoi pure tornare da dove sei venuto. >dico diretta trattenendo il fiato.

<Tu credi che io sia venuto fin qui per raccontarti le bravate che faceva quel coglione del tuo fidanzato?. >la sua risata rimbomba per tutta la casa.

Un brivido mi percorre lungo la schiena, la sua risata e inquietante, vorrei che Flora arrivasse da un momento all'altro salvandomi da questa conversazione.

<Allora perché sei qui?. >ribatto

<Per portare al termine il mio piano. >

<Il tuo cosa? Che stai insinuando?. >

<Finalmente sono riuscito a distruggere la "Coppia Perfetta" >alza le mani minando le virgolette <È lo sai di chi è la colpa di tutto questo? La tua!. >

<Che significa? Tu non sei nessuno per parlarmi in questo modo, tu sei solo uno psicopatico!!. >

<Eppure sono riuscito a manopolarti sei così fragile Natalia, sei un libro aperto, letto e riletto tante volte tutti ti usano e ti gettano via come se fossi un'oggetto. >