66. Dietro A Quella Porta

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Se il diavolo ti invita sempre a guardare il tuo passato, ci deve essere qualcosa di meraviglioso nel tuo futuro che lui non vuole che tu veda.

Duncan's pov

Da quando Natalia è andata via, qui niente è più lo stesso.
I fiori nel vaso di mia madre sono appassiti, questa casa è troppo silenziosa,i muri non hanno più colore, è diventato tutto cosi buio e spento senza di lei.
Mi sento solo proprio come quando mia madre è morta.
Sin da piccolo ho sempre avuto pochi amici ero un ragazzino chiuso e problematico,l'unica persona con la quale amavo passare il mio tempo era mia madre.
Quando tornavo dalle serate con gli amici ero sempre troppo sbronzo perché odiavo quelle cazzo di feste, così preferivo passarle a bere, è lei era lì ad aspettarmi seduta sulla sua poltrona di vecchia pelle.
Mia madre era un'amante del vintage proprio come me, quella poltrona l'aveva acquistata ad una fiera a Parigi mentre era in tour con la sua scuola di ballo.
Con lei mi sentivo speciale, ogni sera gli raccontavo tutte le bravate che facevo, gli raccontavo tutte le cose che mi passavano per la testa,senza timore di essere giudicato,anzi sembrava anche interessata alla mia vita anche se gli raccontavo le solite cazzate che facevo con quei pochi amici che avevo.
Mi sentivo libero di parlargli di tutto,mi sentivo semplicemente libero di essere me stesso.
Finalmente avevo smesso di sentirmi sbagliato, ma devo ammettere che spesso lo anche delusa soprattutto quando ho deciso di lasciare la facoltà di medicina al quinto anno,solo allora vidi nei suoi occhi un velo di delusione per quella mia scelta, ma lei da grande donna che era non ha mai aperto bocca al riguardo, voleva che fossi libero di essere ciò che volevo è spettava a me decidere il mio futuro.
Mi sono sempre chiesto come fanno due persone ad essere così simili senza avere nessun legame di sangue,perché io mi sentivo uguale a lei, mi sentivo capito e amato dalla donna che mi aveva cresciuto come una vera madre.
Quando mia madre è morta mi sono sentito solo e abbandonato, e per questo che sono scappato via,volevo fuggire dal dolore.
Ma scappare da esso è stato tutto inutile, ho sprecato solo quel poco tempo che ci rimaneva, sono stato codardo è lo sono tutt'ora, ho preferito scappare via da lei invece di stargli accanto, lei per me c'è sempre stata mentre io pensavo solo a fuggire dal mio dolore.
Ho raggiunto i mei trent'anni senza sapere mai chi fosse la mia vera madre, ho provato a cercarla ma sono finito in un brutto giro è ora c'è Natalia, non mi importa più sapere chi sia la mia vera madre ho già trovato ciò che cercavo, Natalia mi completa.
In tutti questi anni pensando alla mia vera madre l'ho sempre definita una persona egoista, perché mi avesse abbandonato,poi sono arrivato ad una conclusione, io non sono migliore di lei, perché sono stato un egoista nei confronti di mia madre Margaret.
Sono stato uno stupido egoista a lasciarla sola, mi sono maledetto ogni singolo giorno per avere nelle vene lo stesso sangue ed egoismo di chi mi ha messo al mondo.
Se avessi l'opportunità di conoscerla gli drei solo grazie per avermi affidata alla mia attuale madre, perché anche se non sono stato suo figlio biologico gli ho lasciato un segno proprio come lei ha fatto con me, mi mancherà sempre, mi mancherà per tutta la vita.
È proprio così che mi sento in questo momento senza di lei, Natalia mi ha stravolto la vita, è arrivata come un fulmine al ciel sereno spazzando tutte le nubi grigie che mi circondavano,ha portato il sole dentro la mia vita.
La cosa che mi soprende e mi fa rabbia allo stesso tempo e che lei nemmeno si rende conto di quanto sia speciale per me.

Natalia ha il potere di entrare nella vita delle persone e renderle speciali, ha la capacità di far rifiorire i fiori, è capace di rendere le giornate di pioggia magnifiche,è capace di tirarti su di morale e in cinque minuti farti saltare i nervi.
Avrei tanto voluto che mia madre l'avesse conosciuta credo che sarebbe stata felice di vedermi accanto ad una donna come Natalia.

Ogni volta che il sole tramonta la sento più vicina, so che anche lei ha rivolto lo sguardo al cielo in quel momento del giorno.
In solo due giorni ho spaccato la seconda lampada del salone, non riesco ad accettare il fatto che lei sia ritornata a Roma solo perché lui glielo abbia chiesto.
Ho cercato rifugio ne l'alcool proprio come mio padre, a furia di odiarlo sono diventato come lui, quando mia madre è morta ho saputo che ha iniziato a bere, ma non per molto, ha subito trovato conforto tra le gambe della sua amante nonché madre di Luca.

Always together (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora