38.Il Silenzio

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Il silenzio conserva tutte le risposte

Duncan pov's

Apro le finestre della mia stanza, da qui riesco a vedere tutta Firenze.
Sembra ieri che la vedevo aprie le finestre dell'ufficio, restava lì ferma e e io che l'ammiravo, in tutto il suo splendore,mentre lei era già andata altrove.

Marco, ha compreso i miei motivi del trasferimento, anche se non subito, e stato davvero molto gentile con me, in realtà lo è un po' con tutti.
Tranne con lei, e diverso, non so definire il suo atteggiamento,nei suoi confronti.
All'inizio pensavo che ci fosse qualcosa tra Natalia e Marco, ma conoscendo entrambi mi sbagliavo. Marco a Milano, ci ha provato con quella bruna, ma con Natalia, no, per quanto io sappia.
Sembra riservare per lei un rapporto fraterno,protettivo.
Quando gli ho chiesto di trasferirmi qui, si era preoccupato della reazione che avrebbe avuto Natalia,appena lo avrebbe saputo.
Marco sa di noi, ci ha visti spesso insieme, e nonostante sia amico di Stefano, protegge Natalia.
Non conosco bene i fini di tutto ciò, ma ormai qualunque cosa riguarda lei, non e più affare mio.

Queste cose non mi riguardano più,io resterò qui, lontano da lei, ha un fidanzato e non è compito mio proteggerla, non mi spetta più questo diritto, infondo non mi è mai spettato.
Sono già andato troppo oltre, i patti.

Sono più di due settimane che mi trovo qui,e Natalia ha smesso di chiamarmi, la scelta di non rispondergli e stata dura, avrei tanto voluto, dirgli quelle parole da vicino, ma io non faccio per lei, sono un disastro, e io non sono quello che sembro.

L'azienda di Firenze e gestita abbastanza bene, ma sono davvero stressato in questo periodo, c'è quel piccoletto che mi gira intorno e mi tartassa di chiamate,per farmi recare nell'azienda di mio padre.
Per fortuna non conosce l' indirizzo dell'hotel.

Sto lavorando per Marco, e in più passo il tempo libero nell'azienda di mio padre, voglio tenermi impegnato per non fare nessuna cazzata, e non provare a ritornare a Roma da lei.

E davvero triste per me rientrare in quel posto, mi manca davvero tanto mio padre.

Apro il frigo bar, prendo una bottiglia di whisky, ne ho già bevuta mezza, si dice che si beve per dimenticare, ma sarà impossibile dimenticarmi di lei, e per questo che ho deciso di restare qui,lontano.

Ho ancora la scena di quella sera stampata davanti agli occhi, vederla lì stesa a terra, priva di sensi, mi ha spaccato il cuore in due.

La sera della cena, era strana, era spenta, non aveva più gli stessi occhi brillanti, ho notato subito quei segni sul collo, e mi ero incazzato come una bestia, al solo pensiero che loro due avessero fatto sesso prima di venire a quella fottuta cena.
Ma notando i segni di Natalia sui polsi, e quel suo sguardo perso nel vuoto, mi facevano imbestialire ancora di più, il sangue mi ribboliva nelle vene, quel fottuto coglione non la merita, non merita i suoi sorrisi, non merita l'amore che lei prova per lui.
Si perché io lo vista piangere quella notte, si era pentita subito di quello che aveva fatto, con me.
Lì mi accorsi di aver fatto un'errore,lei non era come le altre.

Quella sera, ero furioso,ma dovevo contenermi, lei era fredda nei miei confronti, e io volevo che lei avesse solo occhi per me, e non per quel coglione viziato.
Andai via per primo da casa di Marco, vidi il suo sguardo triste, quando lasciai la casa senza salutarla ignorandola del tutto.
Con lei devo sempre controllarmi,sono andato già oltre, ma con lei ho scombussolato tutti i piani, mi attrae come un magnete.

Vorrei poterla avere qui con me, poter fare l'amore con lei, quello che ancora non abbiamo fatto mai.
La notte, che si è concessa a me, la desideravo troppo, senza prestare attenzione ai suoi sentimenti, avevo fretta, la volevo mia, subito.
Avevo paura che da un momento all'altro scappasse via da me, per correre da quel coglione.
In parte così e stato,ma Natalia, si stava dividendo a metà, ma faticava a crederci.

Always together (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora