Always together (In Revisione)

17.Stefano

Tutto passa, tranne te.

Il giorno seguente mi sono alzata presto, dovevo preparare la valigia, ancora poche ore e sarei ritornata da Stefano.
Ieri notte in seguito alla fuga dalla camera di Duncan, non sono riuscita a chiudere occhio, pensavo e ripensavo ancora a quel bacio e a quelle mani che mi avevano stretta a sé facendomi provare delle sensazioni forti.
Duncan sembrava essere ritornato dolce e premuroso,ma ho ancora paura, e ora come farò a guardarlo facendo finta che non sia successo nulla tra noi.
I sensi di colpa non sono tardati ad arrivare, come ho potuto fare questo all'uomo che sto per sposare.

Ho provato a richiamare Stefano più volte,ma sembra essere sparito nel nulla, non so cosa stia facendo, dove sia, con chi sia e di come ha passato il weekend senza di me.
Snervata dal suo comportamento, chiudo la valigia e la ripongo in un angolo, ho ancora a disposizione alcune ore, passerò dopo a prenderla. Voglio visitare il Duomo prima di ritornare a Roma.
Esco dalla porta è la sorpresa della sua vista mi mozza il fiato.

<Buongiorno amore mio!! . >

<No! non ci credo!. >sono scioccata Stefano è qui.
Manca poco che mi viene un infarto.

Stefano, irruppe in una risata dolce.

<Mi sei mancata anche tu Natalia. >
Si avvicina e mi bacia.

Resto ancora immobile fuori alla mia stanza, non posso crederci che è qui davanti hai miei occhi.

<Non sei felice di vedermi? .>

<Si, scusami ma non mi aspettavo questa sorpresa da te. >

Stefano mi chiede di seguirlo,abbiamo poco tempo.
Conosce una caffetteria al duomo, dove viene spesso quando e qui. Mentre ci dirigiamo in ascensore sentiamo il rumore di una porta battere forte, ci fa sussultare entrambi.
Riesco a riconoscere quei passi. Stefano non si accorge subito della  presenza dietro di noi.

<Buongiorno Natalia, dormito bene?. >
Ha un sorriso sfacciato sulle labbra, il suo tono è acuto,l di chi è pronto a godersi la reazione.

Mi sta mettendo in difficoltà, lo sta facendo di proposito.

<Si, Grazie!. >. Mento, sa bene quello che successo ieri, vedo Stefano guardarlo in malo modo.

Si salutano a mala pena, e ci dirigiamo in ascensore tutti e tre.
Non bastava avere già un problema da affrontare, ora ne ho due.
Spero di non incontrare il problema numero tre, Ivan!.
Mentre Stefano preme il tasto dell'ascensore, giro la testa per scrutare il volto di Duncan, sembra così tranquillo in presenza di Stefano, come se non fosse successo nulla ieri sera.
Mentre l'ascensore inizia a scendere lentamente, prego di uscire subito da questa situazione.
Sembra di vivere il peggiore degli incubi.
Stefano si avvicina sempre di più, restando di spalle a Duncan, che è rimasto in un angolino con le braccia conserte.

Stefano inizia a sussurrarmi...
<Che ne dici se dopo risaliamo nella tua camera?  Abbiamo molto da recuperare!. >

Non sono mai stata infastidita da Stefano come in questo momento, con gli occhi di Duncan puntati nei miei, non riesco a dire una parola. Finalmente le porte dell'ascensore, si aprono.

<Stefano!!! Bentornato. >

Com'è possibile, che Ivan conosce Stefano?.
Ivan gli stringe la mano è inizino a parlare del più del meno.
Duncan si allontana e raggiunge la bionda del corso.
Ivan mi scruta per bene, ho paura che possa dire qulcosa a Stefano.

Vorrei dirgli che è un porco davanti a tutti, ma potrebbe dire di me e di Duncan.
Potrebbe averci spiato con delle telecamere, situate in quest'hotel.
Solo ora che lo guardo meglio, mi accorgo che ha un occhio nero.
Le porte dell'ascensore si aprono e vedo venire Marco verso di noi.