10. Le Mani

963 209 437
                                    

Gli spazzi fra le dita sono stati fatti in modo che qualcun altro li possa riempire.

In questi giorni non ho fatto altro che pensare a quel bacio, è solo un mese da quando Duncan ha iniziato a lavorare con me,e non ha fatto altro che cercare in tutti modi di starmi sempre tra i piedi, ha cercato di fare e dire sempre la cosa giusta, e io che non permetto mai a nessuno di avvicinarsi a me, l'ho lasciato addirittura baciarmi.
Ma non ho scuse sono stata debole e per quanto voglia dargli tutte le colpe, so che anche colpa mia.
Da quel giorno ho saltato il lavoro, ho detto a Marco che avevo la febbre, ho dovuto dire a Stefano che quei progetti mi avevano stressata molto e che avevo inventato la scusa della febbre per riposarmi un po'.
Non volevo vederlo, io non so niente di lui, non lo conosco e ho paura che possa dire di quel bacio a qualcuno.
Ho anche pensato che potrebbe dirlo a Stefano..
Da quando lavoro con Marco non ho mai lasciato che qualcuno mi si avvicinasse, non ho mai accettato nemmeno un caffè da qualcuno in azienda,mentre tutti i miei colleghi nella pausa pranzo si riuniscono per stare insieme, io sono stata sempre da sola, non lascio avvicinare nessuno che non sia Stefano.

Marco stasera darà una festa ,grazie ai mie progetti abbiamo vinto un contratto di un anno per un noto marchio di makeup, disegneremo per loro per un intero anno.
Stasera ci riuniremo per festeggiare tutti insieme il successo dell'azienda. Avrei tanto voluto restare a casa con Stefano, non mi va di rivedere Duncan.
Ma Stefano ci teneva tanto ad accompagnarmi e non potevo rifiutare, avrebbe potuto sopstettare qualcosa.
In questi giorni non ho fatto altro che darmi della stupida e che dovevo capirlo sin da subito che Duncan era il classico don Giovanni che ci prova con tutte, frasi fatte, gesti inaspettati, sono stata davvero un' ingenua.

Sono quasi le otto, ho già  asciugato i cappelli e fatto qualche onda sulle punte, un filo di trucco è metto il mio rossetto preferito.
Ho optato per un vestito nero che mi fascia il corpo, ha una scollatura a cuore non troppo profonda, l'abito mi arriva alla caviglia, infilo dei sandali oro, metto l'anello di Stefano, di solito lo metto quando non c'è, ma stasera mi andava di farlo forse perché mi sento in colpa.
Il cellulare inzia a squillare, è Stefano che mi avvisa di scendere.

<Amore sei bellissima, sono davvero fortunato ad averti tutta per me. >mi dice.

La fortunata sono io in realtà, sono stata sempre molto lunatica ma in questi ultimi tre anni i miei sbalzi d'umore sono peggiorati ,mi sono chiusa in me stessa, non accettavo nemmeno che Stefano mi stesse accanto.
Stefano ha tenuto duro e mi è stato accanto anche rimanendo per intere giornate fuori alla mia camera.

Più ci avviciniamo al locale e più mi sale l'ansia di rivederlo, ora che c'è anche Stefano mi sento più al sicuro, ma ho paura che Duncan possa rivelargli del bacio.
Inizio a pensare alla reazione di Stefano, mi odierebbe e mi lascirebbe sull'istante.

I locali che Marco sceglie di solito per festeggiare o riunirci tutti insieme sono sempre molto chic, ama il buongusto e le cose fatte bene, se non fossi una sua dipendente non metterei mai piede in questi posti, mi sento troppo un pesce fuor d'acqua.

<Eccola qui la mia risorsa migliore, che mi porterà al successo. >mi dice Marco.

Pronuncia queste parole appena metto piede nel locale, le sue parole richiamano l'attenzione di tutti e si voltano nella mia direzione, vorrei scomparire in questo istante. Riesco a vedere i suoi occhi penetranti su di me, mi guarda con un aria accattivante, mi sfida con gli occhi, cerco di distogliere lo sguardo dal suo.
Il suo sguardo passa dai miei occhi al mio corpo, mi sento intimorita sotto a quegli due occhi neri come il buio della notte, stringo la mano a  Stefano per sentirmi più al sicuro.

Always together (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora