15.Il Viaggio

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Chi viaggia senza incontrare l'altro non viaggia, si sposta.

Da quando Marco ci ha chiesto di andare a Milano con lui, ho passato quasi tutte le notti in bianco, non ho fatto altro che pensare a questo maledetto viaggio.
Il weekend è arrivato in fretta, i giorni dopo la cena sono volati.
Ieri sera ho passato la notte con Stefano, mi mancherà tanto e senza di lui non so proprio come fare.
Gli avevo chiesto di accompagnarmi all'aeroporto, ma come suo solito oggi lavora e non ha tempo per me.
Mi ha consigliato di prendere un taxi, ma preferisco arrivare all'aeroporto con la mia macchina.
Ma Stefano non era per niente d'accordo, non voleva che guidassi a quell'ora del mattino, e a mia insaputa, ha chiesto a Marco di passarmi a prendere.

Grazie a Flora ho completato la mia valigia, siamo state in giro per Roma in questi giorni, abbiamo fatto un po' di shopping,è stata molto gentile ad aiutarmi.
Questa settimana abbiamo passato molto tempo assieme, ho cercato di aprirmi di più con lei, avevo bisogno di parlare con qualcuno.
Ho confidato Flora di come mi sentivo con lui, e che non mi era mai capitato prima d'ora di sentire tutte quelle sensazioni così forti in così poco tempo.
Quando gli ho confessato del bacio con  Duncan, e rimasta un po' sorpresa, ho voluto essere sincera fino in fondo con lei.
Con Duncan sono le mie reazioni alle sue provocazioni a spaventarmi, non ho più il controllo su me stessa..
Flora mi ha rassicurata dicendomi di non sentirmi troppo in colpa, se era quello che mi sentivo di fare, mi ha chiesto di fare attenzione, avrei potuto farmi molto male e nelle mie scelte potrei ferire altre persone.
Devo cercare di tenergli testa, più tempo passo con lui è più le distanze che ho cercato di stabilire dall'inizio diminuiscono.

Prima di uscire di casa, mi do un ultima occhiata allo specchio, i miei capelli sembrano abbastanza lisci, indosso un pantalone nero che arriva alla caviglia, e una semplice camicia bianca di seta, con una giacca nera.. Appena  metto piede fuori dal palazzo vedo la macchina di Marco, prendo la valigia e mi dirigo verso l'auto.
La portiera si apre e sobbalzo per lo spavento, che ci fa lui qui!!.

Che incubo!!

<Signorina Preziosi la sua puntualità mi stupisce. >

<Che ci fai tu qui?, dov'è Marco? >gli dico.

<Marco è partito in anticipo, aveva delle cose da sbrigare, ci attende lì.
Mi ha chiesto personalemte di passarla a prendere, mi ha dato la sua auto. Non mi andava di rimanere la mia in aeroporto. >

Una volta salita in macchina, nessuno dei due dice più una  parola, non è la prima volta che mi da un passaggio, ma sono sempre in imbarazzo con lui,sarà difficile mantenere le distanze, senza Marco.
Duncan sembra aver letto nel mio pensiero, e per rompere il silenzio accende la radio.
Mi chiedo come faccia ad essere cosi bello di primo mattino, sono solo le 5:00, il suo viso sembra così rilassato, indossa un completo nero che lo risalta alla perfezione.
Sapevo che avremmo viaggiato insieme, ma speravo di sedermi di fianco a Marco.

Saliti sull'aereo, Duncan prende posto accanto a me, mi ha concesso il lato finestrino.
Oggi il cielo è molto nuvoloso, ci impiegheremo un'ora per arrivare a Milano, infilo gli auricolari per distrarmi sia da lui che dalla partenza, ho molta paura non viaggio mai senza Stefano.

Cerco di restare calma mentre l'aereo parte a tutta potenza, chiudo gli occhi con forza,sento il vuoto nello stomaco.

<Pensi di lasciarmela? Me la stai quasi per staccare!.>mi dice indicando la sua mano.

Nemmeno mi ero resa conta che la mia mano stava stringendo la sua, lo stretta così forte che le mie unghie gli hanno lasciato il segno.
Sono davvero mortificata, lascio subito la presa.
Cala un silenzio imbarazzante per tutto il resto del viaggio.

Always together (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora