74. Duncan

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La vita è una lunga battaglia nelle tenebre.

Dopo circa mezz'ora riesco ad arrivare in ospedale sano e salvo, ho avuto qualche problemino con la guida per via dei sei bicchieri di whisky che ho ingerito,ma fortunatamente non ho investito nessuno.
Appena le porte dell'ascensore si aprono corro per il lungo corridoio sperando di incontrare Sam,ma la fortuna non sembra girare dalla mia parte, vedo venire Jenna nella mia direzione, ondeggia i fianchi in modo provocante avvicinandosi sempre di più verso di me.

<Che ci fai tu qui?. > chiede leccandosi le labbra.

<Cercavo Sam.. >

<Non sei di turno stasera, non puoi stare qui a vagare per i corridoi in cerca del tuo amichetto.. >

Non voglio dirgli che sono qui per James, anche se sono sicuro che lei questo già lo sappia.

<Gli ho portato le sigarette per stanotte, farò presto e andrò via...>mento..

Continuo a percorre il lungo corridoio mentre Jenna va via, arrivo davanti alla stanza di James e apro la porta.
Il letto è vuoto e non c'è nessuno qui, strano..
Esco e mi dirigo nel reparto rianimazione,Sam dovrebbe essere lì stasera, appena salgo le scale vedo da lontano Mary seduta su di una sedia con il volto segnato dalle lacrime,mi avvicino e noto che stringe tra le mani una piccola coroncina di legno.

<Duncan sei qui.. > dice voltandosi verso di me.

<Dov'è James? Come sta?.>

<Ha avuto una crisi respiratoria, il suo viso era diventato viola e continuava a dire che gli facesse male la testa, Sam ci ha soccorsi subito,ma lui cercava te per questo ti ho fatto chiamare .>

<Dannazione!!.. > dico furioso.

Sto inziando ad agitarmi e l'alcool che ho ingerito mi sta facendo sudare.. Alcuni minuti dopo vedo venire il dottor Stuart con accanto Sam e Jenna, la stronza appena mi vede mi accenna un sorriso malizioso, il dottor Stuart ci saluta e va via mentre Jenna si avvicina a Mary..
Sam mi prende per un braccio portandomi fuori.

<Che cazzo e successo a James?. >dico furioso.

<Ehi stai tranquillo, ora sta bene, sta dormendo, ha avuto una crisi respiratoria, secondo Stuart quel cancro andrebbe esportato subito ma bisogna valutare tutte le conseguenze di una seconda operazione, sai benissimo che potrebbe costargli la vita.. >

Il solo pensiero che James potrebbe morire mi fa accapponare la pelle, mi sta per esplodere la testa da un momento all'altro.

<Duncan ora va via, puzzi di alcol e se ti becca Jenna sono guai per tutti e due. >

Ha ragione, saluto Sam e mi dirigo nell'aria verde dell'ospedale, se provassi ad entrare da James potrei avere problemi con Jenna, quella arpia non mi permetterà di entrare senza essere di turno..
Prendo una sigaretta dalla tasca del giubbotto e sento qualcuno singhiozzare nel buio.

Cerco di capire da dove proviene quella voce ma nel buio mi è difficile..
Aspiro il fumo della sigaretta e inzio a camminare,finché non vedo una donna rannicchiata su di una panchina in lacrime che trema,mi avvicino e lei alza il volto spaventata dalla mia presenza.

<Mary che ci fai qua fuori? entra dentro prima che ti ammali. >dico.

<Mi hai ferita...>dice arrabbiata

<Perché?. >

<Avrei voluto che fossi stato tu a dirmi del ritorno della malattia di mio figlio.>

Mi siedo accanto a lei, non mi guarda ha lo sguardo perso nel buio, sento il suo respiro farsi pesante.

<Hai ragione sono stato un codardo, ma non trovavo il coraggio per dirtelo, e ho preferito farlo fare agli altri. >

Always together (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora