Si cresce, si cambia, si matura, ma si ha sempre bisogno di affetto, di carezze, di attenzioni.
Pranziamo tutti insieme, il tavolo apparecchiato come un campo di battaglia dove le parole sono le nostre armi. Discutiamo delle cose da fare, e mi sembra ancora strano dover chiedere il permesso ai genitori quando siamo ormai abbastanza grandi per cavarcela da soli.
Mia madre mi lancia occhiate fulminanti, come saette pronte a colpire, ogni volta che mia suocera propone qualcosa di troppo altezzoso. Stefano, con il suo annuire costante, sembra un metronomo che scandisce il tempo delle nostre conversazioni.
Restiamo a discutere per quasi due ore, ma le parole diventano un rumore di fondo, un mare di suoni in cui mi perdo. Mi limito ad annuire, come una marionetta tirata dai fili invisibili della convenzione, e continuo a sbadigliare, cercando di soffocare la noia che mi avvolge come una coperta pesante.
Sento il cellulare vibrare nella borsa, la luce del display segnala un numero sconosciuto. Mi alzo e mi dirigo verso il bagno. Stefano è accanto a me e non voglio che legga un numero sconosciuto; non ricevo mai messaggi che non siano suoi.
**Numero sconosciuto:** Spero che stia passando un bel fine settimana. Se per caso ha bisogno di un autista, sono a sua completa disposizione.
Un sorriso mi spunta sulle labbra; so benissimo chi sia. Mi chiedo come abbia fatto ad avere il mio numero. Lascio passare qualche minuto prima di rispondergli. Dopo tante ore qui, solo lui è riuscito a strapparmi un sorriso con il suo messaggio. Lo ringrazio e gli scrivo che per lunedì la mia auto sarà pronta.
Un altro messaggio...
**Numero sconosciuto:** Cosa fa di bello ora? Spero di non averla disturbata.
"Sono immersa in un noiosissimo pranzo di famiglia, discutiamo del mio matrimonio," gli rispondo. Non so perché glielo stia dicendo, ma sento di farlo. In quel momento, rispondere a quei messaggi mi fa sentire di nuovo viva, come se un raggio di sole avesse squarciato le nuvole della monotonia.
«Numero sconosciuto: Se ha bisogno di qualcuno che la faccia scappare da quelle lagne, mi dia l'indirizzo e arrivo subito!!😜».
Scoppio a ridere, un ghigno mi sfugge. Ma davvero lo farebbe? Sì, credo proprio di sì.
«Naty, tutto ok? C'è il dolce a tavola». Sento la voce di Stefano chiamarmi dalla sala da pranzo. Esco dal bagno e corro a sedermi.
«Messaggio da sconosciuto: Signorina Preziosi, attendo una sua risposta. Non si faccia desiderare troppo, la posso sempre aspettare sotto al suo appartamento».
Non riesco a smettere di sorridere,ma allo stesso tempo ho paura che Duncan lo farebbe davvero, e sarebbe un vero problema se Stefano sapesse di ieri.
«Natalia, perché ridi? Che stai facendo col cellulare?»
Mi sento colta in flagrante, come una ladra sorpresa con le mani nel sacco. Mi affretto a posare il telefono nella borsa, senza più rispondere a Duncan.
Mia madre mi chiede del lavoro, salvandomi dalla domanda di Stefano, aiutandomi a cambiare discorso.Dopo un'ora di programmi inutili su come vogliono organizzare il nostro matrimonio, il mio pensiero continua a tornare ai messaggi di Duncan. Cosa penserà del mio silenzio? Forse dovrei smetterla e dare più importanza ai preparativi... Non so perché gli abbia risposto; se fosse stato qualcun altro, lo avrei bloccato subito.
Duncan, con il suo modo prepotente e le sue piccole attenzioni, sta iniziando a occupare un posto nella mia mente, come un ospite inatteso che si fa strada senza invito.
STAI LEGGENDO
Always together (In Revisione)
ChickLitNatalia Preziosi ha 28 anni è fidanzata con Stefano il suo storico fidanzato. Da tre anni ha deciso di voltare pagina,accettando di lavorare nell'azienda di Marco amico di Stefano. Questa estate Stefano le ha chiesto di diventare sua moglie per si...