Capitolo 72

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Vecchi ricordi e primi indizi

10 giorni dopo

"Sono passati 10 fottuti giorni" urlai buttando tutto ciò che si trovava sulla mia scrivania, mi tirai i capelli indietro tra le dita e continua sbuffare nervoso accendendomi una sigaretta.

"Zayn la stiamo cercando giorno e notte, calmati" cercò di avvicinarsi Louis, scossi la testa fermandolo e mi allontanai affacciandomi alla città che compariva davanti a me. Osservai tutte le case e non potei fare a meno di pensare che Nadine poteva essere in una di quelle case come poteva non esserlo. Stavo davvero impazzendo, volevo trovarla a tutti i costi. Avevamo controllato e setacciato tutti i posti che appartenevano a Jack ma niente. Come se non bastasse, l'unica persona che poteva aiutarci cioè Ethan, era misteriosamente scomparso due giorni dopo il rapimento di Nadine, non sapevo se ci aveva traditi di nuovo o era in pericolo anche lui.

"Dove sei Nadine?" Domandai sperando di cuore potesse rispondere alla mia domanda, sarei morto pur di trovarla e saperla al sicuro. Una piccola parte di me sapeva che lei stava bene, ovvero che fosse viva. Jack era ossessionato da lei, non l'avrebbe uccisa. Ma avrebbe sicuramente fatto altro. "No! No cazzo! Lei è mia!" Urlai dando di matto ed iniziando a distruggere il mio ufficio per la terza volta in questi giorni.

"Ehi no! Calmo Zayn!" Venne subito Louis a fermarmi con l'aiuto di Liam che era arrivato probabilmente sentendo il casino, ci vollero entrambi loro per riuscire a fermarmi e calmarmi, sentii del liquido caldo scendermi lungo il petto e notai la ferita che si era aperta.

"E se stesse abusando di lei? O se l'avesse già fatto? Lei è innocente cazzo! Non se lo merita!" Domandai disperato, ero quasi sul punto di piangere, avevo un dolore al cuore e al petto che mi uccideva dentro sempre di più da giorni ormai.

"È una ragazza forte, se la caverà Zayn. Andrà tutto bene" mi rassicurò Liam abbracciandomi, era la prima volta che mi abbracciava da quando ci conoscevamo, eppure glielo lasciai fare perché per un attimo credetti davvero alle sue parole. Andrà tutto bene.


"Zayn tesoro, non mangi niente?"
La voce di mia madre mi distrasse dai miei pensieri, scossi la testa e continuai a guardare il vuoto davanti a me. Girai il ghiaccio nel mio bicchiere di whisky prima di berne un lungo sorso, tirai fuori dalla tasca l'anello di Nadine e lo osservai ricordandomi di quella volta che mi confessò di essere innamorata di me.

"Sai perché l'ho respinto?" Mi chiese avvicinandosi di sua spontanea volontà a me. "Non perché ti avrebbe dato fastidio o era ingiusto nonostante fossimo sposati solo nei documenti. Sai perché, Zayn?" Mi domandò di nuovo con voce rotta.

"Io non sapevo che l'avessi respinto prima che me lo dicesse lui" risposi io provando a giustificarmi di nuovo, scosse la testa spazientita e mi diede una spinta sul petto arrabbiata. Perché continuavo a giustificarmi? Non potevo farlo, non ne avevo alcun diritto. Io non mi mossi di un centimetro e non feci niente, rimasi solo a guardala quasi sconvolto.

"Perché non mi hai neanche dato la possibilità di parlare quella notte, maledetto stronzo!" Ribattè lei continuando a spingermi, voleva colpirmi, farmi male, voleva che sapessi quanto aveva sofferto e che mi rendessi conto che era colpa mia se era ridotta così. Voleva che sapesse che ciò che gli avevo fatto quella notte, gli aveva fatto così male perché lei era innamorata di me e si fidava. Presa dalla rabbia e dalla frustrazione mi disse: "L'ho respinto per te cazzo! Perché sono innamorata di te, Zayn non di lui!" Urlò ad alta voce dandomi un'ultima spinta, non si era resa conto di ciò che aveva detto se non dopo che lo fece. Non può essere. Non poteva averlo detto veramente, come faceva ad essere innamorata di me?

THE BRIDE- Un amore incondizionatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora