Capitolo 65

366 13 0
                                    

Perdoni difficili, promesse e cuori in guarigione

Lui era qui.
Dovetti ripetermelo mille volte prima di rendere l'idea al mio cervello che si rifiutava di collaborare, la bocca asciutta e leggermente spalancata per lo shock non mi aiutava, non riuscivo a parlare o muovermi, era come se fossi stata drogata ed avessi perso tutti i sensi tranne la vista. Quella funzionava benissimo ed era chiaro chi mostrava davanti a me. L'ultima persona che avrei voluto vedere.

Era dannatamente bello ed elegante con il completo nero che indossava e gli calzava a pennello, sotto portava una camicia bianca da cui riuscivo a intravedere i suoi muscoli insieme all'inchiostro dei suoi tatuaggi abbinata alla cravatta nera liscia dentro la giacca. I suoi capelli erano ordinati nel solito ciuffo ordinato e pettinato, il suo viso era perfetto e ancora più bello dall'ultima volta che l'avevo visto con la sola differenza della barba folta ben curata e tagliata sul mento.

Scappa! Mi urlò la mia mente terrorizzata, tornai in me e scossi la testa ricordandomi immediatamente ciò che mi aveva fatto il ragazzo che si trovava davanti a me, non potevo perdonarlo solo perché era dannatamente bello e sexy. Feci per avviarmi verso la porta e mi buttai su di essa andando nel panico totale quando mi accorsi che era stata chiusa e si poteva solo aprire da dentro, no ti prego, non di nuovo.

Mi guardai attorno allarmata boccheggiando non sapendo che fare mentre Zayn era rimasto in silenzio a fissarmi, il panico stava cominciando a farmi perdere il lume della ragione così provai a prendere lunghi respiri profondi allontanandomi da lui, poi sentii i suoi passi venire verso di me. Mi voltai di scatto trovandolo avanzare verso di me sicuro e con un espressione impassibile sul viso, lo guardai spaventata ed impaurita appiattendomi di nuovo al muro del terrazzo.

"Nadine, ti devo parlare, calmati" pronunciò lentamente fermandosi ad alcuni passi di distanza da me, mi fissò per alcuni secondi indeciso sul da farsi prima di riprendere a camminare.

"Non ti avvicinare a me!" Urlai impaurita, tastai entrambi i miei angoli per vedere se trovavo qualcosa con cui difendermi; Zayn ormai era imprevedibile. La mia mano destra toccò un vaso di vetro facendolo traballare prima di cadere per terra frantumandosi.

"Nadine, stai-..."

"Ti ho detto che non ti devi avvicinare a me!" Urlai inferocita interrompendolo, mi piegai raccogliendo il primo coccio di vetro rotto e glielo puntai contro subito con le mani tremanti e le lacrime agli occhi. "Non. Ti. Avvicinare." Sibilai a denti stretti sperando di risultare minacciosa, Zayn si fermò smettendo di venire verso di me ma non sembrò per niente impaurito o intimidito.

"Ho bisogno di parlarti" mi ripeté lui con tono basso. "Per favore" aggiunse poi, sembrava quasi una supplica e stavo per cedere prima che i ricordi di lui quella notte su di me mi tornarono in mente ricordandomi ciò che mi aveva fatto.

"Non abbiamo niente di cui parlare, io non ti voglio più vedere!" Alzai la voce quando gli dissi l'ultima frase, sapevo anch'io che non era vero, lui mi mancava da morire e avrei voluto ascoltarlo e anche perdonarlo ma non era giusto. Non potevo perdonarlo, non questa volta.

"Non dire così cazzo!" Alzò leggermente il tono di voce anche lui facendomi sobbalzare ed impallidire, non poteva di nuovo perdere la calma e non poteva obbligarmi a parlare, non aveva alcun diritto. "Nadine, per favore. Ti devo parlare. Ti devo delle scuse" mormorò poi un po' più calmo e con tono più basso.

Le lacrime mi uscirono dagli occhi scivolando lungo le mie guance, chiusi gli occhi e scossi la testa. Lui voleva parlarmi? Non potevo e non dovevo lasciarglielo fare, questa volta non l'avrei ascoltato e nemmeno perdonato anche a costo di soffrire tutta la vita. Eppure c'era una parte di me che stava urlando di ascoltarlo, che si vedeva chiaramente che era pentito e che chiunque meritava una seconda possibilità qualunque fosse la gravità della situazione. Per il momento diedi ascolto al mio cervello così lo respinsi.

THE BRIDE- Un amore incondizionatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora