Capitolo 77

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Risveglio

ZAYN POV

"Nadine, come ti senti?"
Le domandai ancora inginocchiato a terra, non potevo crederci, era surreale quello che stavo vivendo, avevo aspettato questo momento da ormai due mesi e ancora faticavo a credere che avesse aperto gli occhi, che finalmente la mia Nadine si era svegliata. Mi ci vollero un paio di secondi prima di riprendermi e schiacciare il pulsante per la chiamata del medico, doveva essere assolutamente visitata.

Nadine rimase in silenzio, si guardò attorno spaesata e confusa, respirava molto lentamente e la sua mano non aveva mollato un secondo la mia, si fermò a fissare un punto nel vuoto prima di riportare il suo sguardo su di me, i suoi occhi azzurri come il mare mi guardavano ma non capivo cosa voleva dire col suo sguardo, non capivo perché era in silenzio.

"Piccola?" Provai a chiamarla, lei si accigliò chiudendo gli occhi per poi riaprirgli, la sentii tossire leggermente così premetti nuovamente il pulsante per la chiamata, dovevano togliergli quel maledetto tubo e soprattutto volevo capire perché non reagiva o non rispondeva.

"Nadine mi senti? Stai bene?" Provai nuovamente, il suo sguardo era spento, vuoto e sembrava intimorita, la vidi portarsi una mano sulla testa grattandosela leggermente prima di farla scivolare nuovamente lungo la sua pancia.
"Amore mio" le accarezzai la guancia, era incredibilmente fredda e morbida la sua pelle.

La vidi socchiudere la bocca prima di spalancare i suoi grandi occhi celeste. "No!" Urlò forte prima di iniziare a dimenarsi, mi alzai subito preoccupato cercando di fermarla dalle spalle. Ma che le era preso?
Il suo respiro si fece sempre più veloce e la vidi portarsi una mano sul collo cercando di strapparsi il camice. "Non respiro- non respiro" continuò a ripetere.

"Calmati Nadine! Respira lentamente" provai a dirle, in realtà ero molto agitato anch'io ma dovevo aiutarla. Nadine non mi ascoltò, iniziò a tossire fortemente, il tubo di certo non l'aiutava, fece per alzarsi ma la bloccai. "Ferma, Nadine calmati per favore" quasi la supplicai. I suoi occhi erano spalancati e continuava a urlare e guardarsi attorno allarmata.

"Zayn! Che succede?"
La dottoressa Grace entrò subito seguita da un infermiere, guardò Nadine e si avvicinò subito a lei aiutandomi a tenerla ferma. "Quando si è svegliata?" Domandò cercando di guardarli le pupille.

"Poco fa, non mi rispondeva e a un certo punto ha iniziato ad agitarsi e respirar a fatica." Risposi continuando a guardare Nadine che aveva le lacrime che scorrevano lungo il suo viso.

"Ha un attacco di panico. Dobbiamo sedarla finché non si calma e riusciamo a visitarla" mi disse la dottoressa preparando la siringa, l'idea non mi piaceva per niente, si era appena svegliata dopo quasi due mesi in coma e ora dovevamo farla riaddormentare? Eppure dalle sue condizioni non c'era modo.

"ZAYN!" urlò il mio nome fortissimo aggrappandosi a me, la strinsi a me abbracciandomela subito sentendo il suo corpo tremare.

"Sono qui, Nadine. Sono qui, tranquilla" le sussurrai mentre la dottoressa le iniettava il calmante con la siringa, la sentii solo sussultare prima di calmarsi lentamente tra le mie braccia. Le lasciai numerosi baci sulla fronte accarezzandole i capelli finché capii che si era addormentata. Con delicatezza la rimisi a letto, e la vidi nuovamente con quei maledetti occhi chiusi, mi si strinse lo stomaco, avevo appena rivisto il colore dei suoi occhi dopo due mesi che erano sembrati un'eternità.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 04 ⏰

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