Pentimento, altri cuori distrutti
ZAYN POV
Non sapevo esattamente come descrivermi, come potermi definire, ci pensavo ore e ore e alla fine non riuscivo a trovare un aggettivo da potermi affibbiare, forse il più vicino era coglione. Ma mi sentivo più una merda. Più ci pensavo più mi facevo schifo, più avevo voglia di prendermi a pugni da solo.
Fissai nuovamente l'anello tra le mie mani prima di chiudere gli occhi ripensando a ciò che avevo fatto; non ricordavo tutto quello che era successo ma quel poco che ricordavo mi aveva fatto capire ciò che era avvenuta in questa casa ormai vuota e spenta senza di lei. L'avevo persa, l'avevo persa per sempre questa volta, ciò che le avevo fatto era imperdonabile. Come ho potuto farle una cosa del genere? Continuai a ripetermi mentalmente torturandomi, era passato un mese ormai da quella notte e dall'ultima volta che l'avevo vista.
Mi portai il bicchiere alle labbra svuotandolo completamente prima di schiantarlo contro il muro preso da un attacco d'ira ricordandomi che era stato l'alcool che mi annebbiava la mente e la droga che circolava nel mio corpo a farmi fare pazzie che non avrei mai pensato di fare da sobrio. Mi passai entrambe le mani sul viso coprendolo ripensando a lei, alle sue urla, al suo sguardo ferito ed impaurito, la guancia arrossata che le avevo colpito, tutti i lividi sul suo corpo esile ed innocente. Ed era tutta colpa mia, ero stato io a farle quelle cose.
Presi l'accendino da sopra il tavolo pieno di bicchieri rotti e bottiglie vuote e numerosi mozziconi di sigarette, me lo portai sotto il palmo della mano ed accesi la fiamma, chiusi gli occhi stringendo i denti mentre la fiamma ardeva sul mio palmo che bruciava, faceva un male cane ma me lo meritavo, l'avevo toccata con queste mani, era giusto che ne soffrissero. La puzza di carne bruciata cominciò a farsi sentire così spostai l'accendino sul l'altra mano riservandole lo stesso trattamento continuando a ripetermi che me lo meritavo.
L'avevo chiamata per giorni in preda alla disperazione e ai sensi di colpa ma lei non mi aveva mai risposto, il suo cellulare risultava staccato e sapevo benissimo che era spento, che l'aveva spento proprio per evitare di sentire qualcuno. Ero rimasto a crogiolarmi nel mio dolore per giorni dopo quella notte ignorando Louis che mi chiedeva continuamente cosa fosse successo, non gliel'avevo mai risposto e l'avevo cacciato più di una volta dicendogli che volevo rimanere da solo, lo stesso feci pure con mia sorella. Sonay. Non ero riuscito a guardarla in faccia neanche una volta, non avevo il coraggio di affrontarla, non sapevo come avrei potuto guardarla in faccia ancora una volta dopo ciò che avevo fatto a Nadine.
Lei era convinta che fossi il fratello maggiore perfetto, il ragazzo giusto per Nadine, era sempre stata lei in un modo o nell'altro a confortarmi e a incoraggiarmi ogni volta che dovevo farmi perdonare da Nadine, ero così iperprotettivo con mia sorella, minacciavo chiunque le si avvicinasse, avrei ucciso per lei. Eppure ero io il carnefice. Ero io quel tipo di ragazzo che non le si doveva avvicinare e il pensiero mi faceva morire dentro, non mi ero mai sentito così in vita mia. Non c'era sensazione peggiore di essere consapevoli del fatto di aver ferito una persona che per te aveva dato tutto. Io non la meritavo Nadine.
Non avevo avuto il coraggio di affrontarla finché quella sera non mi presentai nell'appartamento di Harry, da una parte ero sicuro che mi avrebbe ammazzato se mi avesse visto ed ero anche pronto perché me lo meritavo eppure ero anche sicuro che lei non aveva detto niente di ciò che era successo tra di noi quella notte, conoscendola sapevo che non l'aveva fatto. Quella sera Aydan mi aveva guardato con così tanto odio e rabbia quando mi ero presentato a casa loro mezzo ubriaco e in uno stato pietoso eppure mi aveva fatto entrare, il che confermò la teoria che avevo, Nadine non aveva detto nulla. Ricordavo ancora bene cosa mi aveva detto Aydan quella sera.
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THE BRIDE- Un amore incondizionato
Fiksi Penggemar"Dannatamente bella quanto sfortunata" sussurrò prima di andarsene spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, rimasi lì ferma, non mi ero neanche accorta che la canzone ormai era finita. Nadelaine Styles è la classica ragazza timida ed in...