Capitolo 5

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Saint Tropez, spiaggia francese e discussioni

La casa a Saint Tropez era più grande di come me la immaginavo, si trovava a pochi chilometri di distanza dalla spiaggia infatti si poteva sentire la freschezza nell'aria. La porta d'ingresso portava all'enorme salotto con la visuale del mare grazie alle grandi porte di vetro, al centro si trovava in televisore gigante che occupava quasi tutto lo spazio della parete, un lungo tappeto rosso era disteso al di sotto di esso con sopra un tavolo di vetro con tre divani neri di pelle attorno, al lato destro della porta principale si trovavano le scale che portano al piano superiore e in quello sinistro una porta che portava al bagno e poco più avanti una cucina. Nel piano superiore si trovavano quattro camere da letto e all' interno di ognuna c'era un bagno, il corridoio era decorato da numerosi quadri e piante poste ad ogni porta, alla fine di esso c'era la porta che portava in terrazza.
"Signorina Malik?" Mi volto verso la direzione da cui proviene la voce e una signora in divisa mi sorride dolcemente, avrà sui trent'anni, porta i capelli neri raccolti in un chignon perfetto e la divisa da governante perfettamente stirata. Le sorrido avvicinandomi a lei, "Mi chiami pure Nadine" le dico porgendole la mano lei me la stringe sorridendomi calorosamente e si presenta.
"Mi chiamo Sofia, se ha bisogno di qualcosa mi trova in cucina" dice lei, "Per favore dammi del tu, e si va bene, grazie mille." Le dico, lei annuisce per poi scendere giù.
Entro nella stanza che mi ha indicato Zayn prima di uscire e trascino dentro i bagagli che il signor John, l'autista di Zayn si era gentilmente disturbato di portarmeli, la prima cosa che noto è l'enorme bancone che dà sulla spiaggia e mostra un panorama magnifico con l'acqua cristallina, rimango incantata e mi avvicino aprendo la porta e respirando quell'aria che veniva dal mare e che io tanto adoravo, forse avevano ragione Sonay e Joyce venire qua non mi avrebbe poi fatto così male.
Il letto è grande, sembra un letto matrimoniale e al lato destro di esso si trova un comodino con una piccola lampada mentre quello sinistro rimane vuoto, andando più avanti si trova la porta del bagno mentre davanti a letto è situato un armadio bianco, di fianco alla porta si trova un grande comodino con un enorme specchio sopra e mi affaccio. I miei capelli sono un disastro e mi ritrovo a sbuffare, ho ancora il trucco che mi aveva fatto Sonay per il matrimonio solo che adesso è un po' sbavato, mi sento così scomoda con il completo nero che indosso e decido di cambiarmi mettendo il pigiama dato che controllando l'orario ho visto che si erano fatte le due, chissà dove poteva essere Zayn a quell'ora.
Dopo essermi messa il mio comodo pigiama scendo giù per mangiare qualcosa, entro in cucina e trovo Sofia di spalle intenta a preparare qualcosa, la cucina è accogliente e calda, al centro c'è un'isola dove davanti si trovano tre sgabelli e dall'altra parte i fornelli, un forno e il lavandino e una vasta quantità di macchinari strani per la cucina e il piano di cottura dove si trova Sofia adesso. Alla mia destra c'è un tavolo con sopra un piccolo cesto di frutta, il tutto circondato da quattro sedie di legno.
"Nadine hai fame?" Sofia si accorge di me e sorride mentre si pulisce le mani col strofinaccio, io mi giro completamente verso di lei e ricambio il sorriso.
"Non tanto, volevo solo farmi un panino" rispondo alla sua domanda.
"Oh non ti preoccupare, te lo preparo io. Siediti pure te."
"No non la voglio disturbare"
"Non dire sciocchezze tesoro, sarai stanca adesso è il minimo che posso fare per te."
La ringrazio e mi siedo su uno dei sgabelli osservandola mentre prepara un toast e mettendolo a riscaldare nel tostapane, mi sento veramente in colpa a sapere che è rimasta sveglia fino a quest'ora solo per il nostro arrivo.
"Allora ti piace la spiaggia?" chiede Sofia interrompendomi dai miei pensieri, io annuisco sorridendo, "È magnifica la visuale che si vede dal salotto" rispondo.
"Dovresti andarci, è proprio bello il mare qua"
"Lo farò sicuramente, non vedo l'ora" esclamo emozionata mentre vedo Sofia porgermi un piattino con un enorme toast ancora caldo e una salsa di fianco.
"Bevi qualcosa? Un succo? Un te'? Vino?" Mi chiede lei sempre gentilmente, "Dell'acqua va più che bene, grazie" rispondo, lei annuisce e mi porge un bicchiere vuoto riempiendolo subito d'acqua da una caraffa. La ringrazio nuovamente e addento il toast guardandomi attorno, è tutto così pulito e perfettamente luccicante. Noto Sofia sbadigliare mentre pulisce il piano con un panno nonostante non sia sporco, "Vada pure a dormire, sarà stanca" le dico prendendo un sorso d'acqua, "Non preoccuparti per me tesoro, sto bene" risponde lei negando.
"Dico davvero signora Sofia, vada pure a dormire, io sono apposto." Sofia mi guarda dubbiosa e annuisce dopo avermi chiesto almeno due volte se ero sicura, si toglie il grembiule e spegne varie macchine e dà un ultimo sguardo per poi uscire dall'isola.
"Buonanotte Nadine, miraccomando riposati." Dice lei con tono premuroso e sorridendomi,
"Buonanotte Sofia, grazie lo faccia pure lei."
Lei annuisce prima di uscire definitivamente dalla cucina e io finisco di mangiare, una volta finito metto il piattino e il bicchiere in lavastoviglie e pulisco quelle poche briciole che mi sono cadute sul marmo.

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