Capitolo 12

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Periodo rosso, tamponamenti e meccanici sexy

La mattina dopo mi svegliai mezz'ora prima del suono della sveglia a causa dei forti crampi alla pancia che non volevano cessare, sbuffai sonoramente quando notai una chiazza di sangue sul lenzuolo bianco del mio letto, ecco erano arrivate.

Mi feci una lunga doccia calda con calma, mi massaggiai i capelli con lo shampoo più di una volta prima di risciacquarli e uscii dal bagno con addosso solo l'accappatoio azzurro, scostai le tende venendo accecata dai raggi di sole e aprii a ribalta la finestra, giusto per cambiare aria.

Presi immediatamente il lenzuolo sporco e lo buttai nel cestino della biancheria sporca insieme al mio pigiama, lo rimpiazzai con uno viola che trovai all'interno del mio armadio in alto e sistemai il mio letto con sopra il piccolo cane nero di peluche che trovai ieri notte, era molto carino anche se era strano che Sonay scegliesse qualcosa di colore nero dato che mi aveva detto che detestava il nero.

Indossai una camicetta blu mettendola dentro i pantaloni neri eleganti e un po' larghi che avevo scelto, presi il correttore spalmandomene un po' sotto gli occhi per coprire le occhiaie, misi un po' di mascara imprecando a voce alta quando toccai la palpebra destra macchiandola di nero. Non ero una persona che si arrabbiava per queste sciocchezze ma col ciclo diventavo veramente irascibile, avrei anche potuto piangere per una cosa del genere.

Cominciai ad asciugarmi i capelli dopo aver finito di truccarmi e ripulire il disastro che avevo fatto col mascara, ci impiegai una buona mezz'ora ad asciugarmeli, gli misi un po' di schiuma e gli lasciai cadere in piccole onde mosse naturali. Guardai l'ora e vidi che erano appena le otto così decisi di scendere in cucina a far colazione, avevo una strana voglia di fragole, presi una giacca al volo insieme alla borsa e il telefono e uscii dalla stanza.

Tornai indietro quando mi ricordai di aver lasciato la finestra aperta così la chiusi serrandola bene e scesi le scale con la pancia che urlava ad ogni scalino fatto.

"Maledetto ciclo!" mormorai a me stessa e a bassa voce prima di attraversare il salotto e raggiungere la cucina dove trovai tutti tranne Zayn e Ash.

"Buongiorno." cercai di dire il più entusia possibile ma la verità è che ero parecchio nervosa per i continui crampi, mi sedetti sullo sgabello di fianco a Sonay che mi sorrise, indossava un vestito rosso che le arrivava fino al ginocchio e delle ballerine con un piccolo tacco, il viso naturalmente truccato.

"Buongiorno Nadine. Scusa devo andare, ciao ragazze a dopo, fate le brave." disse Joyce prendendo le mani ad entrambi i gemellini, Chantal mi salutò con la mano e ricambiai sorridendole mentre Adam c'ignorò completamente, che tipo.

"Vado pure io, Serena mi sta aspettando davanti la porta, a dopo." mi informò Sonay dopo aver controllato il telefono, si avvicinò a me lasciandomi un lieve bacio sulla guancia prima di andare verso la porta prendendo la borsa.

"Caffè?" mi domandò Anne sorridendomi, annuii ringraziandola anche se pensai che non avrei dovuto con questo mal di pancia, ma presi lo stesso un sorso di caffè dopo che Anne mi riempì la tazza.

"Anne?" la chiamai insicura se chiederglielo o meno, Anne si voltò verso di me col sorriso amorevole da nonna stampato in viso così decisi di chiederglielo, lei dovrebbe capirmi.

"Ci sono le fragole? Ne ho veramente voglia." chiesi incerta, Anne annuì prima di aprire il frigo e prenderne un cesto, me ne mise un paio in una ciotola di vetro e me le passò sorridendo.

"Grazie mille Anne! Sei la migliore!" esclamai davvero contenta prendendone una e portandomela alla bocca, quasi svenni quando il sapore dolciastro della fragola venne a contatto con le mie labbra.

THE BRIDE- Un amore incondizionatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora