Corse mattutine, Sonay e notizie sconvolgenti
Dicono che il destino è scritto, se una cosa deve succedere, che la si voglia o no, succede. Improvvisamente, senza aspettarselo, tu ti ritrovi persa, confusa ma sopratutto disperata. Cerchi in qualunque modo di uscirne, proprio come gli uccellini in gabbia, quando tu la apri loro cercano in tutti i modi di uscire, ma non ce la fanno. Io l'ho vista in questo modo, ho cercato in tutti i modi di uscirne ma si sa se è destino, lo accetti, anche perché non hai scelta.
Stringo forte il tessuto bianco sotto le mie dita tremanti e mi guardo allo specchio; i miei lunghi capelli biondi sono racchiusi in un'acconciatura elegante e cosi complicata che ancora adesso non so come abbia fatto Sonay a farmela, scuoto la testa mentre cerco di trovare qualcosa di positivo in tutto ciò che sta accadendo. Vorrei prendere il detergente che si trova sul tavolino e struccarmi, togliermi questo trucco che nasconde tutta la mia angoscia e il mio dolore. La gente non saprà mai cosa c'è dietro a questo viso perfettamente truccato, le sopracciglia ben definite con la matita, le ciglia allungate col mascara che ho sempre odiato ma che Sonay ha insistito per mettermelo, questo rossetto fastidiosamente rosso e appariscente e tutte queste sfumature sulle mie palpebre. Infatti per loro sembrerò una di quelle ragazze contente, emozionate per il Grande giorno come lo chiamano tutte ma vorrei davvero che solo sapessero la verità, le cose come stanno realmente.
"Nadine, è arrivato il momento della sposa."
La voce dura e ferma di Trevor mi riporta alla realtà, sbatto le palpebre appesantite dal mascara e faccio un respiro profondo prendendo la collana che ho al collo tra le dita, la stringo fino a sentire il freddo metallo argentato conficcarmi le dita.
Ho il respiro corto, vorrei piangere ma già mi immagino lo sguardo di rimprovero dei truccatori dopo lunghe ore di lavoro quando vedranno il trucco colato.
Mi guardo un'ultima volta allo specchio, e mi faccio forza."Mamma, aiutami tu. Ti prego." Sussurro lentamente, fissando il cristallo appeso al mio collo.
***
DUE GIORNI PRIMA
'We keep this love in a photograph
We made these memories for ourselves
Where our eyes are never closing
Our hearts were never broken
And time's forever frozen, still'La voce di Ed Sheeran suonava nelle mie orecchie dolcemente mentre affaticata e sudata, correvo per le stradine deserte di una New York molto calda, la giornata si era prospettata soleggiata e una delle migliori secondo le condizioni date dal meteo e fortunatamente era così. Avevo bisogno di correre, quando sta mattina mi ero alzata presto e avevo spostato le tende della finestra, i raggi del sole mi avevano quasi accecata ero davvero contenta e soddisfatta, non aspettavo altro.
Così mi ero lavata la faccia e chiuso i miei lunghi capelli in una coda alta e indossato il primo paio di leggins trovati nell'armadio abbinandoli ad un top rosa fluo e le mie adorate converse nere, una volta scesa in cucina la faccia di Marian, infatti non era risultata per niente sorpresa o meravigliata, le avevo detto più volte quanto desideravo una bella giornata di sole per correre. Non feci nemmeno colazione per quanto ero emozionata, presi una mela al volo nonostante le continue lamentele di Marian sul fatto che mangiassi poco e che dovevo mangiare di più perché secondo lei sembravo una di quelle ragazze tutte stuzzicadenti che mangiavano insalata con due pomodorini contati sul piatto, per mantenere la linea; ma io non ero affatto così anzi, il mio fisico non era mai risultato un problema per me.
Mi fermai in un parchetto per prendere aria, appoggiando le mani su entrambe le ginocchia cercando di riprendere fiato, mi guardai intorno notando con piacere il parco vuoto se non due o tre coppiette sedute sulle panchine a scambiarsi baci magari nascosti, una coppia attirò la mia attenzione, lui la baciava e ogni volta che si staccava si guardava intorno allarmato come un bambino colto in fragrante dalla madre rubare una merendina, lei invece continuava a sorridere, arrotolandosi qualche ciocca di capelli neri tra le dita lo attirava nuovamente a lei mangiandogli la faccia.
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THE BRIDE- Un amore incondizionato
Fanfiction"Dannatamente bella quanto sfortunata" sussurrò prima di andarsene spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, rimasi lì ferma, non mi ero neanche accorta che la canzone ormai era finita. Nadelaine Styles è la classica ragazza timida ed in...