THE BRIDE- Un amore incondizionato

Capitolo 6

Gala di beneficenza, champagne e Jack Collins

Erano passati quattro giorni da quando avevo discusso con Zayn, non ci siamo più parlati da quel momento, veniva a casa ma era come se non ci fosse dato che passava dall'ufficio del lavoro a quello in casa senza nemmeno salutare quando entrava a casa. Non si presentava nemmeno durante i pasti, insomma per vederlo dovevo stare sveglia fino a tardi notte finché rientrava lui ma non ci sono riuscita, ho provato il primo giorno ad aspettarlo ma mi sono addormentata nel comodo divano nero nel salotto lasciando anche la televisione accesa, il mattino dopo mi trovai nel mio letto quindi supposi che era rientrato davvero tardi dato che mi ricordo che alle due ero ancora sveglia a guardare un noioso documentario sugli animali, i giorni successivi ci rinunciai.

Non posso dire di essermi annoiata in questi giorni dato che Isabel mi ha riempito tutto il mio tempo vuoto, passavamo giornate intere a giocare in giardino, a leggere insieme, a farla nuotare nella grande piscina sul retro della casa che scoprii solo grazie a lei. La mia non era noia forse mi ero solo stancata della solita routine, in più Zayn mi aveva vietato di uscire la sera quindi se uscivo, lo facevo solo di mattino o pomeriggio fatto sta che per le sei dovevo essere a casa o veniva a cercarmi, mi aveva dato fastidio tutto sto suo comandare la gente ma non mi aveva dato di contraddirlo che era uscito quella mattina sbattendo forte la porta d'ingresso lasciandomi lì impalata. Lo avevo mandato a quel paese urlando da dietro la porta ma dubito che mi abbia sentito dato che non avevo ricevuto nessuna risposta da parte sua non che me ne aspettassi una, quel ragazzo mi irritava, forse l'ho già detto in precedenza ma lui riusciva davvero a tirar fuori il peggio di me.

Ero seduta nel balcone di camera mia a godermi il panorama che si vedeva quando il mio telefono cominciò a squillare, sbuffai alzandomi a malavoglia e presi il cellulare rispondendo senza neanche guardare.

"Pronto" risposi secca.

"Zayn ti ha già contagiata?" La sua voce mi fece sorridere e sentii come se all'improvviso mi fosse tornata tutta la forza che mi era svanita in questi giorni.

"Niall scusa," risposi "mi stavo godendo il panorama"

"Tranquilla, anzi mi hai fatto ridere! Non capita tutti i giorni di sentire la tua voce acida" rispose Niall imitando la mia voce scoppiando poi a ridere, amavo la sua risata. Risi anch'io insieme a lui.

"Come stai? Mi manchi tanto" era vero Niall era quello che mi mancava di più, mi mancavano anche Sonay e Joyce ma la mancanza di Niall era maggiore, a volte mi sentivo soffocare pensando che lui era dall'altra parte e io qua. Quel ragazzo era parte di me.

"Anche tu piccola, come sta andando là con quel coglione?" risi sentendo l'ultima parola e cominciai a raccontargli tutto interrompendomi quando lui doveva fare battute sul carattere di Zayn facendomi di conseguenza ridere e perdere il filo del discorso.

Restammo a parlare per quasi due ore quel pomeriggio facendomi stare bene e ridere, mi raccontò che aveva fatto amicizia con Sonay uscendoci insieme spiegandomi bene che stavano solo instaurando un rapporto d'amicizia visto che sia lei che lui conoscevano Louis, mi disse anche che stava andando a tantissime feste approfittando dell'assenza del fratello e scoppiai a ridere, quella ragazza non cambierà mai.

"Mi ha fatto davvero piacere sentirti Niall, grazie davvero. Non vedo l'ora di vederti giuro non immagini quanto mi ma.." venni interrotta dalla porta di camera mia che venne spalancata violentemente e Zayn apparse alla soglia con i suoi soliti vestiti eleganti, notai i primi bottoni della camicia aperti facendo scoprire i numerosi tatuaggi che aveva, cavoli ne aveva davvero tanti, rimase a fissarmi e io mi schiarii la gola prima di distogliere il mio sguardo da lui.