Sensi di colpa e trasloco in due
"D'accordo, tenetemi aggiornata. E sta tranquilla adesso porto Adam a letto" risposi prima di riattaccare, mi misi il telefono in tasca con ancora le mani tremanti e finii di ripulire il disastro in salotto raccogliendo i pezzi di vetro.
Chantal era stata portata subito in pronto soccorso, fortunatamente non aveva riportato nulla di grave e adesso stava bene, aveva perso i sensi quando cadde sul pavimento e si fece solo un piccolo taglio alla nuca. I medici però avevano preferito che la notte rimanesse in ospedale in modo che potessero tenerla sotto controllo, erano andati tutti in ospedale insieme a lei tranne me e Adam; Joyce ritenne opportuno che il piccolo non andasse con loro così mi pregò gentilmente di rimanere con lui, io accettai anche perché non volevo andare, i sensi di colpa mi stavano uccidendo dentro.
"Nadine" urlò Adam dal piano di sopra, buttai immediatamente la scopa e paletta che avevo in mano e mi precipitai subito in camera sua facendomi male salendo le scale.
"Adam! Che succede?" Domandai preoccupata quando aprii la porta, mi guardai intorno ma fortunatamente non c'era nessuno così mi tranquillizzai e mi avvicinai ad Adam che stava rannicchiato sotto le coperte del suo letto blu.
"Non riesco a dormire" mi sussurrò con gli occhi lucidi, gli sorrisi distendendomi di fianco a lui e lo strinsi a me, stranamente si avvicinò pure lui e potei sentire il suo piccolo cuore battere fortissimo.
"Chantal morirà?" Mi chiese con voce piccola, sentii qualcosa bagnarmi la maglietta e abbassai lo sguardo vedendo il piccolo viso di Adam bagnato dalle lacrime.
"No tesoro, Chantal sta bene, è una bambina molto forte" lo rassicurai asciugandogli le lacrime, lui annuì tirando su col naso e mi sentii terribilmente male, volevo alzarmi e scappare, allontanarmi da tutti e continuare a urlare a vuoto tirando fuori tutta la rabbia che avevo dentro.
Rimasi lì con lui per alcuni minuti finché si addormentò, lo coprii bene e spensi la luce lasciandogli solo quella piccola della lampadina ad illuminargli la stanza ed uscii lasciando la porta aperta per poterlo sentire se si fosse svegliato, tornai in salotto e continuai a pulire ripensando a ciò che era successo, nessuno si era accorto della bottiglia se non Zayn, erano tutti concentrati ad assicurarsi che Chantal fosse viva in quel momento.
Chi poteva essere stato? Che cosa voleva da me? Continuavo a domandarmi, cosa potevo aver fatto di tanto sbagliato per meritarmi tutto questo odio? Mi tornò in mente il messaggio che ricevetti poche ore fa dallo sconosciuto in cui mi avvisava che avrei ricevuto una sorpresa e sentii una morsa al petto; dovevo aspettarmi una cosa del genere, avrei dovuto avvertire Zayn o qualcuno, magari se lo avessi fatto non sarebbe successo tutto questo e Chantal adesso sarebbe a letto a litigare con Adam e non in un ospedale.
Era tutta colpa mia. Dovevo farmi male io non lei, lei era solo una povera bambina, come poteva esistere gente così cattiva al mondo? Dovevo fare qualcosa, non potevamo andare avanti così, io costituivo un grande pericolo e non potevo stare qui dove dei bambini e della gente innocente poteva farsi del male per colpa mia, così presi una decisione, poteva sembrare stupida e pericolosa ma era giusto così, non sarei riuscita ad accettare il fatto che qualcun altro venisse ferito a causa mia.
Sentii il portone di casa aprirsi e vedi entrare Zayn, abbassi subito lo sguardo sentendomi le lacrime salire; buttai la scopa per terra quando alcuni cocci di vetro non vollero finire sulla paletta e gli raccolsi con le mani stringendo volutamente forte il pugno fino a farmi sanguinare la mano, te lo meriti Nadine.
"Nadine, che cazzo fai?" Domandò Zayn a voce alta avvicinandosi a me, mi aprì la mano e tolse via tutte le schegge e fu lì che scoppiai in un pianto liberatorio, mi ero trattenuta fin troppo, avevo bisogno di liberarmi del dolore in qualche modo.
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THE BRIDE- Un amore incondizionato
Fiksi Penggemar"Dannatamente bella quanto sfortunata" sussurrò prima di andarsene spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, rimasi lì ferma, non mi ero neanche accorta che la canzone ormai era finita. Nadelaine Styles è la classica ragazza timida ed in...