Capitolo 34

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Ubriaca, gelosia e rivelazioni, chiamate inaspettate

"Perché lo fai?" Domandai a bassa voce staccandomi da lui, mantenni lo sguardo basso ancora imbarazzata da ciò che era appena successo, riuscivo a sentire perfettamente il suo respiro sulle mie labbra e l'alito che sapeva di tabacco e menta.

"Non lo so nemmeno io, dannazione Nadine." Sbottò frustrato passandosi una mano tra i capelli, guardò ovunque prima di riportare i suoi occhi su di me. "Non uscire così" mi avvertì avvicinandosi nuovamente, sapeva benissimo che ogni volta che mi toccava non riuscivo più a essere quella forte, quella capace di contraddirlo e cedevo subito; sapeva anche come usare ciò contro di me.

"Non puoi comandarmi Zayn" risposi velocemente cercando di allontanarmi dalla sua presa, lui di conseguenza non spostò le braccia che si trovavano all'altezza della mia testa e fece aderire il suo petto duro e muscoloso contro il mio attaccandomi nuovamente al muro, aprì la bocca per rispondermi venendo interrotto dalla porta che si aprì rivelando Sonay.

"Nadine, il tuo cellulare era in camera mia, sei pron-..." si fermò quando ci vide, sorrise maliziosa incrociando le braccia al petto e io arrossii allontanando subito Zayn da me che stavolta non oppose resistenza.

"Se avete finito di procreare, io direi che potremmo anche andare dato che siamo in ritardo" annunciò Sonay avvicinandosi a me e porgendomi il cellulare mantenendo quel sorrisetto che stava iniziando ad infastidirmi dato che mi metteva a disagio

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"Se avete finito di procreare, io direi che potremmo anche andare dato che siamo in ritardo" annunciò Sonay avvicinandosi a me e porgendomi il cellulare mantenendo quel sorrisetto che stava iniziando ad infastidirmi dato che mi metteva a disagio.

"Non- non stavamo facendo niente" balbettai imbarazzata sistemandomi i capelli dietro le spalle sperando che il rossore delle mie guance si confondesse col fard che avevo messo prima.

"Certo, stavate solo scopa-..."

"Chiudi la bocca Sonay e fatti i cazzi tuoi" la interruppe Zayn con voce dura e scontrosa guardandola poi si girò verso di me. "Cambiati, vi aspetto giù, avete meno di cinque minuti" disse prima di uscire dalla stanza sbattendo la porta violentemente.

"Perché devi cambiarti?" Domandò Sonay confusa mentre si sedette davanti allo specchio,  controllò in mezzo alla trousse di trucchi e tirò fuori un lucida labbra color ciliegia.

"Dice che è troppo corto" risposi alzando le spalle, Sonay si fermò con il lucida labbra davanti alla bocca e si voltò verso di me incredula.

"Non vorrai cambiarti davvero?" Chiese alzando entrambe le sopracciglia, in realtà non volevo farlo arrabbiare dato che avevamo appena fatto pace ma non avevo altri vestiti qua e la parte diabolica di me, influenzata dal consiglio di Sonay voleva punirlo e farlo impazzire.

"Scordatelo Nadine. So com'è fatto mio fratello, è capace di abbindolare le ragazze anche solo con un occhiolino. Scommetto che ha fatto lo stesso con te" disse lei incredula alzando le braccia in aria. "Deve imparare la lezione."

THE BRIDE- Un amore incondizionatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora