5 anni prima...
Joe's POV
Se n'è andata. L'ho lasciata andare. Non l'ho fermata. Sono rimasto fermo. Non ho mosso un muscolo. Ma che mi prende??!! È solo una ragazza come tutte le altre, l'unica che ha detto no al mio invito, la prima che mi ha rifiutato, la sola che ha avuto il coraggio di darmi uno schiaffo. Perchè dovrebbe importarmi che sta ballando con un altro o che si sta strusciando con un altro stronzo? Un momento, ora si stanno baciando anzi sembra quasi che la stia mangiando, cos'è? Un vampiro? Non penso che resisterò a lungo seduto su questo sgabello rimanendo solo a guardare impassibile quello che succede. Perdo del tutto la ragione quando noto che Erica cerca di divincolarsi dalle braccia del ragazzo ma lui al contrario la stritola ancora di più per quanto sia possibile dato che sono uno spalmato contro l'altro. Mi dirigo verso loro facendomi strada in mezzo alla folla di gente e la tolgo dalle grinfie di quel schifoso che appena mi vede si scansa e si guarda in giro, probabilmente per cercare un'altra ragazza. Lei sembra confusa o forse è un po' sconvolta, così decido di portarla via da quella mischia di persone e ci sediamo su un divanetto poco lontano. Erica continua a non dire una parola guardando un punto fisso davanti a sè.
"Ehi tutto bene? Se vuoi posso portarti a casa" le propongo dato che continua a non parlare. Finalmente si volta guardandomi e poi dice:"Voglio restare"
"Sicura?" le chiedo perplesso non capendo il motivo della sua decisione.
"Sì Joe, voglio stare alzata tutta la notte e non pensare a nulla, voglio solo divertirmi" risponde convinta.
"Ma io non mi chiamo Joe" affermo un po' deluso perchè non si ricorda nemmeno il mio nome, anche se probabilmente è un effetto dell'alcool che credo non abbia ancora smaltito e direi nemmeno del tutto assorbito dato che ordina altri drink per entrambi. Mi lascio travolgere da questa sua euforia momentanea e continuiamo a bere finchè lei si alza facendo alzare anche me e mi trascina in mezzo alla folla tenendo ben salda la mano, stretta in un pugno sulla mia maglietta. Io la seguo senza fare troppe domande, quando all'improvviso si ferma voltandosi verso di me e inizia a fissare le mie labbra mentre comincia a muovere in modo provocante i fianchi avvicinandosi sempre di più e facendomi letteralmente andare fuori di testa. Dopo le alzo di poco il mento per far incontrare il suo sguardo con il mio e rimaniamo così, l'uno perso negli occhi dell'altro, per un tempo indefinito riducendo sempre di più la distanza che ci divide. Lei cancella ogni mia insicurezza baciandomi e io la tengo stretta per la paura che possa scappare di nuovo, ma contro ogni mia aspettativa allaccia le sue braccia dietro al mio collo tirandomi leggermente i capelli e rendendo tutto questo molto più elettrizzante. Purtroppo come ogni bel momento anche questo ha una fine ma decisamente peggiore di quanto immaginassi dato che mi ritrovo in bagno con lei piegata in due sul cesso che rimette pure l'anima e io che le tengo i capelli. Una volta finito lo strazio usciamo dal locale ma la riccia al mio fianco non si regge bene in piedi e i suoi tacco 12 non l'aiutano con l'equilibrio, così la porto in braccio mentre cerco la macchina che sembra scomparsa.
"Sei bello" mi dice, non capendo se è ancora ubriaca o meno.
"Anche tu lo sei" le rispondo anche se molto probabilmente non si ricorderà nulla di questa conversazione.
"Perché me?" mi domanda come se fosse chiaro a cosa si stia riferendo. Dopo poco si accorge che non ho capito e aggiunge:"Perchè ci tenevi tanto che uscissi con te?"
"In effetti non so lo neanche io il perchè...forse per i tuoi capelli o per il tuo carattere così determinato o semplicemente perchè sei tu e dalla prima volta che ti ho vista, sei sempre stata presente nei miei pensieri. Mi rendo conto che probabilmente ho usato l'approccio sbagliato ma in mia difesa non potevo prevedere la tua reazione come invece ho sempre fatto con le altre"
"E ti hanno detto sì tutte le ragazze prima di me?"
"Sì, può darsi che abbia scelto proprio te perchè non sei prevedibile come le altre" affermo capendo finalmente il motivo per cui sono stato teso per quasi tutta la serata.
"Non sono io imprevedibile, sono le altre che sono monotone" dice lei appoggiando il suo naso freddo sul mio collo caldo facendomi allontanare un poco. Ci ritroviamo di nuovo a una distanza molto ravvicinata e questa volta sono io che non ci penso due volte e la bacio. Questo però è diverso dai precedenti e più...wow! Finalmente trovo l'auto e guido fino a casa mia dato che si è addormentata prima che le potessi chiedere l'indirizzo. Una volta arrivati la metto sul letto mentre io vado in bagno per risvegliarmi un po' e realizzare quello che sto facendo. Lei è la prima che porto nella mia stanza, non avevo mai portato nessuno qui e la situazione mi spaventa molto. Non voglio che finisca tutto sta notte, vorrei solo che rimanesse perché senza di lei mi sento perso, vuoto. Uscendo dal bagno noto con piacere che lei si è svegliata e si sta girando intorno per la camera dandomi le spalle. Mi appoggio con la spalla contro la porta incrociando le braccia sul petto e mi godo la scena di lei, che nonostante sia scalza, barcolla un po' da una parte all'altra finché si volta nella mia direzione e incontra il mio sguardo divertito mentre il suo è leggermente confuso.
"Portami a casa, ora" dice con tono autoritario.
"Perché invece non resti?" le domando io avvicinandomi e facendola conseguentemente indietreggiare. Si ferma quando va contro il letto e sta per caderci sopra per via della sua instabilità ma io la prendo facendo combaciare perfettamente i nostri corpi. Lei appoggia la testa sulla mia spalla e sembra quasi come una di quelle scene dei film in cui parte un canzone dolce e i protagonisti si muovono lentamente rimanendo abbracciati. Decido di rendere questo momento perfetto e inizio a cantare la mia canzone preferita di Ed Sheeran, thinking out loud, e lei sembra apprezzarla molto mentre ci spostiamo piano avanti e indietro per la stanza. Finita la melodia, la faccio sdraiare sul materasso sotto di me e la bacio mettendo una mano sotto la sua canotta ma che lei però blocca subito.
"Ti fidi di me?" le chiedo guardandola dritta negli occhi e per un attimo sembra che la sua mente sia tornata lucida.
"Sì" risponde semplicemente, lasciandomi senza parole e senza farmelo ripetere la bacio lasciandomi travolgere dal vortice d'emozioni che ho trattenuto per tutta la sera e che ora trova libero sfogo.
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Ti fidi di me? (one direction)
Teen FictionErica Giordano, 25 anni, ha gli occhi castano scuro come i suoi capelli ricci, è un famoso avvocato di Londra con una carriera impeccabile. È molto determinata, non ha mai perso una causa. Fidanzata da quasi due anni, convive con il suo ragazzo in u...