Ti fidi di me? (one direction)

Sì, infatti

Quando io e Zayn entriamo nel salotto chiedo a Louis irritata solo dalla sua presenza:"Che ci fa Jessie qui?"

"Non solo ti sei fatta il mio ragazzo, ma ti sei portata il tuo segretario figo per fare una cosa a tre!" mi urla contro lei.

"No, Zayn è qui perché è depresso tonta!" le rispondo a tono.

"Comunque sei uscita con Ashton brutta zoccola!" sta dicendo mentre si avvicina a me ma Louis la blocca, tappandole la bocca per farla stare zitta e mi domanda:"È vero che sei uscita con questo Antony?"

"Si chiama Ashton e comunque no, era solo una farsa per far rodere te e il tuo adorato fratellino" rispondo rivolgendomi a Jessie.

"Lei è la sorella di Luke?" chiede incredulo Louis lasciandola andare dalla sua presa.

"Dato che ormai siete così intimi con Ashton, ti ha anche detto con chi lo tradivo?" mi chiede Jessie guardandomi con aria di sfida.

"Tu eri fidanzata con un altro mentre uscivi con me?" chiede Louis ancora più scioccato di prima.

"Frena un attimo, voi due vi frequentate?!" domando io con una voce mista tra lo stupore e la gelosia.

"Da due settimane, ma tanto non sarebbe durata ancora per molto perché oggi volevo lasciarti" afferma Louis arrabbiato con la bionda vestita da vacca.

"Perché avresti dovuto? Per lei?" dice schifata Jessie.

"Anche se fosse? Tu stavi con due ragazzi contemporaneamente, di cui uno purtroppo era il sottoscritto!"

"Non preoccuparti, perché sono io a lasciarti!" grida lei con voce stridula uscendo dalla porta. Rimaniamo in un silenzio di quelli che quando finiscono, dopo si scatena l'inferno o almeno questa è la mia impressione.

"Forse dovrei andarmene anche io" interrompe il silenzio Zayn per niente a suo agio mentre gioca nervoso con il suo bracciale e guarda le sue nike bianche.

"Non preoccuparti puoi restare" afferma Louis lasciandomi sorpresa della sua ospitalità e andando verso la porta.

"Dove vai?" gli chiedo prima che esca.

"A farmi una passeggiata"

"A quest'ora?" gli domando un po' perplessa.

"Sì, ho bisogno di pensare" afferma leggermente scazzato prima di chiudersi la porta alle spalle a lasciare me e Zayn da soli. Non sapendo bene che fare decidiamo di aspettarlo guardando un po' di televisione e dopo nemmeno dieci minuti il mio segretario si è addormentato sul divano. Intanto per ingannare il tempo e non chiudere gli occhi anche io, giro un po' per tutte le camere della casa e non so perchè ma ha qualcosa di familiare. La cucina è decisamente la mia preferita con l'isola in mezzo alla stanza, l'ho sempre desiderata. Al secondo posto va il bagno al primo piano perchè è enorme, potrebbero starci dentro benissimo cinque persone senza che l'una disturbi l'altra. Infine sul terzo gradino del podio c'è la camera da letto, non ha niente di speciale o che attragga particolarmente la mia attenzione ma mi piace per la sua semplicità. Sul comodino vicino al letto, guardo l'ora che indica l'orologio e si sono fatte già le tre del mattino. Torno nel salotto dove trovo Zayn che dorme con la televisione accesa ma di Louis ancora nessuna traccia. Provo a chiamarlo sperando che abbia portato il telefono con sè.

"Pronto?" risponde quando stavo per mettere giù la linea.

"Dove sei Louis?" chiedo preoccupata.

"Sono in ospedale perchè?" mi dice come se fosse il posto più ovvio in cui potrebbe essere.

"Che fai in ospedale? È successo qualcosa?" gli domando cercando di mantenere calma.

"Sto bene, sono venuto solo a trovare mia sorella"

"E quando torni?"

"Non ho molto sonno, perchè non mi raggiungi tu? Così facciamo due passi insieme" mi propone invece lui.

"D'accordo, arrivo" dico chiudendo la telefonata e uscendo di casa. Mentre vado verso l'ospedale penso a quella vipera di Jessie e a quello stronzo di Luke...certo che sono proprio fratelli, solo che Luke è più adorabile. L'immagine di lei insieme a Louis mi fa venire il volta stomaco e mi fa salire anche il mio istinto omicida che ho per lei dalla prima volta che l'ho vista. Arrivata davanti all'edificio noto che Lou è già fuori ad aspettarmi e mi raggiunge non appena mi vede.

"Perchè hai finto di stare con Austin? Non credo alla versione che hai dato a Jessie" mi chiede mentre camminiamo per le vie buie di Londra.

"Il suo nome è sempre Ashton, comunque l'ho fatto solo perché ho bisogno di un'informazione"

"E sarebbe?"

Non mi va di raccontargli tutto però non so nemmeno cosa inventarmi.

"Cinque anni fa', quasi sei ormai, sono andata ad una festa ed ho conosciuto un ragazzo del quale non ricordo assolutamente niente. So soltanto che il giorno dopo mi sono svegliata nel suo letto e me ne sono andata prima che si svegliasse"

"E Ashton, o come si chiama, sa chi è?" mi domanda interrompendomi.

"No, Luke mi ha detto che era lui quel ragazzo ma non ne sono del tutto convinta e dato che Ashton è bravo a violare la privacy degli altri, ho accettato di far finta di essere la sua ragazza"

"Ma se non fosse Luke, continuerai a cercarlo comunque questo ragazzo?"

"È da cinque fottutissimi anni che lo cerco! Lo sogno tutte le notti e non riesco mai a vedergli il viso" gli rispondo esasperata. Lui sembra sorpreso da quest'ultima frase che ho detto però non dice niente e continua a camminare guardando davanti a sè mentre cerca di nascondere un sorriso.

"Cosa ti diverte di tutta questa situazione?" gli domando non capendo il motivo della sua improvvisa allegria.

"Pensavo che fino al mese scorso non mi avresti mai detto una cosa simile"

"Già, tu piuttosto perché uscivi con quella?"

"Non era niente di serio, non è successo nulla fra di noi e poi noi siamo solo amici giusto? Quindi non ti dovrebbe aver creato nessun problema" afferma per provocarmi ma io gli rispondo senza esitare:"Assolutamente no, come a te non avrebbe cambiato nulla se io fossi stata davvero fidanzata con Ashton o meno"

"Sì, infatti" risponde non troppo convinto. Passeggiando ci ritroviamo davanti casa sua e rientrando troviamo Zayn che dorme beatamente ancora davanti alla televisione accesa. Louis la spegne e andiamo insieme nella sua stanza. Mi butto sul letto senza nemmeno cambiarmi, sono distrutta, e mi addormento dopo pochi istanti.