'Sì'

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"Io mi oppongo!"

Dopo questa frase, breve ma concisa, si sente un 'Oh' di scandalo proveniente dalla gola di ogni singolo invitato a questo maledetto matrimonio. Tutti gli occhi sono puntati sul moro che sta in piedi impalato in mezzo alle altre persone che lo guardano con visi scioccati, mentre Luke guarda me aspettando una spiegazione che non arriva in quanto non me lo spiego neanche io. Ora è calato un silenzio decisamente straziante e gli sguardi si spostano dal moro che non sa tenere la bocca chiusa a me.

"Che sta succedendo?" mi domanda il mio quasi marito in preda al panico, più di quanto non lo sia io.

"Risolvo io, vedo quale problema lo affligge e riprendiamo la cerimonia, ok?" dico al biondino vestito elegante che annuisce e passo per la navata centrale tenendo lo sguardo fisso su quel demente che ha deciso di parlare nel peggior momento che potesse scegliere. Una volta superato tutti i vari parenti e amici che stanno assistendo a tutta questa messa in scena, aspetto il cavaliere coraggioso che ha avuto le palle di opporsi.

"Malik!" esclamo decisa, notando che è rimasto fermo al suo posto invece di seguirmi. Immediatamente viene verso di me e ci allontaniamo insieme dagli sguardi indiscreti degli invitati.

"Che cosa aveva in mente?! Non siamo ad un processo in cui lei può fare obiezioni!" gli dico cercando di non urlare.

"Le ho mandato anche il ragazzo del sogno, perché vuole ancora sposarsi con quel biondo tinto?!" chiede esasperato il mio collega che fortunatamente ha di nuovo i capelli castani.

"Invece Joe è quello giusto? E comunque Luke è biondo naturale"

"Tinto o no, l'ha tradita per poco meno di un anno...come può perdonare lui e non Joe?" mi domanda ancora Zayn mentre io inizio ad averne davvero abbastanza di questa storia.

"Mi ascolti, io sono maggiorenne e patentata, ho ancora la capacità di intendere e di volere quindi non ha il diritto di dirmi cosa fare o non fare, io mi sposerò con Luke Hemmings che le piaccia o meno" affermo sull'orlo di una crisi ma non so come riesco a tenere tutto dentro e a reprimere ogni sentimento.

"Ha ragione, avrei dovuto sostenerla in un giorno importante come questo e lo farò anche quando si pentirà di questa sua scelta" mi dice poco prima di tornare vicino a Miriam e subito dopo torno da Luke.

"Ho risolto, possiamo continuare" dico sorridendo mentre il prete riprende la messa prima interrotta. Ripensando a quello che mi ha detto il mio caro segretario, mi tornano i dubbi che avevo sta mattina. Tutte le persone a me più care hanno cercato vanamente di dissuadermi da questa mia decisione: Harry mi ha consigliato di dire la verità a Luke sulla sua paternità finché ero in tempo...ma credo che oggi non sia proprio il giorno adatto, Miriam mi ha detto che sto facendo l'errore più grande della mia vita, mio fratello mi ha dato le chiavi della sua auto in caso cambiassi idea, Zayn pensa che rimpiangerò questo 'Sì', persino mia madre mi chiesto di pensare bene a quello a cui sto andando incontro. Ci mancava solo più che il dottor Horan, Ashton e Liam mi dicessero qualcosa. L'unico che non mi ha detto cosa dovrei fare è Louis, non l'avrei mai immaginato e mi ha sorpreso molto ma non posso lasciare Luke sull'altare. Se non avessi voluto davvero sposarlo, l'avrei mollato prima di arrivare al matrimonio e in ogni caso io e il biondino stiamo bene insieme. Lo amo? Non lo so, ma con il senno di poi tutto può cambiare e magari potrei innamorarmi di nuovo di lui. E il bimbo o bimba nella mia pancia? Direi che devo mantenere la calma e risolvere un problema alla volta, in fondo non devo dirgli tutto oggi, passeremo molto tempo insieme, non devo necessariamente affrettare le cose. Mi convinco che può davvero funzionare questo mio piano assurdo e privo di senso mentre ci scambiamo le fedi. Faccio l'errore di guardare indietro tra gli invitati e immediatamente incontro il suo sguardo che in questo momento è tanto indescrivibile per la sua bellezza quanto indecifrabile per la sua profondità. Ogni mio tentativo di dimenticarlo sarà inutile dato che i suoi occhi rimarranno sempre impressi nella mia mente. Non ci sono riuscita per più di cinque anni e non sapevo nemmeno che fosse lui, quante speranze ho adesso? Involontariamente mi allontano un poco da Luke, ma subito mi prende per mano ed esco dal mio temporaneo incantamento. Cerco di ritrovare la concentrazione, con scarsi risultati, per capire quello che sta dicendo il pastore o almeno comprendere a quale punto della cerimonia siamo arrivati. D'un tratto mi sento leggermente in soggezione sotto lo sguardo incuriosito di tutti gli amici e parenti, quello a disagio di Luke e quello confuso del prete.

"Come scusi?" chiedo al prete capendo di essermi appena fatta una figura di merda.

"Vuoi tu, Erica Giordano, prendere Luke Hemmings come tuo legittimo sposo?" mi richiede nuovamente. Velocemente penso a tutti i motivi che ho per cui dovrei dire no, il tradimento, le bugie sul lavoro, il suo malumore per un bacio mentre lui si scopava una sua alunna...disgustoso.
Rapidamente ripenso anche a tutti i momenti spesi insieme, sia belli che brutti, a tutto quello che abbiamo passato, a tutte le promesse che ci siamo fatti l'un l'altro, a tutti gli ostacoli che abbiamo superato, a tutte le notti e i giorni, le emozioni. Avremo un figlio, creeremo una famiglia non proprio perfetta ma si avvicina, ormai le famiglie sono tutte allargate. Non posso fargli questo e credo che sia arrivato il momento adatto per fare la scelta giusta. Da qui non si torna più indietro, nessun ripensamento, nessun rimpianto per la risposta che sono pronta a dare. Sono consapevole che questa decisione cambierà radicalmente la mia vita, ma in qualunque caso tra sei mesi cambierà comunque con l'arrivo del neonato e niente sarà più come prima. Mi rivolto indietro cercando il suo sguardo che però non trovo, ma incontro quello del suo amico che mi sta dicendo qualcosa e non potendolo sentire leggo dal labiale che se n'è andato. Forse sarebbe stato meglio che non lo invitasse Luke, anche perché non capisco il motivo per cui l'abbia fatto. Non mi è mai parso che tra i due scorresse buon sangue. Comunque ora non c'è, l'unico momento in cui avrei voluto che fosse presente in modo che ascoltasse che è finita e che in fondo non è mai nemmeno iniziata.

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