Io ci sono

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Ancora non posso crederci che forse Harry sia il padre della figlia della mia segretaria, la quale è la sorella di Louis e fidanzata di Liam!! È tutto molto complicato. Se avessi saputo tutto dall'inizio non avrei mai accettato la richiesta del nano, ricordo perfettamente la gioia di Liam quando mi parlava di Sarah (anche se non sapevo ancora che era lei) e la sua felicità nonostante la giovane età nel diventare padre. Non posso consegnarle io la lettera, Harry dovrà trovare un altro modo per dargliela. Non mi importa se si arrabbierà con me o se non mi rivolgerà più la parola ma quello che mi ha chiesto va contro ogni mio principio morale. Vado verso la mia auto per andare a restituire la lettera a Harry ma mentre sto entrando nella macchina sento qualcuno chiamarmi e tra tutte le persone avrei preferito che fosse Ashton, persino Luke, ma non lui.

"Ciao Erica, come mai da queste parti?" mi domanda Liam con la sua solita gentilezza.

"Ehi Liam, ero passata a cercare Miriam ma oggi non c'è" gli rispondo cercando di sembrare il più naturale possibile.

"Perchè non vieni dentro con me? Sto andando da Sarah, così te la presento" mi chiede cordialmente con il suo bel sorriso.

"Mi dispiace ma non posso restare...forse un'altra volta" provo a tagliare corto ma non sembra convinverlo molto la mia scusa.

"C'è qualcosa che non va?" insiste mentre io cerco di guardare ovunque ma non nei suoi occhi.

"Sono solo un po' stanca, devo andare" rispondo sedendomi al posto di guida mentre aspetto che Liam mi chiuda lo sportello.

"Ha ragione Louis, sei una pessima bugiarda. Se hai bisogno di parlare, io ci sono" dice prima di chiudere e di voltarsi per entrare nell'ospedale. Sto davvero male per il contenuto di questa maledetta lettera. Guidando verso casa di Harry mi rendo conto di non sapere proprio cosa dire, non riesco a pensare ad una frase con senso compiuto per spiegargli la situazione che è decisamente troppo complessa. Arrivata davanti casa sua non ho neanche il coraggio di suonare il campanello ma per mia fortuna, in questo caso direi sfortuna, la porta si spalanca proprio di fronte a me mostrandomi qualla battona con cui mi aveva tradito Luke baciarsi con Harry e appena mi vede la sua espressione è una via di mezzo tra il sorpreso ed il preoccupato.

"Che sorpresa Erica, non ti aspettavo" dice poco convinto facendomi entrare.

"È stata una sorpresa anche per me" rispondo posando la lettera sul tavolo davanti a noi. Lui la riconosce e mi chiede subito abbastanza arrabbiato:"Perchè non l'hai data a Sarah?"

"Mi dispiace di non aver mantenuto la mia promessa ma non posso darle la lettera perchè il suo ragazzo è un mio amico e non me la sento" gli dico cercando di mantenere la calma.

"Ma non è colpa tua quello che è successo, tu faresti solo da tramite" prova a convincermi Harry.

"Se vuoi che lei abbia la lettera dovrai dargliela tu personalmente, io non posso" rispondo mentre vado verso l'uscita.

"Aspetta, perchè non puoi?" insiste il riccio seguendomi fino alla porta.

"Perchè tu non hai visto la felicità di Liam alla notizia che presto sarebbe diventato padre... ma la vera domanda, Harry, è come mai adesso? Ti ho appena visto con un'altra" gli dico irritata da questo suo comportamento decisamente da "vecchio Harry".

"Perchè io amo Sarah e lo sai anche tu" mi risponde lui alzando la voce, innervosito dalla mia osservazione.

"Sì, come hai amato anche me" affermo nervosa riaprendo una vecchia ferita.

"Questa volta è diverso bionda" dice accarezzandomi le braccia per calmarmi.

"Harry non avrei dovuto tirare fuori questo argomento ma non mi hai lasciato scelta, almeno questa volta prendi la decisione giusta e non rovinare tutto come sempre"

Prima di uscire da quella casa, Harry mi restituisce la lettera chiedendomi di gettarla perché lui sa che non ne avrebbe il coraggio.

Ho bisogno di pensare e così mi dirigo verso quel parco sperduto dove mi aveva portato la prima volta il mio segretario. Mi siedo sull'altalena e inizio a dondolarmi piano avanti e indietro mentre ripenso alla storia che c'è stata tra me e Harry 2 anni fa'.

Passano le ore e io sono ancora seduta su questa altalena che mi aiuta a liberare la mente, dato che ultimamente sto facendo molte scoperte stravolgenti...l'unico mistero che non riesco a svelare è chi diamine sia questo maledetto Joe. Manco fosse un ricercato o un killer! E se scoprissi che il ragazzo con il cappuccio è brutto? Un maniaco? Un drogato? Un carcerato? Arrow? In quest'ultimo caso salterei di gioia ♡.♡
Tornando seria, se il ragazzo che mi ha tormentato per tutte le notti in questi anni non fosse come me lo sono sempre immaginata? Credo che rimarrei decisamemte delusa.
Ormai intorno a me tutto è buio, solo pochi lampioni illuminano questa notte oscura e confesso che in questo momento preferirei stare seduta comoda sul divano al caldo piuttosto che congelare in questo parco da sola.

"Sapevo che l'avrei trovata qui" sento pronunciare da una voce familiare alle mie spalle.

"Perché mi cercava Malik?" gli domando sorpresa per avermi trovata ma soprattutto cercata.

"Il suo amico superman era preoccupato per lei e non sapendo dove cercarla speravo di trovarla qui" risponde mettendosi di fronte a me.

"Può dire a Louis di non preoccuparsi che me la cavo anche da sola" gli dico non capendo il motivo della preoccupazione di Lou.

"Può dirglielo di persona" dice il mio segretario prima di andarsene e girandomi vedo l'ombra di Louis che guarda il cielo ma non parla. Mi avvicino mentre è ancora distratto dalla luna e gli prendo la mano. Lui prima guarda le nostre dita intrecciate poi mi guarda negli occhi e senza dire nulla mi bacia. Rimango sorpresa da questo suo gesto inaspettato ma con il quale riesce a farmi dimenticare tutto. Sembra che ogni suo bacio sia l'antidoto per i miei problemi.

"Che succede bimba? Liam mi ha detto che ti ha vista strana quando te ne sei andata" mi dice Louis mentre con lo sguardo cerca di leggermi dentro.

"Ho scoperto da poco una cosa orribile che riguarda proprio lui e Sarah" gli dico non troppo sicura di quello che sto facendo.

"Che cosa?" mi chiede seriamente preoccupato. Non trovo le parole adatte e decido di fargli leggere la lettera ma quando la finisce la strappa e la getta a terra.

"Liam non deve saperlo...almeno non così e non da noi" dice Louis sconvolto.

"E da chi allora?" gli domando io non capendo cosa ha in mente.

"Ci penseremo domani adesso andiamo a casa" mi dice prendendomi la mano e andando verso l'auto. Come sempre accendendo la radio canta le note di alcune canzoni che conosce mentre io rimango incantata dalla sua voce che inspiegabilmente mi sembra di averla già sentita ma non ricordo dove.

"Perché non hai fatto il cantante?" gli domando a Louis che assume un'espressione che dovrebbe essere confusa ma io la trovo buffa.

"Non ci ho mai pensato, ti piace come canto?" mi chiede sorpreso mentre sorride.

"Sì, molto"

Dopo quest'ultima frase nessuno dei due dice più nulla, si sente solo la radio che continua a trasmettere la musica finché arriviamo davanti a casa sua.

Ti fidi di me? (one direction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora