Arresa ai suoi sentimenti

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Louis' POV

Mi sveglio quando rotolo giù dai sedili posteriori per una frenata non propriamente dolce e aprendo gli occhi realizzo che c'è qualcuno alla guida. Capisco che è lei notando l'enorme vestito che occupa anche parte del posto accanto e ancora intontito dal sonno le chiedo appoggiandomi alla sua spalla:"Dove siamo?"

Probabilmente non aspettandosi che ci fosse qualcuno mi colpisce più volte con i fiori in faccia e si ferma solo dopo avermi riconosciuto. Credo che l'odore di queste rose mi irriti il naso in quanto starnutisco come avevo fatto all'inizio della mattina, quando la sua amica mi aveva chiesto consiglio per il bouquet. Dopo essersi scusata, mi domanda chiarimenti per l'inspiegabile profumo di lacca ma dileguo subito l'argomento in quanto non voglio dirle che il suo eroe si stava intossicando per avere i capelli perfetti. Dopo mi chiede anche il motivo per cui sono nel furgoncino hippy di suo fratello e sono costretto a svelarle tutto il complotto che c'era per bloccare questo matrimonio, lasciandola sconvolta. Durante la nostra breve discussione in auto sorrido al pensiero che abbia mollato il biondo montato per me e sono anche piacevolmente sorpreso. Avrei pagato per vedere la sua faccia quando Erica ha detto no, dev'essere stata sicuramente epicamente scioccata. Quando sono entrato nella macchina non credevo realmente che lei dicesse no all'altare, avevo perso ogni speranza e pensavo che sarei andato al ristorante con suo fratello. Questa nuova prospettiva mi piace molto di più di quella deprimente di prima. Scendendo dal veicolo le apro lo sportello porgendole la mano che lei afferra poco dopo, ormai arresa ai suoi sentimenti. La porto verso il mare ma notando che non ho intenzione di fermarmi, mi fa rallentare tirandomi un poco indietro ma senza lasciare mai la mano.

"Se non l'avessi notato, ho un vestito enorme" afferma scettica e contrariata.

"Ti fidi di me?" le chiedo ignorando del tutto le sue proteste.

"Sei serio?" domanda quasi scandalizzata dalla mia testardaggine.

"Lo prendo per un sì" affermo poco prima di prenderla in braccio e buttarla in acqua ma lei rimanendo ben ancorata al mio collo, mi trascina giù nel mare insieme. Fortunatamente, nonostante siamo solo a marzo, oggi è una giornata più calda della media stagionale e ci asciughiamo nell'arco di breve tempo al sole. Prima di andare via dalla spiaggia le chiedo:"Mi concedi un ballo?"

Lei rimane un attimo spiazzata dalla mia domanda ma risponde poco dopo:"Senza musica?"

Le porgo la mano che Erica accetta, osservando scrupolosamente ogni mio movimento incuriosita dalla mia proposta. Iniziamo a volteggiare sulla sabbia mentre le nasce spontanea una risata e continuiamo finché io mi fermo per fotografare nei miei ricordi questo momento e tenerlo custodito nel cuore.
Nel pomeriggio giriamo per la città sotto gli sguardi confusi della gente, in quanto lei indossa ancora il vestito da sposa ed io essendo elegante sembro lo sposo. Insieme decidiamo di visitare il museo delle cere e torniamo al furgoncino hippy di Mirko per andare a Londra. Durante il breve viaggio, come due adolescenti, teniamo i finestrini bassi con la musica a palla mentre cantiamo insieme alla radio una canzone di Bruno Mars. Entrati nel museo, facciamo milioni di foto con quasi tutte le statue. Incomprensibilmente qualche turista ci chiede di fare una foto insieme a loro, probabilmente per come siamo vestiti, ma senza problemi accettiamo e ci mettiamo in posa.
La sera la porto in un ristorante e aspettando le ordinazioni un cameriere curioso ci fa qualche domanda, confuso dal nostro outfit insolito per una cena.
La giornata ha preso decisamente una piega diversa da quanto avessi previsto, mi ero immaginato che questa sera sarei stato spalmato sul divano a guardare "Il diario di Bridget Jones" mangiando una vaschetta di gelato, non so il perché ma è l'unico film che mi aiuta nei periodi tristi. Invece sono seduto a tavola con la ragazza di cui sono innamorato da circa cinque anni, eppure non sono felice come dovrei essere perché percepisco che c'è qualcosa che non mi dice.

"C'è qualcosa che non va Lou?" mi chiede notando il mio turbamento.

"Ti stai pentendo di quello che hai fatto? Voglio dire, ti stavi per sposare con il montato biondo ma l'hai mollato per me e..." dico esprimendo la mia preoccupazione.

"No Louis non mi pento di niente, anzi avrei sicuramente rimpianto quel sì" afferma lei per calmarmi.

"Allora perché sei preoccupata?" le domando non capendo quale sia il problema.

"Mi preoccupa la tua reazione quando lo saprai" mi risponde iniziando ad agitarsi senza un apparente motivo.

"Che sei un po' ingrassata perché hai mangiato tanta Nutella ultimamente? Me l'ha già detto Zayn, ma non m'importa perché sei perfetta così come sei" continuo io per farla tranquillizzare. Avevo notato che era un po' più in carne del solito ma dato che non sarebbe stato carino chiederle direttamente se aveva messo su qualche chilo, ho chiesto al suo segretario che sembrava nervoso mentre me lo diceva. Dopo la mia risposta sembra ritrovare la serenità e concludiamo la nostra cena con il dolce.
Quando torniamo a casa lei si toglie subito l'enorme vestito bianco e indossa un paio dei miei boxer con una maglietta. Nel frattempo, io mi levo la giacca e slaccio la cravatta tenendola ancora al collo mentre apro la camicia sbottonandola del tutto.

"Prima ti ho mentito" dice sdraiandosi sul letto e la raggiungo poco dopo.

"Riguardo cosa?" le chiedo dandole un bacio sul naso intanto che le ho preso le mani nelle mie.

"Non sono ingrassata per colpa della Nutella...sono incinta"

#ANGOLO AUTRICE
Sorry guys per il ritardo! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
Commentate, votate, fate quello che volete e non odiatemi per come finisce il capitolo... Peace and love :)
Baciiii

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