Lui appoggia le labbra sulle mie, a questo contatto sento un brivido che percorre tutta la schiena e provo una sensazione strana ma anche piacevole allo stomaco. Mi allontano un poco per guardarlo bene negli occhi prima di dargli uno schiaffo secco, senza esitazione e mi volto senza nemmeno vedere la sua reazione che sarà sconvolta e stupita almeno quanto la mia.
Mi sveglio e penso al sogno che ho appena fatto, riguarda sempre quella festa e Joe anche se non mi ricordavo di avergli dato una cinquina, solo il ricordo di quel bacio mi fa venire voglia di lui adesso. Vorrei conoscerlo, sapere cosa è successo dopo perché è da 5 anni che ho un vuoto totale, nel sogno l'ho guardato dritto negli occhi possibile che non mi ricordi proprio niente di Joe?! Noto solo adesso che non sono nel mio letto, ieri mi ero addormentata vicina all'albero e non riesco a spiegarmi come sono arrivata qui. Esco dalla stanza e passando davanti allo specchio noto che indosso una camicia di qualche taglia più grande di me, scendo le scale e mi trovo nel salotto. Guardandomi intorno vedo che chiunque abiti qui è un maniaco dell'ordine, i libri sono in ordine per genere, autore e rigorosamente in ordine alfabetico...da pazzi! Vado in cucina e aprendo la dispensa mi aspetto di trovare i biscotti divisi per calorie, invece ci sono i cereali sistemati per fibra.
Sento la porta principale aprirsi e vedo una testa bionda che entra con qualche difficoltà avendo le mani occupate dalla colazione appena comprata e quando si volta dico molto stupita:"Niall?!"
"Buondì, ho portato la colazione", chiude la porta dietro di sé e posa le brioche sul tavolo. Ci sediamo ma prima di iniziare a mangiare gli chiedo:"Come sono arivata qui?"
"Ti ho portata io"
"Perché? Come?"
"Qualcuno mi ha lasciato un messaggio anonimo nel mio ufficio che diceva che c'era una bella addormentata all'Hyde park, pensavo fosse uno scherzo ma la curiosità mi ha portato lì e ti ho trovata"
Oh Louis...che dolce :3
"Perché non mi hai svegliato?"
"Dormivi così bene"
"Me l'hai messa tu la camicia?"
"Sì, ma che ci facevi nel parco?"
"Non mi va di parlarne"
"Vuoi che ti riaccompagni a casa?"
"No, chiamo un taxi"
"Non preoccuparti, oggi sono di riposo"
"Ok, però non voglio andare a casa"
"Hai discusso con Luke?"
"Non mi va di parlare neanche di questo"
"Capisco, se vuoi puoi restare qui"
"È molto gentile da parte tua, ma ho bisogno di parlare con Miriam"
Ci prepariamo per uscire e durante il viaggio in auto stiamo in silenzio, si sente solo la radio che sta trasmettendo delle canzone carine ma non abbastanza da distrarmi e non pensare a quel verme di Hemmings. Quando arriviamo scendiamo entrambi dalla macchina.
"Grazie Niall per tutto... ieri sera, sta mattina"
"Non preoccuparti, capita a tutti di avere brutte giornate"
Ci abbracciamo e poi mi dà un bacio sul collo cogliendomi di sorpresa con questo gesto decisamente inaspettato. Lo guardo confusa cercando di decifrare la sua espressione che sembra normale ma ha qualcosa di diverso che non riesco a capire. Prima che possa dire o fare qualcosa Niall è già entrato nella sua auto ed è partito, lasciandomi con molte domande. Busso alla porta e quando qualcuno mi apre, entro senza neanche vedere chi sia e dicendo:"È successo un casino, devi aiutarmi"
Mi siedo sul divano e noto solo adesso che c'è Zayn ancora con i pantaloni del pigiama che mi guarda con gli occhi semi chiusi, cercando di capire cosa stia succendendo.
"Prego entri pure" mi risponde chiudendo la porta e raggiungendomi. Neache appena sveglio gli manca il sarcasmo.
"Non ho tempo per la sua ironia, dov'è Miriam?"
"È al lavoro, lei invece perchè la cerca?"
"Perchè ho un problema"
"Vuole parlamene?"
"D'accordo, ma solo perchè non voglio disturbare Miriam al lavoro"
"Mi ero quasi illuso che si sarebbe fidata di me"
"Questo mai"
Gli racconto della scoperta su Luke, della discussione che abbiamo avuto dopo cena, del litigio anche con Louis e del risveglio del tutto imprevisto a casa di Niall. Mentre ne parlo a volte mi interrompo perchè sento che potrei piangere da un momento all'altro ma non voglio farlo, non qui, non davanti a lui. Sono sempre il suo capo e non posso farmi vedere debole almeno non più di quello che gli sto già dimostrando raccontandogli tutto. Non lo guardo nemmeno negli occhi perchè l'unica volta che l'ho fatto mi sono sentita distrutta come se mi stesse crollando un muro addosso e non so per quanto lo sopporterò ancora. Alla fine cala un silenzio abbastanza imbarazzante che viene rotto da un abbraccio di Zayn che mi fa letteralmente scoppiare non riuscendo più a tenere tutto dentro e stiamo così per circa un'ora finchè non riesco a calmarmi e vado a sciacquarmi il viso. Quando torno mi siedo di nuovo vicino a lui che da dopo il mio discorso non ha ancora detto una parola.
"Si sente meglio ora?"
"Non esattamente"
"Mi promette che non si arrabbierà per quello che sto per dirle?"
"Perchè?"
"Lo prometta e basta"
"Ok, lo prometto"
"Mi è sembrato che le importasse più della discussione con Louis che per la momentanea rottura con Luke, anche se mi ha ripetuto più volte che lo detesta e non lo sopporta ecc." dice mettendosi le mani come in difesa da una mia possibile sfuriata per la sua ultima frase.
"Lo pensa davvero?" gli chiedo con un filo di voce che quasi non si sente e per la prima volta ammetto ad alta voce la possibilità che possa essere davvero interessata a quell'individuo che ho sempre trattato male e nonostante tutto ha sempre provato a oltrepassare lo scudo che mi sono costruita ormai da anni e che effettivamente quasi nessuno è mai riuscito ad andare oltre.
"Sì, credo che dovrebbe chiedere scusa al fotografo"
"Non mi ascolterebbe nemmeno"
"Non è da lei arrendersi subito, dovrebbe parlare con lui"
"Tanto dovrei vederlo comunque, devo restituirgli la felpa"
"Perfetto, allore deve solo...aspetti, perchè ha la sua felpa?"
"Le sembra il momento adatto per discutere di questo?"
"Ok, me lo dirà un'altra volta adesso andiamo" detto questo usciamo e passiamo da casa mia per prendere la felpa, fortunatamente l'avevo lasciata in macchina così passo dal garage senza farmi sentire e torno sull'auto di Malik che parte sgommando giusto per non farsi notare.
"Ma è idiota?"
"No, perchè?" mi risponde con voce innocente.
"Sono riuscita ad entrare e uscire senza che nessuno se ne accorgesse e lei parte in sgommata?! Davvero?!"
"Era giusto per far rodere quello stronzo"
"Missione compiuta genio"
"Non so perchè ma sento una leggera nota di ironia"
"Leggera? Lei dice?"
"Un giorno mi ringrazierà"
"In un futuro molto lontano potrebbe succedere...ma molto lontano"
Arriviamo davanti a casa di Louis e gli chiedo di restare almeno finchè non entro. Zayn mi risponde di non preoccuparmi e appena scendo sento la stessa sgommata che aveva fatto sotto casa mia. Dopo averlo insultato in tutte le lingue, vado verso la porta e suono il campanello ma non mi apre. Aspetto qualche istante ancora e poi decido di suonare un'altra volta ma sembra che non ci sia nessuno così un po' triste mi volto per andarmene ma mi blocco subito vedendolo davanti a me.
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Ti fidi di me? (one direction)
Teen FictionErica Giordano, 25 anni, ha gli occhi castano scuro come i suoi capelli ricci, è un famoso avvocato di Londra con una carriera impeccabile. È molto determinata, non ha mai perso una causa. Fidanzata da quasi due anni, convive con il suo ragazzo in u...