Colpevole vostro onore

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Appena entro nell'auto prima di mettere in moto guardo il cellulare ricordandomi del messaggio che avevo lasciato nella segreteria telefonica del principe azzurro e trovo un sms da quest'ultimo che mi dà appuntamento sotto all'occhio di Londra a mezzanotte. Sono le undici e mezza, potrei andare così forse potrei chiarirmi i miei dubbi su Luke. Quando arrivo lì, Ashton sembra sorpreso di vedermi e dice:"Non credevo che saresti davvero venuta"

"Perché? Sono io che ti ho detto che dovevo parlarti"

"Lo so, questo mi fa pensare che sia qualcosa di molto importante per te" afferma convinto della sua tesi.

"Infatti lo è. Mi avevi detto che non ero l'unica nel tuo mirino...ricattavi anche Luke?" gli chiedo diretta andando dritta al punto.

"Sì, perché ti interessa?"

"5 anni fa' ho incontrato un ragazzo ad una festa ma non ricordo chi sia e"

"E vuoi scoprire chi sia?"

"Non esattamente, Luke ha detto di essere lui ma io non ne ho la certezza"

"Vuoi che verifichi se stia mentendo o meno?"

"Sì, tu sei bravo a scoprire i segreti degli altri"

"Lo farò solo ad una condizione" dice con uno sguardo a dir poco agghiacciante.

"E sarebbe?" gli domando io preparandomi al peggio.

"Dovrai fingere di essere la mia ragazza"

"Avevi detto che questo non era un ricatto" affermo io arrabbiata.

"Ma questo è un favore in cambio di un altro" risponde lui con naturalezza.

"No, è semplicemente un modo più carino e originale di definire la parola ricatto"

"Accetti?" mi chiede Ashton non sicuro della mia conferma.

"...D'accordo" dico irritata con me stessa per essere caduta di nuovo in una sua trappola.

"Deve essere proprio importante per te questo Joe. Buonanotte principessa" dice prima di darmi un bacio a stampo e di andarsene camminando nel buio della notte. Mi volto per guardarlo mentre se ne va e intuisco solo adesso che probabilmente lui sapeva già del ragazzo del sogno ma forse neanche lui ha ancora scoperto chi sia. Mi dirigo a casa di Louis ma rientrando noto che c'è qualcuno sdraiato sul prato del giardino. Preoccupata lo chiamo e risponde dopo poco.

"Dove sei?"

"Davanti casa tua, c'è qualcuno nel cortile"

"Davvero? Si è appena messo seduto?"

"Sì, l'hai visto anche tu?"

"Sta andando nel retro della casa, si sta arrampicando...vuole entrare dalla finestra" dice perdendo il controllo. Nel frattempo sono andata anche io nel retro ma non vedo nessuno sul muro.

"Louis, io non vedo nessuno...Louis? Louis?!" dico alzando la voce non sentendolo più. Improvvisamente qualcuno mi tira indietro facendomi urlare e provo a divincolarmi dalla sua presa pestando pesantemente i suoi piedi ma lui mi solleva non facendomi più toccare il suolo. Non so più che fare per sfuggire a questo pazzo, malato quando sento la sua risata che non mi lascia nessuna incertezza su chi sia l'idiota che non smette di ridere.

"Lou, mettimi giù!" gli dico arrabbiata per avermi fatto spaventare e aggiungo:"Perchè l'hai fatto?"

"Perchè tu avevi le mie chiavi e io non potevo rientrare in casa mia e ho dovuto aspettare in cortile fino ad adesso. Speravo rientrassi prima" dice metà tra il divertito e metà quasi come un rimprovero da un genitore al figlio che non rispetta il coprifuoco.

"Mi dispiace di rientrare soltanto ora ma ho avuto dei problemi al lavoro" gli rispondo avvicinandomi un poco a lui.

"Sì? E ne hai discusso con Niall a pranzo?" mi domanda con un tono serio, sembra geloso.

"Mi hai seguita?" chiedo questa volta facendo un passo indietro.

"No, io mangio sempre da Liam e vi ho visti...insomma chi credi abbia urlato all'improvviso finita?"

"Non posso crederci, eri tu?" affermo incredula.

"Colpevole vostro onore" dice lui scherzando. Lo fulmino con uno sguardo che lui ricambia senza esitazione e il breve spazio che ci divide svanisce con un'estrema lentezza ma prima che possa annullare del tutto la distanza lo fermo dicendo:"Dovremmo rientrare, è tardi e inizio ad avere freddo"

Mi rifugio tra le sue braccia dove mi sento protetta, sicura, ma ho anche quella sensazione strana che non so definire e che non riesco a capire cosa sia perchè è diversa da tutte le precedenti. Quando siamo entrambi a letto mi addormento dopo pochi istanti. La mattina svegliandomi, la prima cosa che vedo è il viso di Louis che dorme ancora e che inaspettatamente inizia a parlare pronunciando delle parole di cui non capisco il senso, sembra che stia recitando qualche opera di Shakespeare o forse qualche altro famoso autore, come:"Ma tu chi sei che avanzando nel buio della notte inciampi nei miei più segreti pensieri?" oppure "L'eternità era in nostre labbra e occhi". Finché dice una frase:"Lei è tutto per me"

Lei chi? A chi si riferisce? Perchè il pensiero che Louis potrebbe essere interessato ad un'altra ragazza mi irrita? Con calma si sveglia anche lui rivelando i suoi bellissimi occhi azzurri e mi lascia un bacio sulla fronte.

"Come mai quell'aria pensierosa?" mi chiede non capendo il motivo del mio turbamento.

"Niente di importante" dico alzandomi per evitare altre domande alle quali non voglio rispondere. Non ammetterei mai di essere leggermente gelosa ma effettivamente non ho pensato se Louis sia fidanzato o meno, non ne abbiamo mai parlato e io ho sempre dato per scontato che lui non avesse la ragazza. Facendo colazione insieme continuo a pensare alla frase che ha detto sta mattina prima di svegliarsi e Lou vedendo che non ho ancora toccato il cibo mi chiede un po' preoccupato:"C'è qualcosa che non va? Riguarda Luke?"

"No, mi chiedevo una cosa...tu sei fidanzato?" gli domando insicura. Lui fa una piccola risata e poi dice avvicinandosi:"Perchè? Saresti gelosa?"

"Usi il condizionale perchè non hai la ragazza?" continuo, ignorando la sua domanda.

"Non mi rispondi perchè la risposta sarebbe sì?" insiste lui mentre mi sorride.

"Forse" gli dico allontanandomi e mandandogli un bacio con la mano. Accendo il cellulare e mi arriva subito un messaggio che però non leggo perchè devo ancora prepararmi per andare al lavoro. Louis mi accompagna allo studio e quando arriviamo scende anche lui per dirmi che passa a prendermi sta sera e mi bacia sulle labbra. Lo guardo andare via ed entro nell'edificio leggendo il messaggio che dice:

Ciao amore, devo parlarti...sta mattina sei libera? Se non hai impegni passo dal tuo ufficio

Un bacio, Luke.

Oh merda! Avrei dovuto leggerlo prima di entrare nello studio e ritrovarmi faccia a faccia con lui. Si preannuncia un inizio di giornata decisamente orrendo.

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