Il sottoscritto non s'innamora

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5 anni prima...

Joe's POV

Ancora non posso crederci di aver passato la notte più bella di tutta la mia vita con lei, anche se non si ricorderà nulla. Siamo distesi uno di fianco all'altro e abbiamo entrambi il respiro irregolare. Io la osservo rimanendo sdraiato mentre lei guarda il soffitto e dopo poco si volta verso di me. Mi avvicino lasciandole un bacio sulle labbra e quando mi allontano un po' da lei rimaniamo fermi quasi avessimo paura che questo fosse solo un bel sogno e che da un momento all'altro potrebbe suonare la sveglia facendoci tornare alla realtà. Mi rimetto sdraiato vicino a lei mentre Erica si gira su un fianco appoggiando la testa sulla mia spalla e la mano sul petto mentre la muove piano da destra a sinistra e viceversa. È incredibile come questa ragazza mi intrighi solo sfiorandomi il torace ed è altrettanto incredibile come lei si rilassi al contatto della mia mano con la sua schiena. La stringo tra le mie braccia come se potesse scappare.

"Perché mi stritoli?" mi chiede lei alzandosi di poco con la testa per guardarmi meglio.

"Ho la sensazione che tu possa andartene in qualunque momento"

"Non lo farei mai" dice dandomi un bacio sulle labbra.

"Non lo faresti ora, perchè non sei ancora del tutto sobria" affermo un po' triste sapendo che lei è rimasta solamente perché era ubriaca.

"Io sono perfettamente cosciente di averlo fatto con un ragazzo dagli occhi magnetici dai quali non so allontanarmi...anche se probabilmente domani non mi ricorderò nulla" dice arricciando il naso in modo carino.

"Se lo fossi davvero, non saresti qui"

"Invece ti sbagli, posso assicurarti che non considero questa notte come uno sbaglio o un errore"

Riappoggia la testa sul mio petto per poi addormentarsi poco dopo e sento lo stomaco che si attorciglia come una ginnasta mentre si esibisce ad una gara. Vorrei solo che lei non dimenticasse, vorrei che questo fosse un film per poterlo rivedere, vorrei che lei fosse mia per avere la sicurezza che faremo la colazione insieme, vorrei che io fossi diverso per non essere così codardo e mentirle domani mattina quando chiederà spiegazioni, vorrei che questa notte non finisse mai per poterla tenere sempre stretta tra le mie braccia, vorrei non avere sonno per poterla guardare dormire, vorrei semplicemente che tutto questo non avesse fine. Dato che non voglio sprecare altro tempo pensando a cosa vorrei, decido di alzarmi senza svegliarla e di fumare una sigaretta aprendo la finestra per non intossicarla. Se era la prima volta che beveva penso che non abbia nemmeno mai fumato in vita sua, è così innocente. La osservo mentre dorme indossando la mia maglietta che le fa da vestito e un paio dei miei boxer, sembra una bimba indifesa anche se effettivamente è tutt'altro che debole. Penso davvero che potrei passare ore a guardarla muoversi nel sonno, mi chiedo cosa stia sognando, chissà se qualche notte disturberò i suoi sogni...credo proprio che sia impossibile. Getto la sigaretta giù dalla finestra e osservo la luna circondata dalle stelle rimanendo incantato dal firmamento. Mi avvicino piano a lei cercando di non muovere troppo il letto e mi stendo di fianco. Continuo a guardarla finché mi addormento sperando che non sorga mai il sole.

Vengo svegliato dai raggi deboli del mattino e appena apro gli occhi sono costretto a tenerli semi chiusi. Sono solo le otto un quarto o forse e mezza, sento il materasso sotto la pancia che si muove leggermente, vuol dire che non se ne è andata. Questo pensiero mi rassenera molto e tutte le paure che avevo ieri notte sono scomparse. Il problema ora sarà scoprire cosa ricorda lei di questa notte. Mi alzo di scatto quando sento un rumore forte, realizzo solo dopo che è quello della porta principale che si chiudeva e il panico totale si impossessa del mio corpo. Corro verso l'uscita e la vedo mentre prende l'ascensore, prendo le scale ma quando arrivo la vedo salire su un taxi e andarsene senza darmi la possibillità di fermarla. Mi accorgo adesso di essere uscito di casa solamente con i pantaloni della tuta e la nonnetta che abita al piano di sopra passando mi dà una pacca sul sedere, lasciandomi letteralmente sconvolto, e poi mi riprende dicendo:"Anche se sei bello e giovane dovresti coprirti che poi potresti ammalarti"

"Sì certo, non c'è bisogno che mi dia dei colpi sul sedere" dico abbastanza imbarazzato.

"Ma non l'ho fatto per sgridarti" dice facendomi l'occhiolino. Torno il più in fretta possibile in casa mia temendo le parole dette dalla vecchia. Appena chiudo la porta sento il telefono che suona e rispondo:"Pronto?"

"Ehi, com'è andata la notte? Ieri sei sparito" mi chiede il mio migliore amico.

"Potrei definirla come la più bella tra tutte se lei sta mattina non se ne fosse andata"

"Meglio così, non hai avuto il problema di scaricarla"

"Avrei voluto che lei restasse"

"Oh, non ti sarai innamorato?" mi domanda provocandomi di proposito, sapendo benissimo che non lo ammetterò mai.

"No, sarà solo una cotta...mi passerà" rispondo cercando di convincere più me stesso che lui.

"Certamente e io ieri mi sono sposato con Rihanna" afferma il mio amico ironicamente, ma io sto al gioco.

"Come hai potuto non invitarmi?"

"È impossibile che io non ti inviti al mio matrimonio"

"Sposarti Rihanna lo ritieni possibile invece?"

"Perché no? Tu hai perso la testa per una bella mora" dice con ovvietà.

"Il sottoscritto non s'innamora" detto questo chiudo la chiamata e non capisco se sono arrabbiato con lui o con me stesso per averla lasciata andare. Mi scaldo il latte ma non ho fame perchè avrei voluto fare colazione con lei, parlare con lei, conoscerla, sapere se preferisce il mare o la montagna, cosa vuole fare in futuro, avrei voluto scoprire tutto di lei ogni minimo dettaglio anche irrilevante. Invece sono rimasto solo davanti a una tazza di latte ormai fredda.

Ti fidi di me? (one direction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora