Intendi ora?

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"Sì, lo voglio" risponde Luke senza esitare mentre stringe le mie mani nelle sue.

"Vuoi tu, Erica Giordano, prendere Luke Hemmings come tuo legittimo sposo?" mi pone la domanda il prete.

"Sì, lo voglio" affermo sicura sorridendo al mio biondino.

"Allora io vi dichiaro marito e moglie, può baciare la sposa"

Io e Luke ci baciamo mentre tutti gli invitati ci applaudono poi ci abbracciamo rimanendo così per un tempo che vorrei durasse di più. Quando ci allontaniamo per andare al ristorante dove ci aspetta il mega pranzo, non è più Luke a tenermi la mano ma un ragazzo castano con gli occhi color cielo che vestito con il completo blu è decisamente da urlo.

"Louis!" mi sveglio di colpo dicendo il suo nome. Fortunatamente ho convinto mio fratello ad andare all'addio al celibato di Luke e  quindi non gli devo altre spiegazioni su chi sia Louis. Ormai il mistero di Joe è stato svelato mesi fa' ma avrei preferito rimanesse tale. Perché non me l'ha detto prima che lo scoprissi da sola? Ma soprattutto come mai ha preferito mentirmi piuttosto che dirmi la verità? Capisco che non sarebbe stato facile, non l'ho mai messo in dubbio, ma me l'avrebbe mai detto se non l'avessi ricordato? Adesso non ho tempo per rispondere a queste domande che mi girano in testa da mesi, perché il grande giorno è arrivato. Come previsto, Miriam sta cercando di convincermi a non sposarmi da quando ha messo piede fuori dall'aereo. Comprendo che Luke non le è mai andato a genio, ma potrebbe provare a sostenermi un po' in questo giorno pieno d'ansia invece di scoraggiarmi.

"Perché non provi a capirmi e ad accettare l'idea che mi sto per sposare con il ragazzo che amo?" le chiedo ormai esausta delle sue continue lamentele.

"Se fosse così, il tuo futuro marito non sarebbe il montato biondo platino" afferma lei mentre mi aiuta con il trucco.

"Lo sai che stiamo per diventare genitori" continuo io, cercando il mascara.

"E che Hemmings non è il padre? Sì, lo so" dice Miriam con tono accusatorio.

"Non posso esserne sicura, e devo ricordarmi di non dire più niente ad Harry"

"Oh andiamo! Sappiamo entrambe che il padre è Joe!" esclama la mia amica.

"Perché lo chiami ancora così? Ormai abbiamo scoperto chi è il ragazzo con il cappuccio" dico io scocciata, tirando fuori il vestito dal guardaroba.

"Stai facendo l'errore più grande della tua vita, non dire che non ti avevo avvertita" conclude lei uscendo dalla stanza per andarsi a preparare. Come può dire questo? Lei non ha mai approvato la mia relazione con Luke, ma fino a questo punto? Sì, forse sto sbagliando a mentirgli sulla sua paternità, ma non posso dirgli la verità...rovinerei tutto mandando a monte il matrimonio. Credo che non dispiacerebbe a molti, sembra che tutte le persone intorno a me vogliano che non faccia questo passo importante con Luke. Dopo quello che è successo può sembrare un azzardo, ma è l'unico modo che mi è rimasto per dimenticarmi definitivamente di Louis. Infilando il vestito, ho dei seri problemi a chiudere la cerniera dietro la schiena così chiamo Miriam per aiutarmi ma quando mi volto non c'è lei come pensavo.

"Ti sta d'incanto bimba" mi dice Louis vestito di tutto punto ma ancora senza giacca.

"Credevo non venissi" gli rispondo dandogli le spalle mentre mi metto gli orecchini.

"Ho cambiato idea" afferma posando le sue mani sui miei fianchi guardando il nostro riflesso nello specchio.

"Ti ha convinto Miriam, non è così?" chiedo conoscendo già la risposta ma soprattutto la mia amica.

"No, è stato il tuo segretario" continua lui sfiorando con le sue labbra sottili il mio collo.

"Zayn? Perché lo avrebbe fatto?" domando in un sussurro con il fiato corto.

"Perché pensa che stai facendo una stronzata" dice al mio orecchio passando le sue mani dai miei fianchi alla pancia per stringermi meglio a sé. Mi fa strano sentire il suo tocco delicato sulla pancia, è come se in qualche modo tutta la tensione che avevo sta mattina sia svanita.

"E tu? Cosa pensi?" gli chiedo guardandolo nel riflesso.

"Penso che se sei felice con lui, stai facendo la cosa giusta" dice abbassando lo sguardo e allontanandosi da me. Prima che possa dire altro entra nella stanza Mirko che ci guarda perplessi.

"Mirko, lui è Louis e Louis"

"Quel Louis?" mi interrompe mio fratello mentre il moro davanti a me mi guarda con uno sguardo confuso.

"Louis, lui è mio fratello Mirko" continuo cambiando argomento.

"È stato un piacere" dice Mirko spingendo Louis fuori dalla porta, dopo di che continua:"Puoi spiegarmi?"

"Mi ha aiutato a chiudere il vestito" mi lascio sfuggire le parole dalla bocca prima di realizzare quello che ho detto e vedere la faccia di mio fratello diventare nera di rabbia.

"Non menarlo, non ha fatto niente di male" dico immediatamente mettendo le mani sulle spalle di Mirko che ora sembra disorientato.

"Perché lo difendi?"

"Non è vero e solo che oggi è il mio matrimonio e ci terrei che nessuno degli invitati avesse un occhio nero o roba simile" dico cercando di essere convincente.

"Va bene, non gli storcerò un capello a patto che tu mi dica tutta la verità su di lui" prova a contrattare il mio carissimo fratellino.

"Intendi ora?" gli chiedo dopo un po' di silenzio da parte di entrambi mentre lui continua a fissarmi aspettando che parli. Capisco che non ho alternativa e gli racconto tutto mentre lui sembra molto interessato alla storia e non mi interrompe quasi mai. Quando ho finito di parlare attendo un suo commento che non tarda ad arrivare dicendomi:"Ma perché ti sposi con Luke allora?"

"Perché lo amo" affermo decisa ma non troppo convinta.

"Non ci credi neanche tu" mi fa notare Mirko, ma detto questo mi lascia da sola capendo che ho bisogno di pensare. Sarò davvero felice con Luke?

*un'ora dopo*

Ci siamo, stanno aspettando tutti il mio ingresso con Mirko che ha insistito tanto per accompagnarmi lui al posto di nostro padre. Sono agitatissima, il mio battito cardiaco è decisamente troppo elevato, sento che potrebbe esplodere da un momento all'altro. Mentre io sono talmente nervosa che potrei dare corrente a tutta la città, il mio adorato fratello è rilassato al punto tale che potrebbe addormentarsi in piedi. Senza dire nulla mi passa delle chiavi come se fosse un concierge che mi sta portando alla mia stanza d'albergo.

"Sono le chiavi della macchina, se dovessi cambiare idea" mi spiega Mirko vedendo la mia espressione confusa. Non sapendo dove metterle le infilo nella cavigliera così che non si notino dato che il vestito è lungo. Sentiamo suonare la classica marcia nuziale e iniziamo a camminare verso dove sono seduti gli invitati, ora in piedi mentre tutti gli occhi sono su di noi. In questo momento avrei preferito indossare le comode converse invece di questo tacco 12, in fondo nessuno l'avrebbe notato sotto al vestito. Camminando stringo forte il braccio di mio fratello e guardo davanti a me il mio sposo sorridente che mi aspetta all'altare. Ma mentre lentamente passiamo in mezzo agli invitati sento il suo sguardo su di me, è come un peso che non riesco a reggere finché non mi levo ogni dubbio e incrocio i suoi occhi azzurri come il mare. Penso di essermi soffermata un po' più del dovuto su di lui, quando sento Mirko che mi stringe il braccio come per richiamarmi dalla mia distrazione e dare la mia mano a Luke che non ha mai smesso di sorridere, deve essere teso almeno quanto me per continuare ad avere quell'espressione felice stampata in faccia. Il pastore inizia la messa dicendo le solite frasi di rito finché non pronuncia quella parte che temo tanto.

"Se qualcuno è contrario a questa unione, parli ora o taccia per sempre"

Dopo quasi un minuto di silenzio il prete sta per riprendere la cerimonia quando improvvisamente si sente:"Io mi oppongo!"

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