Io la chiamo persuasione

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Apro gli occhi quando sento qualcuno che bussa sul finestrino, apro lo sportello non capendo cosa stia succedendo e realizzo solamente adesso che quello di prima era un sogno anche se non capisco perchè continuo a non vedere il volto di Joe, dovrei scorgere il viso di Luke eppure anche questa volta non ho visto la sua faccia. Il ragazzo del mistero è Hemmings perchè nel sogno è rimasto nell'ombra? Perchè continua a farmi la stessa fottutissima domanda? Come ho potuto rispondere sì? Come potrò fidarmi ancora di lui dopo quello che ha fatto? Dopo che mi ha tradito per sei mesi, dopo che mi ha mentito senza alcun ritegno...certo dal mio canto non posso ritenermi del tutto innocente ma non è assolutamente paragonabile a quello che mi ha fatto lui.

"Ehi bimba?!" sento la voce di Louis mentre cerca di attirare la mia attenzione.

"Non chiamarmi così" gli rispondo iniziando a camminare in una direzione a caso.

"Dove vai? La macchina è dalla parte opposta" dice raggiungendomi e prendendomi la mano per farmi voltare verso di lui.

"C'è qualcosa che non va?" mi domanda dolcemente.

"Qualcosa? Ho scoperto da poco che la mia dolce metà non era poi così dolce e detesto che non riesca davvero ad odiarlo nonostante quello che ha fatto, detesto il fatto che mi manchi, che non riesca a non pensarlo, a chiedermi cosa stia facendo ad ogni ora del giorno. Come faccio a dimenticarlo?"

"Non lo so, non ho ancora dimenticato il mio primo amore"

"Davvero? E chi è la poverina che avrai sicuramente tormentato?"

"Non l'ho tormentata, io la chiamo persuasione"

"E funziona?"

"Con te sì" risponde facendomi l'occhiolino.

"Ti sbagli"

"Cosa intendevi prima con non riesco ad odiarlo?" mi chiede improvvisamente diventando serio e con uno sguardo confuso.

"Quello che ho detto purtroppo" ammetto guardando le nostri mani che sono ancora unite mentre cerco di scaldarmi, cavolo si congela!

"Come puoi non odiarlo?! Lui ti ha preso in giro, si scopava come un coniglietto la sua collega sulla scrivania mentre tu l'aspettavi a casa"

"Ho capito Louis! Non c'è bisogno che continui!" lo interrompo non potendo sentire una parola di più e ci dirigiamo verso la sua auto.

Il viaggio in macchina con Louis è silenzioso, accendo la radio per alleggerire l'atmosfera ma lui la spegne subito dopo. Non capendo il senso del suo gesto la riaccendo ma lui spinge di nuovo il tasto dopo di me e mi dice con un tono di voce alterato:"Voglio un po' di silenzio!"

Non diciamo più una parola entrambi per il resto del tragitto finchè non arriviamo davanti a casa sua e subito dopo che siamo scesi dall'auto, Louis mi viene incontro dicendomi:"Scusa per prima non so che mi è preso non volevo risponderti male e solo che stavo pensando..."

"Pensando a cosa?"

"...Niente, è stata una giornata pesante" dice non troppo convinto, so che sta mentendo ma non mi va di discutere ancora, ho avuto una giornata piuttosto pesante anche io. Andiamo a dormire insieme ma io non ho sonno e rimango sdraiata vicino a lui fissando il soffitto. Poco dopo, annoiandomi, mi volto verso Louis e lo guardo mentre dorme a pancia in su con le lenzuola che gli lasciano scoperto quasi completamente il petto permettendomi di ammirare i suoi tatuaggi. Pian piano con lo sguardo risalgo tutto il suo busto arrivando al viso, dove posso notare un lieve accenno di barba che lo rende molto affascinante e le sue labbra così sottili sembrano che mi stiano urlando 'baciami!'. Non perdere il controllo Erica, ritorna in te. La sua espressione non è del tutto rilassata come lo è quando dormi, la sua dà l'impressione di essere pensierosa, forse per quella cosa che mi stava dicendo quando siamo arrivati qui ma che poi ha deciso di tenere per sè. Inizio a domandarmi se anche nel sonno si stia sentendo leggermente osservato perchè a me pare che lo stia guardando solo da qualche minuto mentre in realtà è da poco più di un'ora che non faccio altro. Improvvisamente si gira nella mia direzione e pensando che si sia svegliato chiudo subito gli occhi fingendo di dormire sogni profondi mentre spero con tutta me stessa che lui non si sia accorto di niente. L'ansia che mi abbia beccata scrutare ogni singolo centimetro della sua pelle sta svanendo lasciando spazio al sonno che si sta impossessando del mio corpo contro ogni mia volontà. Sento Louis che si muove sul materasso avvicinandosi e mi stringe tra le sue braccia appoggiando le labbra sulle mie e facendo una lieve pressione quasi avesse paura di svegliarmi.

"Non sono mai riuscito a vedere nessun altro al tuo fianco all'infuori di me, non sopportavo l'idea che quel professore condividesse con te lo stesso letto, detesto il fatto che ti abbia fatto soffrire e odio ancora di più che tu lo ami ancora...perchè? Cos'è che ti tiene legata a lui? Io non lo capisco, cosa ha lui che io non ho?"

Continuo a tenere gli occhi chiusi stringendomi a lui e lasciando che qualche lacrima scenda sulle mie guance, avrei preferito che mi fossi addormentata prima e non avessi scoperto il motivo del malumore di Louis.

La mattina mi risveglio ma lui non c'è più e sento un vuoto dentro di me come se mi mancasse qualcosa, come se non potessi stare senza Lou. Mi alzo con molta fatica dal letto e andando in cucina trovo un sacchetto con un biglietto che dice:

Buongiorno bimba, mi dispiace di non esserci al tuo risveglio ma oggi ho un set fotografico presto e non sono potuto restare. Ti ho comprato la colazione, spero sia di tuo gradimento.
Un bacio
Louis :)
P.S. quando esci puoi chiudere la porta a chiave? Le ho lasciate sul tavolo. Buona giornata

Che amore! Mi ha preso il croissant con la marmellata all'albicocca, la mia preferita. Guardando l'ora noto che è tardi e decido di vestirmi e portarmi dietro il sacchetto con dentro la brioche che mangerò più avanti nella mattinata. Mentre guido verso lo studio ho troppi pensieri per la testa, la questione con Luke, Joe che continua a rimanere nell'ombra senza una vera motivazione, Ashton che compare dal nulla e mi propone una vendetta. Tralasciando il mio fidanzamento in fase di rottura, continuo a non capire perchè abbia ancora sognato il ragazzo del mistero e non abbia di nuovo visto il suo viso. Avrei dovuto vedere gli occhi azzurri di quel mongolo con cui stavo prima e invece è rimasto ancora una volta senza volto. E se mi avesse mentito? Potrebbe aver usato la mia totale amnesia a suo favore pensando che se avessi creduto che lui era quel ragazzo l'avrei automaticamente perdonato. Devo ammettere che è davvero un'idea pessima, da disperato senza via d'uscita. Ma se mi sbagliassi io? Se invece quel demente avesse detto davvero la verità? Ho solo un modo per scoprirlo. Ricordo che il principe azzurro mi aveva detto che non ero l'unica nel suo mirino, intendeva che ricattava anche Luke? Prima di entrare in ufficio chiamo Ashton che però non risponde e gli lascio un messaggio in segreteria:"Ho bisogno di parlarti"

Metto giù la chiamata ma entrando nell'edificio, seduto alla mia scrivania, trovo una brutta sorpresa.

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