Louis' POV
"Vuoi tu, Erica Giordano, prendere Luke Hemmings come tuo legittimo sposo?"
Ti prego dì no, per favore, penso implorando con lo sguardo non potendo urlare che io la amo e intanto questo silenzio fa salire la mia angoscia.
"Come scusi?" le chiede Erica al prete come se si fosse appena svegliata e non sapesse dove sia. Devo ammettere che tra tutte le risposte che avrebbe potuto dare, questa non me l'aspettavo. Ma questa attesa inizia ad essere davvero insopportabile, non so quanto potrò ancora resistere. Nel frattempo, mentre io mi tormento con i miei complessi mentali, il pastore ripete la stessa domanda che le aveva fatto prima ma lei ancora non risponde e comincio a pensare che potrebbe davvero dire no.
"Sì, lo voglio" risponde sorridendo al suo futuro marito e uccidendo definitivamente la mia povera speranza che era resuscitata poco prima.
"Io vi dichiaro marito e moglie, può baciare la sposa" afferma il sacerdote. I due novelli sposi si stanno per baciare ma per me questo è troppo da reggere in una sola giornata.
"NO!" urlo svegliandomi e alzandomi di scatto dal letto. Automaticamente metto la mano sul cuore temendo che possa uscire dal petto per quanto batte forte e inizio a calmarmi quando realizzo che era solo un sogno che sarebbe diventato realtà il giorno dopo. Sarà un incubo dal quale non potrò più svegliarmi se non lo fermo prima che sia troppo tardi. Guardando l'orologio, mi rendo conto che manca meno di un'ora all'incontro con Zayn al quale devo assolutamente andare, non voglio che si realizzi per davvero quello che ho sognato. Credo che potrei rimettere alla visione di Erica e Luke baciarsi...devo fermare questo matrimonio. In meno di dieci minuti sono vestito in modo impeccabile con un completo blu, gli altri tre quarti d'ora li passo a sistemare i capelli. Dopo essermi quasi intossicato con la lacca, salgo sull'auto e vado a casa di Miriam dove vedo il collega della bimba che sta per entrare dopo aver finito una sigaretta.
"Zayn, aspetta" dico richiamando la sua attenzione.
"Sei in ritardo" mi fa notare mostrandomi l'ora sul cellulare.
"Sono solo cinque minuti" provo a giustificarmi.
"Io penso che siano cinque anni"
"Qual è il piano?" chiedo sollevato che non mi abbia sbattuto la porta in faccia.
"In realtà, noi non ci abbiamo ancora lavorato" mi comunica mentre lo seguo all'interno dove incontriamo la sua ex-ragazza.
"Noi?" domando confuso non capendo a chi si riferisca. Non ho il tempo di fare altre domande che Miriam mi spinge verso una stanza dove sento la sua voce chiamare la sua amica per aiutarla con il vestito. Voltandomi verso Miriam la vedo che mi fa segno di andare, senza sprecare altro tempo aiuto Erica con la cerniera del vestito e subito dopo si gira verso di me.
"Ti sta d'incanto bimba" le dico guardandola dalla testa ai piedi.
"Credevo non venissi" mi risponde dandomi le spalle mentre si mette gli orecchini.
"Ho cambiato idea" affermo posando le mie mani sui suoi fianchi, guardando il nostro riflesso nello specchio.
"Ti ha convinto Miriam, non è così?" chiede senza troppo interesse.
"No, è stato il tuo segretario" continuo io sfiorando con le labbra il suo collo.
"Zayn? Perché lo avrebbe fatto?" domanda in un sussurro con il fiato corto.
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Ti fidi di me? (one direction)
Teen FictionErica Giordano, 25 anni, ha gli occhi castano scuro come i suoi capelli ricci, è un famoso avvocato di Londra con una carriera impeccabile. È molto determinata, non ha mai perso una causa. Fidanzata da quasi due anni, convive con il suo ragazzo in u...