Zayn's POV
Dopo una faticosa giornata di lavoro torno a casa esausto e mi sdraio sul divano accedendo la televisione su un canale a caso per poi addormentarmi quasi subito. Quando mi risveglio sono già le otto e decido di farmi una doccia prima di ordinare la cena dato che mi sono dimenticato di fare la spesa come sempre. Finita la doccia, esco dal bagno con l'accapatoio in vita fermandomi davanti allo specchio per sistemare i capelli ancora bagnati e prendo il phon. Mentre li asciugo, nel riflesso noto alle mie spalle sulla scrivania una busta con qualcosa dentro che sta mattina quando sono uscito per andare al lavoro non c'era. Incuriosito mi avvicino per vedere di cosa si tratta e scopro che sono dei biglietti aerei per l'Italia...però non c'è quello di ritorno.
"Amore, che fai lì in piedi?" mi chiede Miriam abbracciandomi da dietro.
"Quando pensavi di dirmelo che volevi fare un viaggio in Italia?" le domando io voltandomi con il biglietto in mano.
"Zayn io non sapevo come dirtelo ma devo tornare a casa" mi risponde lei abbassando lo sguardo.
"Ma questa è casa tua, e perchè non c'è il biglietto del ritorno?" le domando io alzando la voce, non capendo il motivo.
"Perchè un po' di tempo fa' avevo mandato il mio curriculum a diversi ospedali italiani e mi hanno assunta a tempo indeterminato a Milano...è un'opportunità che non posso perdere"
"Come mai non mi hai detto nulla?"
"Perchè non credevo che avrei davvero trovato lavoro in Italia" mi dice lei sedendosi sul fondo del letto.
"Partirai la prossima settimana?" le chiedo dopo aver letto la data sul biglietto.
"Sì...mi dispiace Zayn che tra noi finisca tutto così presto"
"Mi stai lasciando?! Non hai pensato a noi prima di comprare il biglietto? O di parlarne anche con me prima di prendere una decisione?" dico leggermente alterato e sconvolto allo stesso tempo.
"So quanto siano difficili le relazioni a distanza e non voglio soffrire di nuovo" mi risponde lei con gli occhi lucidi.
"Bene, noto che hai già preso la tua decisione e io ho appena preso la mia" dico uscendo da casa sua e tornando nella mia. Come ha potuto? Insomma, capisco che per lei sia un'opportunità unica ma non ha pensato a me quando ha deciso di accettare il posto di lavoro? In fondo chi sono io per impedirle di partire? La nostra relazione va avanti solo da qualche mese ma questo non significa che io non sia innamorato perso di lei, dei suoi capelli, delle sue mani, amo tutto di lei ma forse non è lo stesso per lei. Decido di mettermi a letto nonostante per tutta la notte continui a fare degli incubi che mi tengono sveglio per buona parte delle ore notturne. La mattina dopo mi risveglio con due occhiaie enormi che sembra che ieri sera sia stato coinvolto in una rissa finita male. Mi rendo presentabile ed esco di casa per andare al lavoro. Entrando nell'ufficio vedo Erica in piedi davanti alla scrivania che fissa il vuoto così le muovo una mano davanti agli occhi, divertito da questo suo comportamento molto strano e le dico:"Buongiorno Erica, che ci faceva Niall nello studio?"
"Buongiorno Zayn, io sto bene e lei?" mi risponde cercando evidentemente di cambiare discorso.
"Sto bene anche io" mento cercando di essere il più credibile possibile. Noto che mi guarda un po' perplessa prima di dire:"Tutto qui? Non mi chiede niente su Niall o Louis o chiunque altro lei pensa che io possa frequentare?"
"Mi scusi, è che oggi non sono dell'umore giusto" le dico tenendo gli occhi fissi sul computer, non potrei reggere uno dei suoi sguardi.
"C'è qualcosa che non va?"
"No, nulla che abbia importanza" le rispondo uscendo dall'ufficio e andando a fumare, l'unica cosa che mi stenda i nervi e che mi calmi in questo momento. Dopo poco vengo investito da una nuvola di fumo che potrei riconoscere tra mille...non so perchè.
"È più forte di lei, non è vero?" le domando continuando a guardare dritto davanti a me.
"Cosa?" mi chiede lei ingenuamente.
"Sono uscito per evitare le sue domande e lei mi ha raggiunto" le faccio notare mettendola a disagio.
"Mi dispiace, non volevo sembrare opprimente. Mi preoccupo per lei" mi dice abbassando lo sguardo.
"Apprezzo il suo gesto ma non è nulla di grave" le dico prima di rientrare dopo aver finito la sigaretta. Quando rientra anche lei mi aspetto che mi faccia altre domande mentre invece si limita a parlare del lavoro fino alla pausa pranzo quando esce con il dottor biondo tinto anche se sembra dispiaciuta di non poter rimanere con me, nonostante oggi sia di pessima compagnia. Non mi va di rimanere qui dentro ed esco andando nel parco dove ho passato la maggior parte della mia infanzia e parte anche dell'adolescenza. Mi siedo sull'altalena ripensando all'ultima volta che sono venuto qui, quando avevo "obbligato" Erica a cenare con me, era stato divertente. Resto seduto guardando il cielo e riflettendo su quello che è successo ieri sera finchè vengo distratto da un rumore che mi fa tornare alla realtà e vedo Erica immobile che fissa qualcosa alle mie spalle, anche se non capisco cosa.
Erica's POV
Rimango ferma a guardare il tramonto mentre ripenso a quando mi aveva fatto quella domanda ma poi vengo distratta dalla voce di qualcuno che mi dice qualcosa che non comprendo perchè ero immersa nei miei pensieri.
"Erica mi sente?" mi domanda Zayn muovendomi la mano davanti agli occhi come sta mattina.
"Sì la sento, ma perchè è venuto qui?"
"Le capita spesso di perdersi nei ricordi?" mi domanda lui ignorando completamente la mia.
"Non si risponde con una domanda, non lo sa?" affermo io sperando che finalmente mi dica qualcosa e non cambi di nuovo discorso.
"Avevo bisogno di riflettere" dice senza aggiungere una parola di più.
"Riflettere su qualcosa o qualcuno?"
"A parlato con Miriam, vero?" mi chiede, anche se sembra più una domanda retorica e non so bene se rispondere o meno e poi aggiunge:"Come sapeva che mi avrebbe trovato qui?"
"In realtà, non lo sapevo ma questo era l'unico posto in cui mi aveva portato e speravo di trovarla qui", dopo quest'ultima frase cala il silenzio e si sente solo il rumore delle foglie che si spostano sull'erba mosse dal vento.
"Se non ha nient'altro da dirmi, possiamo tornare in ufficio" affermo ormai convinta che non mi dirà niente di più. Inizio ad incamminarmi verso l'uscita quando sento Zayn che mi richiama e mi invita a sedermi sull'altalena vicino a lui. Mi racconta della discussione e rimango anche io sorpresa di questa iniziativa di Miriam, non mi aveva detto niente.
"Non sono arrabbiato perchè ha deciso di seguire la propria strada, ma lo sono perchè non me ne avrebbe parlato se non l'avessi scoperto per caso e perchè non voglio che finisca tutto così...io la amo" dice mentre gli sfugge una lacrima. Mi distrugge vederlo così, perchè nonostante il fatto che odio la sua curiosità e il suo fare sempre domande nei momenti meno adatti, gli voglio bene e non comprendo almeno quanto lui la decisione presa da Miriam. Come lui mi ha aiutato nei miei momenti di depressione vorrei fare lo stesso ma non so cosa fare finchè mi viene un'idea che non gli dico subito perchè avrebbe sicuramente rifiutato. Infatti quando arriviamo davanti all'entrata del luna park dice:"Assolutamente no!"
Ma io non ascolto nessuna delle sue ragioni e lo trascino dentro facendogli fare diverse giostre tranne quelle che vanno ad altezze vertiginose. Arrivata la sera torniamo a casa ma prima di entrare Zayn mi dice:"Grazie mille Erica, è stato decisamente un pomeriggio imprevedibile"
Mi abbraccia lasciandomi un bacio fra i capelli e poi entra in casa mentre io torno verso la mia auto.
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Ti fidi di me? (one direction)
Teen FictionErica Giordano, 25 anni, ha gli occhi castano scuro come i suoi capelli ricci, è un famoso avvocato di Londra con una carriera impeccabile. È molto determinata, non ha mai perso una causa. Fidanzata da quasi due anni, convive con il suo ragazzo in u...